7 Luglio 2022

La Bimota di nuovo in Moto2? Il progettista Andrea Acquaviva “E’ il mio sogno”

Bimota partecipò al Mondiale Moto2 nel 2010 e 2012. Il progettista Andrea Acquaviva ricorda a Corsedimoto quel tempi e confida i suoi sogni.

Bimota; Moto2

Creatività, coraggio, innovazione ma soprattutto cuore romagnolo. Prima di Fantic un’altra casa motociclistica italiana era entrata nel Mondiale Moto2: la Bimota, con la rivoluzionaria HB4 ideata dal geniale progettista riminese Andrea Acquaviva. Partecipò al Motomondiale nel 2010 e 2012 mentre nel 2011 fece il Campionato Italiano. Il miglior risultato fu il quarto posto di Ratthapark Wilairot ad Assen 2010.

Andrea Acquaviva, fu un addio o un arrivederci?

“Lavoro ancora in Bimota, come consulente del progetto Tesi, e il mio sogno è quello di tornare nel Mondiale Moto2 proprio con la Tesi. Vorrei tanto terminare la carriera come l’ho iniziata: nelle corse. Al momento non c’è nulla di concreto ma Bimota ha un’anima sportiva e sarebbe bellissimo rientrare nel Motomondiale”.

Come nacque la Bimota HB4?

“Da un foglio bianco. Abbiamo fatto tutto completamente da soli in Bimota, l’unica cosa che non avevamo fatto noi era il motore, che era Honda per tutti. Ora prendono moto già fatte e le marchiano con il loro nome mentre la nostra era una Bimota vera. La sfida era stata molto stimolante, interessante, entusiasmante. Era la nostra moto, il nostro progetto, le nostre idee: era tecnologia Bimota”.

Chi portò a battesimo la moto?

“Roberto Tamburini, a Binetto, durante le feste di Natale 2009. Avevamo fatto poi altri test in Spagna in gennaio e praticamente finimmo di montarla in pista, per la prima gara del Mondiale Moto2. Portò avanti lo sviluppo poi Danilo Marrancone e ci lavorarono anche altri piloti”.

Perché non riuscì ad ottenere dei risultati importanti?

“Nel 2010 la moto era stata portata in pista da un team spagnolo e qualche buon piazzamento arrivò. Purtroppo non avevamo i piloti all’altezza. Se la Bimota l’avesse guidata un top rider la nostra storia sarebbe stata diversa e, chissà, forse anche quella del Mondiale Moto2 perché la differenza la facevano più che altro i piloti”.

Come andò la stagione 2012?

“Fu molto complicata, si avvicendarono vari piloti ed uno di questi fu Massimo Roccoli al Mugello. L’ultimo fu Schrotter che all’epoca era un ragazzino, appena arrivato dalla Moto3”.

Paradossalmente oggi, alcune voci di mercato, danno proprio Schrotter come possibile pilota Fantic ma non ci sono conferme e viene da pensare che la casa veneta punti più in alto.

Il progetto Bimota Moto2 poi si arenò?

“Ebbe in qualche modo una sua evoluzione perché poi passammo in Superbike e quella è stata veramente una tra le nostre migliori moto a livello assoluto. Purtroppo non arrivò l’omologazione perché mancava il numero minimo di unità prodotte. Quella moto però ha lasciato il segno“.

La Bimota è uscita poi dalle competizioni ma Andrea Acquaviva sogna sempre il ritorno e i sogni dei progettisti talvolta si realizzano. Gli appassionati incrociano già le dita.

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