14 Febbraio 2022

MotoGP, Andrea Dovizioso in pre-allarme: “Quartararo guida da matto”

Andrea Dovizioso lontano dai tempi migliori dopo i test MotoGP a Sepang e Mandalika. Nella prima gara in Qatar ci sarà da soffrire per il team Yamaha RNF.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Per Andrea Dovizioso la prima gara della nuova stagione MotoGP non si prospetta per niente facile. Al termine dei test Irta in Indonesia il pilota del team Yamaha RNF risultato 19° con un gap di otto decimi dal miglior crono di Pol Espargarò. Ultimo Darryn Binder con un distacco di oltre due secondi. Alla fine della preseason l’unica certezza per la squadra di Razlan Razali è che ci sarà da lavorare e stringere i denti.

La difficile preseason di Dovizioso

L’esordio del ‘Dovi’ sulla YZR-M1 è avvenuto lo scorso settembre a Misano, (21° al traguardo). Nelle gare successive non ha mai centrato una top-10, adesso tra le mani ha una moto ufficiale, ma i risultati rischiano di non cambiare. Dopo otto stagioni con la Ducati, tre volte vicecampione, diventa complicato adattarsi ad un’altra moto. Il lavoro proseguirà anche in Qatar, nell’attesa non resta che studiare Fabio Quartararo. “Non sto facendo errori, ma andare veloce è un’altra cosa. Ci sono punti in cui vado più forte di Fabio, ma perdo altrove. La pista di Mandalika ha portato ancora più fuori i miei punti deboli“.

Nel primo test in Malesia la classifica parla altrettanto chiaro: 22° nella combinata e un gap di oltre un secondo da Enea Bastianini. Con la stessa moto Quartararo ha chiuso 2°, a pochi millesimi dalla Honda. “Fabio fa la differenza nei cambi di direzione, guida come un matto. È così reattivo, accelera prima del cambio e prepara meglio la moto all’uscita di curva“. Difficile fare un confronto diretto con gli altri rivali, sarà il week-end di Losail a dare una prima chiara percezione della realtà. Ma le Honda sembrano uscire da vincitrici morali dai test invernali. “Marc e Pol Espargaró sembravano particolarmente forti nel passo gara, anche le Ducati sono veloci, ma il potenziale di tutte non è chiaro. Anche Rins è stato particolarmente incisivo – ha concluso Andrea Dovizioso -. Ne capiremo meglio in Qatar”.

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