MotoGP, Dall’Igna cala i tre jolly Ducati: coraggio, holeshot e Bagnaia
Ducati si fa spazio in MotoGP grazie alle trovate tecniche, al genio di Dall'Igna e al talento di Pecco Bagnaia. C'è grande attesa per vedere la Desmosedici GP22 in azione.
C’è attesa per il primo test MotoGP del 2022, soprattutto ai box Ducati. Cosa uscirà dal cilindro magico di Gigi Dall’Igna dopo le ultime trovate aerodinamiche? Dalle winglets alle carene aerodinamiche, dal tanto discusso “cucchiaio” al posteriore all’imitatissimo dispositivo holeshot… Borgo Panigale ha fatto scuola negli ultimi anni, da due anni si è aggiudicato il Mondiale Costruttori e ora punta al titolo piloti.
La nuova filosofia Ducati in MotoGP
La nuova Desmosedici si è rivelata efficace per tutti i suoi piloti, Pecco Bagnaia e Jorge Martin su tutti. “Abbiamo iniziato a lavorare con tutti questi giovani piloti, penso che sia stato qualcosa di importante, hanno uno spirito diverso. Sono quelli che mi costringono a fare meglio“, ha spiegato il Direttore Generale di Ducati Corse a Motogp.com. Fino al 2020 la percorrenza in curva era uno dei punti deboli, ma durante lo scorso inverno hanno rimediato. I tecnici hanno lavorato specialmente su telaio e sulle parti del motore che potevano essere ritoccate nonostante il congelamento.
Ducati capostipite dell’holeshot
Con il dispositivo holeshot hanno guadagnato ulteriore terreno in fase di partenza. “E’ la chiave della gara, se parti davanti è molto più facile fare una buona strategia. Abbiamo lavorato duramente per cercare di trovare un modo per fare buone partenze. Abbiamo iniziato con un’idea molto semplice due anni fa, e ogni sei mesi abbiamo aggiunto qualcosa di nuovo per migliorare il nostro sistema. Ci sono circuiti dove è molto importante, altri dove non è così importante – aggiunge Dall’Igna -. L’unico problema è che le normative in questo settore sono molto rigide e ci consentono di utilizzare solo sistemi meccanici, niente elettronica. All’inizio non è stato facile trovare un modo per farlo funzionare“.
Bagnaia punta di diamante
Alla pari dell’holeshot la potenza è un altro pilastro del prototipo MotoGP. Sorpassare sui rettilinei è più facile che in curva. Ma a fare la differenza è stato soprattutto Pecco Bagnaia, che ha saputo spremere il massimo dalla Rossa. “E’ chiaro che Pecco usa uno stile di guida diverso rispetto agli altri piloti Ducati. È molto speciale, perché usa la gomma anteriore al 100%. In Ducati abbiamo stili di guida diversi, non credo che devono lavorare in una sola direzione. Una buona moto deve dare al pilota la possibilità di usare la moto nel modo che vuole e penso che la nostra moto possa farlo in questo momento“.
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