24 Febbraio 2012

Superbike: venerdì a Phillip Island, vola Rea, ma il passo dice Checa Vs Biaggi

Venticinque di questi anni, Superbike! Meglio di così non potevano iniziare le celebrazioni per un anniversario davvero speciale: 24 piloti a confronto su uno dei tracciati più adrenalici del pianeta, ben 14 dei quali racchiusi nello spazio di 1″. Questo il responso dell’inaugurale turno di qualifiche ufficiali a Phillip Island, motivando a chiare lettere il […]

Venticinque di questi anni, Superbike! Meglio di così non potevano iniziare le celebrazioni per un anniversario davvero speciale: 24 piloti a confronto su uno dei tracciati più adrenalici del pianeta, ben 14 dei quali racchiusi nello spazio di 1″. Questo il responso dell’inaugurale turno di qualifiche ufficiali a Phillip Island, motivando a chiare lettere il significato di “25 Exciting Years” in puro stile… Superbike. Per una classifica dei tempi in continua evoluzione, proprio allo scadere Jonathan Rea ferma i cronometri sull’1’31″959, unico a scendere sotto il muro del minuto e trentadue secondi, ma con una lista infinita di pretendenti alla vittoria a ridosso del primato. Da uno specialista del giro veloce come Jakub Smrz a Campioni del Mondo come Carlos Checa e Max Biaggi, passando per giovani rampanti del calibro di Davide Giugliano e Niccolò Canepa, ci sono praticamente tutti lì a giocarsi qualcosa di importante alla ripresa delle ostilità. Più che una sorpresa, Jonathan Rea è una conferma. Con la nuova Honda CBR 1000RR Fireblade 2012 preparata sapientemente dal team Ten Kate (a proposito, “doppietta” con Broc Parkes in pole provvisoria tra le Supersport), il giovane nordirlandese motiva le ragioni del più stretto riserbo sui tempi conseguiti nei test privati del mese scorso proprio a Phillip Island. Al quarto anno in Superbike sempre su Ten Kate Honda, Johnny fa volare la nuova Fireblade con un gran bel giro, perfetto spot promozionale per l’impegno di Honda Motor Europe (sotto le insegne del “Honda World Superbike Team”) nel mondiale di categoria. Fin troppo sfortunato nell’ultimo biennio tra infortuni e scarsa resa della propria CBR, con il nuovo modello e l’adozione del ride-by-wire Rea si prende la prima soddisfazione di questo 2012 lasciando ad una manciata di centesimi Jakub Smrz, leader di un tris Ducati per una 1198 che viaggia da Dio sui saliscendi di Victoria. Il pilota ceco con la bicilindrica preparata dal Team Effenbert-Liberty Racing si dimostra, secondo consuetudine, tra i piloti più temibili sul giro “da qualifica”, abbastanza per lasciarsi alle spalle in quarta posizione il Campione del Mondo in carica Carlos Checa, dal passo semplicemente mostruoso in ottica gara con un “run” finale di 8 tornate consecutive su ottimi tempi (soltanto 2 giri sopra l’1’33”). Ecco perchè il “Toro” resta il grande favorito per il week-end nella “sua” Phillip Island, confermando il perfetto affiamento con la Ducati 1198 esaltata dalle caratteristiche del tracciato australiano, testimoniato dall’imbattibilità dalla seconda manche del 2010. Scorgendo il passo di gara fa paura Carlos, impressiona Max Biaggi con un primo “stint” quasi a fotocopia del rivale: 8 tornate consecutive sull’1’32”, prestazione ribadita nella successiva uscita con 5 tornate consecutive da rimarcare. Se Rea, giro veloce a parte, resta costantemente sopra l’1’33”, in Australia sembra profilarsi un acceso duello tra Checa e Biaggi, rivincita del 2011 per una sfida-nella-sfida tra gli ultimi due nomi riportati nell’albo d’oro della categoria. Passato e presente della Superbike, ma il futuro è già adesso per alcuni giovani leoni speranze (certezze) del nostro motociclismo. Il ricambio generazionale consente a due vincitori della Superstock 1000 FIM Cup come Davide Giugliano (Ducati Althea) e Niccolò Canepa (1198 del Red Devils Roma) di collocarsi nella top-6 rispettivamente in terza e sesta posizione assoluta, favoriti sì da una “scia benevola” gentilmente offerta dal prode Checa, ma per tutto l’arco della sessione confermatisi su alti, altissimi livelli. Davide e Niccolò possono rientrare nella classificazione di “outsiders” aspettando la reazione BMW, con Marco Melandri 9° con una BMW S1000RR difficile da portare al limite (e mettere “a posto”, più che “a punto”) proprio davanti a Michel Fabrizio, rinfrancato dal passaggio al team BMW Motorrad Italia. Conferme invece in Kawasaki con Sykes e Lascorz (scivolato) in 7° e 8° posizione, qualche problema in più del previsto in casa Crescent Suzuki dove si gira poco e male; Leon Camier all’ultimo scala la classifica portandosi in 12° posizione, resta indietro Joshua Brookes con tempi sull’1’34”. Aspettando John Hopkins, operato e atteso al rientro per Imola, la nuova formazione di riferimento Suzuki insegue con qualche difficoltà in più del previsto. Sono invece riusciti nella monumentale impresa di esserci Eugene Laverty e Leon Haslam, dai destini incrociati per un venerdì di sofferenza e, per certi versi, apprensione. “Pocket Rocket”, 24 ore dopo l’intervento chirugico alla gamba destra, sale in sella alla propria BMW S1000RR viaggiando sull’1’33″5 con 1 solo giro effettivo registrato: semplicemente, “Chapeau”. Standing ovation prolungata e di incoraggiamento per Eugene Laverty, suo malgrado incappato in una rovinosa caduta nei minuti iniziali della sessione. Commozione celebrale a seguito dell’impatto per “Norge”, ma nessuna ulteriore conseguenza fisica: una mano fratturata basta e avanza per questo problematico esordio da pilota ufficiale Aprilia. A proposito di RSV4, promettente crescita per l’iridato Supersport in carica Chaz Davies, 13° con la Aprilia del team ParkinGO a precedere l’ex campione australiano Superbike Bryan Staring, convincente alla sua seconda apparizione iridata con la Kawasaki del Team Pedercini dopo l’esperienza dello scorso anno. Sono loro due a chiudere il plotone di 14 piloti in 1″, manca questo traguardo di un soffio un eccellente “rookie” come l’ex iridato 250 GP Hiroshi Aoyama, 15° con la seconda Honda Ten Kate, seguito dai nostri Lorenzo Zanetti (Ducati Pata) ed un acciaccato Ayrton Badovini, caduto rovinosamente nei test pre-gara. In fondo al gruppo un altro pilota dai trascorsi nel Motomondiale come Raffaele De Rosa, all’esordio in Superbike con la Honda Pro Ride, preceduto anche dai due “aussie” Mark Aitchison (scivolato questa mattina con la BMW Grillini) e la wild card David Johnson con una S1000RR in configurazione poco più che Superstock. Domani alle 9:45, quando in Italia saranno le 23:45 di venerdì sera, secondo turno di qualifiche ufficiali per decretare i 16 piloti ammessi alla Superpole delle 15:00 (le 5:00 italiane, diretta TV su La7). Con 14 in 1″, sarà una lotta all’ultimo centesimo.

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