29 Giugno 2023

Superbike: Prosecco DOC, in Gran Bretagna amore a prima vista

Prosecco DOC è sponsor del round Superbike sullo storico tracciato di Donington. Le bollicine vanno fortissimo

Prosecco, Superbike

Anche quest’anno Prosecco DOC affianca il proprio marchio al round britannico del Mondiale Superbike sullo storico tracciato di Donington. Il “Prosecco DOC UK Round“, questa la denominazione ufficiale, è una pietra miliare dei campionato, che proprio qui ha avuto origine con la prima storica gara disputata il 3 aprile 1988. Da quella data è stato un susseguirsi di successi, imprese, grandi campioni: la Superbike nel Regno Unito è stato a lungo la serie motociclistica più seguita ed anche oggi conta milioni di estimatori.

Amore a prima vista

Prosecco DOC sarà protagonista dell’evento e c’è da scommettere che lo stand nel paddock sarà preso d’assalto, come accade ad ogni latitudine. Fra i britannici e le bollicine è stato amore a prima vista. Ma se siete abituati a vedere le bollicine veneto-friulane nei vostri calici, non dimentichiamoci che il Prosecco è l’ingrediente principe dello Spritz. Ecco quindi alcuni suggerimenti per provare delle piccole variazioni, per rinfrescarvi mentre tifate per il vostro pilota preferito.

50 sfumature di Spritz 

Lo Spritz, il Prosecco DOC e il Veneto sono legati da un doppio filo che mai potrà essere spezzato. L’uno vive in funzione dell’altro e viceversa. Un terzo di Prosecco DOC Brut o Extra Dry, un terzo di bitter e un terzo di acqua frizzante, ed è subito Spritz. Nasce così uno dei cocktail più apprezzati, conosciuti e bevuti in Italia e nel mondo, Regno Unito incluso. Sinonimo di aperitivo – e non solo –, questo cocktail è  protagonista fin dalla metà dell’800 dei brindisi sotto il dominio austro-ungarico.

Si racconta che la ricetta originale sia nata per caso, quando gli austriaci per allungare il vino – al fine di renderlo meno alcolico – iniziarono ad aggiungervi l’acqua di selz. Ossia un’acqua particolarmente gassata che veniva letteralmente spruzzata per annacquarlo. Da qui il nome tedesco spritzen che significa, appunto, “spruzzare”.

Un cocktail storico

Col passare dei secoli, il presentimento di avere tra le mani un drink dalle grandi potenzialità divenne certezza al punto da dare origine a rivisitazioni più o meno conosciute e più o meno improvvisate. A seconda della regione in cui ci si trova, o addirittura del locale all’interno di una stessa città, ordinare uno Spritz si rivela un’esperienza mai uguale a sé stessa. A Treviso, per esempio, troviamo Prosecco DOC Brut o Extra Dry e Aperol o Campari rosso con una fetta d’arancia o d’oliva. A Venezia si usa il Select o il Cynar. E ancora, a Udine la ricetta prevede Aperol o Campari e una buccia di limone. A Trieste resiste la tradizione austro-ungarica con vino e acqua gassata. 

Tante varianti, un gusto unico

Ecco allora 7 varianti di Spritz per per chiunque non voglia lasciarsi sfuggire l’occasione di brindare.

Bitter Spritz. La sostituzione del Campari al classico Aperol conferisce a questa versione un retrogusto più amarognolo e persistente. Per il resto, il procedimento e le proporzioni da seguire sono le stesse. In un tumbler o in un calice, versate il Prosecco DOC Brut o Extra Dry, aggiungete il bitter e completate con acqua gassata. Decorate infine con una fetta d’arancia e servite con abbondante ghiaccio.

Select Spritz. Da alcuni conosciuto come il vero “Spritz veneziano”, questa variante più che essere una vera e propria rivisitazione se la batte con la ricetta tradizionale: l’unica differenza è l’aggiunta del Select al posto del bitter. Per chi non lo sapesse: trattasi di un liquore agrumato dal colore rosso acceso e dal gusto più dolce, esaltato dalla combinazione di fette di arancio o di limone.

Cynar Spritz

Uno Spritz complesso, quasi da meditazione. Le note aromatiche del bitter al carciofo lo rendono meno sbarazzino del classico cocktail. Ma allo stesso tempo meno  agrumato rispetto allo Spritz Select. Il Cynar Spritz rappresenta quindi una piacevole via di mezzo, in cui la componente dolce-amara del carciofo ben si sposa con la freschezza di Prosecco DOC.

Il Pirlo. Come viene chiamato lo Spritz a Brescia, a base di Prosecco DOC, bitter e acqua gassata. Viene presentato in uno scenografico bicchiere a palloncino con una fetta d’arancia.

Spritz bianco con limone. La veste triestina dello Spritz. Il colore cristallino vi farà pensare di bere una semplice soda, ma al primo sorso verrete travolti da un’inaspettata sorpresa. Un perfetto mix di Prosecco DOC, soda e succo di limone perfetto per tutti i gusti, anche per chi non ama gradazioni alcoliche eccessive.

Alla Messicana

Una versione esotica e diversa dal solito: in un bicchiere da cocktail mescolate sciroppo d’agave, Vermouth, Cointreau, Prosecco DOC Brut o Extra Dry, e ovviamente accompagnate il tutto con tacos e guacamole.

Hugo. Nato in Alto Adige, dalle mani sapienti del bartender Roland Gruber. Prosecco DOC Brut o Extra Dry, due foglie di menta, un goccio di soda, un filo di sciroppo di sambuco. La marcia in più? Un goccetto di succo di lime o limone che rende l’Hugo meno dolce e “monotematico”.

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