10 Marzo 2014

Perchè dopo lo show in Australia la Superbike è tornata in letargo?

Si sono perse le tracce della Superbike. La stagione era partita  il 23 febbraio a Phillip Island regalandoci emozioni, rivincite e molti motivi d'interesse. Poi è tornata in letargo,  lasciandoci con la voglia. Dovremo pazientare fino al 13 aprile, data del round spagnolo a Aragon. Nel frattempo l'attenzione degli appassionati di motori sarà calamitata dall'avvio […]

Si sono perse le tracce della Superbike. La stagione era partita  il 23 febbraio a Phillip Island regalandoci emozioni, rivincite e molti motivi d'interesse. Poi è tornata in letargo,  lasciandoci con la voglia. Dovremo pazientare fino al 13 aprile, data del round spagnolo a Aragon. Nel frattempo l'attenzione degli appassionati di motori sarà calamitata dall'avvio della nuova era F1 (16 marzo) e dalla partenza della MotoGP in Qatar (23 marzo). Perchè un calendario così pazzo?

CONCOMITANZE – Il promoter Dorna sa benissimo che sette settimane di digiuno tra la prima e la seconda prova fanno evaporare l'interesse . Nel 2013 il calendario era frutto di mille compromessi perchè l'organizzazione spagnola aveva ereditato diversi contratti coi circuiti firmati dal precedente gestore Infront. Quello di quest'anno invece è quasi interamente “made in Spain” e il primo effetto positivo è stata la drastica riduzione delle concomitanze con la MotoGP. Adesso sono solo quattro e tutte riguardano eventi che si corrono in continenti diversi, quindi senza sovrapposizione di orario televisivo. Quindi si può dire che, almeno per la TV, il problema sia stato (quasi) annullato. Resta il  problema delle date.

BLACK OUT – “Sarebbe stato preferibile far cominciare il Mondiale Superbike a fine marzo, anche per dare più tempo alle squadre per prepararsi ma non è stato possibile” spiega Javier Alonso, numero due Dorna e capo della struttura che gestisce il programma Superbike. “L'Australia ci chiede di correre a febbraio perchè in marzo a Melbourne (200 chilometri da Phillip Island, ndr) c'è la F1. Inoltre l'organizzatore locale teme che, andando verso l'autunno australe, in marzo ci sia un rischio eccessivo di brutto tempo. Per questo siamo stati costretti ad aprire il campionato così presto.

VIAGGI – C'è anche un problema di costi: la Superbike andrà in Malesia l'otto giugno e in Qatar il due novembre per l'ultimo round ancora da ufficializzare.  Sono due trasferte che potevano   essere accoppiate all'Australia annullando i costi di trasporto del materiale tecnico e riducendo drasticamente le spese di viaggio dei team. “Programmare Australia e Malesia in successione sarebbe perfetto perchè Kuala Lumpur è sulla rotta dall'Europa. Ma anche lì dobbiamo sottostare alle esigenze locali: in marzo a Sepang c'è la F1 e in ottobre hanno la MotoGP, per cui desiderano che il terzo top event della stagione sia ben distanziato.  Nel 2015 pensiamo di poter aggiungere una seconda tappa asiatica (in Thailandia, ndr) che speriamo di poter accoppiare alla Malesia.”

CONCENTRATO – Dal 13 aprile la Superbike andrà avanti senza respiro con otto round in quattro mesi: la serie estiva dovrebbe culminare il 13 luglio a Laguna Seca,  usiamo il condizionale perchè anche il round in Usa  è ancora da confermare. “Non penso ci saranno problemi, in California ci vogliamo andare e siamo convinti che Laguna Seca non voglia perdere il grande motociclismo.” La storica pista nelle vicinanze di Monterey ha dovuto rinunciare alla MotoGP e la Superbike, comunque un evento da potenziali 50-60 mila spettatori, è l'unica possibilità di restare nel giro Mondiale.

ROMPICAPO – Fare i calendari è sempre più difficile. La MotoGP deve evitare la F1, la Superbike non può sovrapporsi alla MotoGP.  Ci sono poi da considerare, come abbiamo visto, le esigenze degli organizzatori locali ispirate al meteo, alla tradizione e a mille altri fattori. Più volte, in passato, si è discusso se non fosse meglio “spalmare” le gare Superbike da settembre a maggio, per sfruttare i periodi di stop di F1 e MotoGP. Il precedente gestore Flammini aveva studiato la fattibilità ma alla Dorna il Mondiale d'inverno non interessa affatto. Quindi anche i calendari del futuro saranno frutto di compromessi e equilibrismi.

Manca ancora un mese alla prossima gara, abbiate pazienza…

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