23 Febbraio 2013

La febbre del confronto del sabato sera

Finita la Sperpole, è cominciata la febbre del sabato sera. Sui social tutti a parlare della strepitosa pole di Checa proiettato sulla virtuale prima fila della MotoGP in scia a Stoner e Lorenzo. E della debuttante Panigale più veloce della sorellastra Desmosedici di Valentino Rossi e Nicky Hayden. Okay, Carlito è stato superlativo e la […]

Finita la Sperpole, è cominciata la febbre del sabato sera. Sui social tutti a parlare della strepitosa pole di Checa proiettato sulla virtuale prima fila della MotoGP in scia a Stoner e Lorenzo. E della debuttante Panigale più veloce della sorellastra Desmosedici di Valentino Rossi e Nicky Hayden.

Okay, Carlito è stato superlativo e la Ducati Panigale, pronti via, è già un missile. Tanti adesso si stupiscono, io lo avevo scritto lunedi scorso: “Altro che crisi, la  Panigale sarà protagonista subito.  Fin da domenica.” Siamo solo a sabato e abbiamo già visto che dovevamo vedere. A prescindere da come andrà il round australiano, Checa e la Ducati si giocheranno il Mondiale Superbike.

Checa, con il tempone di oggi, sarebbe partito in prima fila con il terzo tempo nel GP d'Australia di MotoGP, lo scorso ottobre. Solo Casey Stoner, pole in 1'29”623, e Jorge Lorenzo, 1'30”140 avevano girato più forte del ducatista. Casey è il dio dell'isola, Lorenzo il campione della MotoGP. Valentino Rossi con la Ducati MotoGP si era fermato a 1'31”661, Nicky Hayden con la moto gemella a 1'31”681.

Il confronto è curioso e affascinante ma tecnicamente non regge, per molte ragioni.

1.La MotoGP ha girato ad ottobre, con 12°C di temperatura, folate di vento assassino e asfalto a soli 26°C.

2.Checa ha fatto il tempone con 29°C aria, 52°C d'asfalto e vento moderato, anche se contrario al senso di marcia in rettilineo.

3.A dicembre Phillip Island è stata completamente riasfaltata e il manto è perfetto, come quello del Mugello: lo hanno fatto gli stessi tecnici con la stessa tecnologia. Ad ottobre, quando ha girato la MotoGP, era molto rovinato. Altrimenti non avrebbero speso 3 milioni per farlo nuovo…

4.L'asfalto è un fattore, ma il vero nodo sono i cordoli: quelli di adesso sono per due terzi piatti, e solo alla fine zigrinati. Questo ha permesso ai piloti Superbike di modificare molte traiettorie, guadagnando centimetri di pista preziosi. In diverse curve adesso è possibile spararsi via a gas aperto: girando in pista sui cordoli si vedono traccie di gomma lunghe così.

5.Di più: prima la pista era così rovinata che uscire dalla linea ideale era quasi impossibile, adesso, con il manto liscio, c'è più varietà d'interpretazione. Il sopralluogo in pista ci ha permesso di constatare che le traiettorie adesso sono molto più varie, in un range di un paio di metri almeno. Checa, che già prima erau n grande specialista di Phillip Island, ha ulteriormente arrotondato le sue fantastiche linee.

6.Capitolo gomme, il più importante. La Bridgestone non ha la gomma da qualifica e i piloti si giocano le posizioni in griglia montando gomme dure come marmo. La Pirelli ha una copertura one-lap-only che permette ai piloti cose impensabili. E anche il range di soluzioni da gara è orientato al soffice, anche troppo, tanto che tutti i piloti SBK temono di dover navigare senza più aderenza dopo 10-12 giri. Quelli che sono necessari a mandare in temperature le Bridgestone, quando tutto va bene.

7.Phillip Island è uno di quei circuiti dove le differenze tra le varie categorie sono più contenute. Qui, storicamente, la Superbike ha sempre girato vicino ai tempi della 500 prima e della MotoGP poi. Ma anche le Supersport sono molto vicine alle Superbike: Sam Lowes con la Yamaha YZF-R6 oggi ha girato in 1'32”545, tra l'altro con copertura da gara perchè le ultrasoffici nella serie cadetta non ci sono. La Ducati Panigale avrà almeno 215-220 cavalli, la Honda di Stoner più 240, la Yamaha di Lowes 145. In condizioni di pista identiche, la R6 ha preso solo 2”3 da una moto (la Panigale) che ha 75-80 cavalli in più!

8.Nel box di Checa oggi c'era il nuovo direttore di Ducati Corse Bernhard Gobmeier: se il parallelo MotoGP-SBK fosse così facile, secondo voi perchè starebbero a dannarsi l'anima con lo sviluppo della Desmosedici? Tanto varrebbe fare una CRT derivata dalla Panigale per tornare davanti nella top class… Non credo che funzionerebbe.

A parte tutto, chi si è cimentato nei paragoni oggi è stato in buona compagnia: appena finita la Superpole, nel box Alstare hanno cominciato a girare fotocopie del foglio dei tempi della qualifica MotoGP….

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