4 Ottobre 2013

Caso Marquez-Pedrosa: la Honda SBK 2014 avrà un sensore d'emergenza

La Honda Superbike nel 2014 monterà un sensore di emergenza per evitare incidenti come quello capitato a Dani Pedrosa durante il GP MotoGP ad Aragon. Ricorderete tutti cos'è successo: è bastata una lievissima toccata di Marc Marquez per recidere sull'altra Honda HRC il cavo che collega  il sensore che rileva i giri della ruota posteriore […]

La Honda Superbike nel 2014 monterà un sensore di emergenza per evitare incidenti come quello capitato a Dani Pedrosa durante il GP MotoGP ad Aragon.

Ricorderete tutti cos'è successo: è bastata una lievissima toccata di Marc Marquez per recidere sull'altra Honda HRC il cavo che collega  il sensore che rileva i giri della ruota posteriore al controllo di trazione. I piloti moderni non dosano il gas come quelli di una volta, ma aprono l'acceleratore al massimo sempre (o quasi…) perchè sanno che è l'elettronica che regola la potenza in ogni metro di pista. Tanto che Marco Melandri, discutendo sull'episodio, ha detto che “il controllo di trazione non è un aiuto al pilota, ormai bisogna considerarlo un differente stile di guida.” Parole che fanno riflettere.
Alla prima accelerata Pedrosa si è trovato catapultato nell'iperspazio perchè la centralina, accecata dalla mancanza di dati, non ha regolato un bel niente. Poteva farsi molto male. Resta da capire perchè il reparto corse più potente del Mondo non abbia previsto procedure di sicurezza in caso di inconveniente. In ogni caso l'incidente è stata una lezione per i tecnici elettronici.

Sulla Honda Superbike 2014, per esempio, verranno motati due sensori gemelli: uno principale e l'altro d'emergenza. La centralina sarà la stessa Cosworth utilizzata nelle ultime due stagioni ma lo sviluppo dei software di controllo verrà affidato a tecnici che in questo momento stanno lavorando per la concorrenza.

Il doppio sensore avrebbe evitato qualsiasi problema” spiega un ingegnere elettronico che l'anno prossimo lavorerà nel box Honda e che, per ovvie ragioni, in questo momento vuole mantenere l'anonimato. “Ci sarebbero anche altre procedure di sicurezza, come istruire il sistema ad andare in “recovery mode” in caso di mancanza di flusso di dati dai sensori più importanti. Sulle moto ufficiali sistemi di questo tipo già esistono, entrando in azione – per esempio – quando i sensori motore rilevano condizioni di temperatura, pressione e altro anomale rispetto alla media. Il doppio sensore però è il sistema più semplice: nelle MotoGP e Superbike di oggi già ce ne più di un centinaio per misurare tutti i parametri d'esercizio, uno in più non è affatto un problema.

In realtà ci sarebbe anche un'altra soluzione, togliere il controllo di trazione e tornare ai vecchi tempi. In F1 l'hanno fatto, anche se le vetture di serie di oggi sono piene di aiuti elettronici, perfino le utilitarie…

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