3 Aprile 2014

Bimota, quattro mesi per mettersi in regola

Nel GP di Spagna ad Aragon (13 aprile) la Superbike farà correre la Bimota BB3 senza che siano ancora stati prodotti i 125 esemplari per l’omologazione. Ma con una postilla: le moto stradali dovranno essere pronte entro quattro mesi (scadenza13 agosto 2014) pena l’esclusione dal Mondiale. La modifica al regolamento tecnico verrà ufficializzata nelle prossime […]

Nel GP di Spagna ad Aragon (13 aprile) la Superbike farà correre la Bimota BB3 senza che siano ancora stati prodotti i 125 esemplari per l’omologazione. Ma con una postilla: le moto stradali dovranno essere pronte entro quattro mesi (scadenza13 agosto 2014) pena l’esclusione dal Mondiale. La modifica al regolamento tecnico verrà ufficializzata nelle prossime ore dalla Federazione Motociclistica Internazionale. Fin quando non ci saranno le 125 moto Ayrton Badovini (che avrà il numero di gara 86) e il britannico Christian Iddon (con il #2) non prenderanno punti per le classifiche piloti e Costruttori.

La livrea ufficiale della Bimota BB3

PRECOCITA’ – Sarà la prima volta in 27 anni che la Superbike fa correre un modello ufficialmente non omologato. La nuova regola però non è un “salva Bimota”, se ne stava parlando dall’estate scorsa per rendere più agevole l’ingresso di nuovi Marchi. L’americana EBR era pronta da un anno ma ha dovuto aspettare  che fossero ultimati gli esemplari richiesti. La Bimota è stata più veloce dell’autorità sportiva: nel settembre scorso è arrivata la nuova proprietà e a fine ottobre l’accordo col team Alstare che si occuperà di sviluppo e gestione delle corse. L’assemblaggio della BB3 versione SBK è cominciato dopo Natale e i piloti titolari sono già scesi in pista in un piccolo tracciato francese e a Portimao. Dal foglio bianco al debutto nel Mondiale in cinque mesi invece dei tre-quattro anni che servono ai colossi. E’ un miracolo, anche se la Bimota (iscritta nella Evo) monta propulsore e elettronica della Bmw S1000RR che corre dal 2009.

VERIFICA – Martedi 8 aprile i commissari della FIM accompagnati da personale Dorna, il promoter del Mondiale, ispezioneranno la fabbrica Bimota a Rimini per verificare l’esistenza dei 125 esemplari stradali. Ma non li troveranno: pare che al momento siano disponibili componenti per assemblare non più di cinquanta moto. Quindi scatta la nuova regola “salva debuttanti”: niente punti e quattro mesi di tempo per mettersi in regola. Se entro il 13 agosto la produzione sarà okay la Bimota si guadagnerà il diritto ad acquisire punteggio iridato a partire dal successivo GP di Jerez (7 settembre) e a disputare i cinque round finali: Spagna, Russia, Francia, Sud Africa e Qatar.

E NEL 2015? – Per ottenere l’iscrizione al prossimo Mondiale la Bimota dovrà raggiungere  250 esemplari al 31 dicembre 2014,  un numero cospicuo per un’azienda che ha sempre prodotto special in tiratura ridottissima. E non basta: per ottenere il pass  definitivo, che vale otto anni, servono in tutto 500 moto entro il 31 dicembre 2015. Sempre che, nel frattempo, le quote già dimezzate a febbraio scorso non vengano ulteriormente abbassate. Dal prossimo anno sarà verrà introdotto un limite di prezzo per la stradale, in modo da sbarrare la strada a nuovi modelli eccessivamente sofisticati: si parla di  40 mila €.

IL VERO PERCHE’ – In questa rivoluzione la Bimota c’entra solo di striscio. Federmoto e Dorna hanno voluto modificare radicalmente le norme sull’omologazione perchè anche grandi Marche  tradizionali colonne della Superbike  fanno sempre più fatica a raggiungere i limiti imposti. La filosofia è: meglio avere regole meno fiscali che navigare in un mare di sospetti.

 

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