9 Ottobre 2022

Superbike, Jonathan Rea frustrato: “Tra Bautista e me 18 kg di differenza”

Jonathan Rea dista 82 punti da Alvaro Bautista dopo il weekend di Superbike a Portimao. Il campione nordirlandese della Kawasaki rende onore al rivale della Ducati.

Superbike, Jonathan Rea

A Portimao si infrangono i sogni iridati di Jonathan Rea che per il secondo anno consecutivo rischia di non centrare il suo settimo titolo mondiale Superbike. Terzo posto nelle tre manche in terra portoghese, Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu avevano ben altre armi per ambire alla vittoria e alla fine sono loro a dividersi il gradino più alto del podio. A tre gare dalla fine sono 82 i punti di differenza dalla vetta, impossibile pensare di colmare questo gap senza colpi di scena. Non resta che pensare già alla prossima stagione SBK e fare pressing sui vertici del team per risolvere innanzitutto il primo vero problema della Kawasaki ZX-10RR: la velocità massima sul rettilineo.

Jonathan Rea lontano dalla vetta

Sul circuito di oltre 900 metri dell’Algarve la Ducati #19 lo sverniciava senza troppi pensieri. Nella seconda parte del Mondiale Superbike Jonathan Rea accusa troppi problemi che non gli consentono di puntare al campionato. Sia Toprak Razgatlioglu che Alvaro Bautista riescono a gestire meglio le gomme nelle fasi iniziali di gara, mentre il nordirlandese arriva con gli pneumatici stremati, perché deve portarli al limite per tenere il passo die due diretti avversari. Un periodo “sicuramente frustrante, ma non posso fare molto“, ha detto il re del WorldSBK, capace di vincere sei titoli di fila, ma da due anni a bocca asciutta.

Non sono calati né il talento né la motivazione, colpa di una Ninja che si è arenata nello sviluppo arrovellandosi in ritardi ingegneristici quasi inspiegabili. “Non ho mai pensato al Mondiale, dato che quest’anno ho sempre corso con l’obiettivo di ottenere il miglior risultato“, ha commentato amaramente Jonathan Rea al termine della seconda gara a Portimao.

Il re della Superbike rende onore a Bautista

La concorrenza ha fatto passi da gigante, con Alvaro Bautista e Ducati che s’involano verso il trono iridato. Stavolta non c’è stata nessuna rimonta in stile 2019 da parte del nordirlandese. Rispetto ad allora “Alvaro sta gestendo meglio la situazione, penso che questa sia la chiave. Senza dubbio ha migliorato la moto, ma è la sua guida a fare la differenza“. Alla faccia di chi pensava che il veterano era ormai sulla via del tramonto…

Fra due settimane il calendario Superbike prevede la terzultima tappa in Argentina, sul circuito di San Juan. Per Jonathan Rea sarà sicuramente l’ultima chance del 2022. “Tutto può succedere, adesso andremo in Argentina, una pista molto speciale, dove non corriamo da molto tempo. Sarà interessante capire la situazione in pista. Non sarà facile, perché c’è un lungo rettilineo – ha concluso il pilota della Kawasaki -, ma dobbiamo capire in che condizioni ci troviamo“. E, soprattutto, il livello di Bautista che è il vero pilota da battere. “Ieri dopo la gara ci siamo pesati. Io peso 84 kg, mentre Alvaro 66 kg, tra noi c’è una differenza di 18 kg“. Non cerca però alibi: “Nessun tipo di rimpianto perché ho dato tutto quello che avevo, posso solo congratularmi con Alvaro“.

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