21 Aprile 2018

Randy Mamola nominato ufficialmente Leggenda della MotoGP

L'ex pilota, uno dei più vincenti di sempre del continente americano anche se 'senza corona', è stato inserito nella Hall of Fame del Campionato del Mondo MotoGP.

Nel corso della prima giornata del Gran Premio delle Americhe c’è stato spazio anche per un riconoscimento: Randy Mamola è stato inserito nella Hall of Fame, diventando una Leggenda della MotoGP. L’ex pilota americano, mai salito sul tetto del mondo, ha vinto molti Gran Premi ed è stato spesso presente sul podio, diventando uno degli statunitensi più vincenti nella storia del Campionato del Mondo, oltre ad essere attualmente una figura di spicco nel paddock del Motomondiale.

L’esordio mondiale di Mamola avviene nel 1979, un debutto che lo vede sul podio contemporaneamente in 250cc e 500cc, per poi conquistare due anni dopo anche le prime vittorie, due nella categoria regina in sella ad una Suzuki, risultati che assieme a vari podi gli permettono di chiudere al secondo posto iridato. Nel 1981 continua a vincere ed a ottenere piazzamenti importanti, l’anno seguente invece è più difficile, ma nel 1983 è di nuovo tra i protagonisti assieme a Freddie Spencer e Kenny Roberts, concludendo al terzo posto in classifica piloti. L’anno successivo passa a Honda, ma continua a lottare per il vertice, diventando nuovamente vice-campione del mondo.

Nel 1985 ottiene una vittoria e due podi, ma è protagonista di uno dei salvataggi più spettacolari della storia, prima di passare a Yamaha per le due stagioni successive, un cambio che comunque gli permetterà di mantenersi sempre tra i protagonisti. Nelle tre annate successive, vissute con Cagiva, salirà solo una volta sul podio, prima di tornare a Yamaha nel 1992, anno nel quale conquista un ultimo terzo posto prima di ritirarsi. Il pilota americano però ha lasciato il segno grazie a 13 vittorie e 57 piazzamenti sul podio, oltre ad essere parte integrante del paddock da esattamente 39 anni.

“Per me è un grande piacere avere Randy qui con me” ha esordio Carmelo Ezpeleta, Ceo Dorna Sports, alla cerimonia svolta per conferire il riconoscimento all’ex pilota statunitense. “Da quando abbiamo creato la Hall of Fame del Campionato del Mondo MotoGP, abbiamo premiato molti campioni, ma questa è la prima volta che nominiamo qualcuno che non lo è mai stato. Il titolo va alla sua carriera ed al tempo speso nel Motomondiale, collaborando in tanti progetti come Riders of Health, ora Two Wheel for Life. Siamo lieti di conferirgli questo riconoscimenti davanti a molti piloti e campioni americani.”

“Per me è un grande onore” ha dichiarato un Randy Mamola particolarmente emozionato. “Quando mi hanno chiamato, sono rimasto sotto shock e dal quel momento ho cercato di mettere assieme un discorso… C’è tanto da dire.” L’ex pilota ha poi parlato della sua carriera, citando anche Kenny Roberts come suo mentore e parte importante della sua carriera. “Sono salito sul podio nella categoria 500cc negli anni ’70, ’80 e ’90, un fatto unico” ha continuato. “I miei genitori ci credevano, mi hanno sempre sostenuto e mantenuto con i piedi per terra.”

Mamola ha poi parlato di Two Wheels for Life, un progetto nel quale è pienamente coinvolto con lo scopo di salvare vite in Africa attraverso l’uso delle moto. “Grazie al mio viaggio, all’aiuto dei piloti e di chi si è impegnato, abbiamo raggiunto quota 15 milioni di persone che ora usano la moto, che è sempre stata parte integrante della mia vita. Ho avuto così la possibilità di girare il mondo, rappresentare un paese o un qualche sponsor, in uno sport che coinvolge le persone.”

Il pilota statunitense si unisce ad una lunga lista che comprende Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Carlo Ubbiali, Alex Crivillé, Franco Uncini, Marco Lucchinelli e Nicky Hayden. Anche il sudafricano Kork Ballington entrerà a far parte della Hall of Fame, ma più avanti nel corso della stagione.

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