16 Aprile 2024

MotoGP, Yamaha sperimenta: M1 “nuova” per Quartararo ad Austin

Risultati scarsi nel GP in Texas, però Quartararo guarda con fiducia al futuro con Yamaha: fondamentali i prossimi test.

MotoGP Fabio Quartararo Yamaha

Un altro gran premio difficile per Yamaha e Fabio Quartararo, che anche ad Austin hanno faticato. Non che le aspettative fossero quelle di lottare per risultati importanti, però c’era la speranza di fare un po’ meglio di quindicesimo nella sprint (a 15″574 dal vincitore Vinales) e dodicesimo nella gara lunga (a 22″899). Il COTA non era certamente il circuito ideale per la M1, che in teoria dovrebbe andare meglio nel prossimo GP a Jerez.

MotoGP Austin, l’analisi di Quartararo

Il pilota del team Monster Energy Yamaha non vede tutto nero, comunque: “Al primo giro sono entrato dritto in curva 12 – riporta Motosan.ese ho perso diverse posizioni. Sinceramente pensavo peggio, perché il mio ritmo non era buono. Il degrado delle gomme non è stato grave e avrei potuto difendermi meglio per mantenere la posizione. Nel weekend abbiamo provato tante cose e ho anche guidato una moto ‘nuova’. Diciamo che è stato positivo fare esperienza“.

Quartararo ritiene che i dati raccolti in Texas possano rivelarsi utili per il futuro ed è fiducioso sullo sviluppo della M1: “La direzione dello sviluppo è tracciata. Sappiamo di cosa abbiamo bisogno. L’ultimo weekend è stato di sperimentazione. Ci sono elementi specifici da migliorare e in effetti sono stati fatti alcuni progressi, ma adesso l’attenzione è rivolta alla crescita della M1 nel suo complesso“.

Yamaha, test a Jerez e al Mugello importanti

Il campione MotoGP 2021 non è contento di non poter lottare per le posizioni migliori, però ormai ha accettato la situazione ed è impegnato a dare il suo contributo al rilancio della Yamaha: “I prossimi test a Jerez e al Mugello saranno cruciali per accumulare dati. Aprile sarà molto impegnativo per noi. Anche se sono un vincente, ora non penso ad arrivare davanti, ma a far crescere la moto“.

Quartararo sembra soddisfatto della strada intrapresa, ben consapevole che manca ancora tanto per arrivare a competere con Ducati, Aprilia e KTM: “Non importa la quantità, bensì la qualità. E i feedback ricevuti sull’aerodinamica che dovrebbe essere introdotta nei prossimi eventi ci rendono ottimisti, visto che dal 2019 fino allo scorso gennaio non c’erano mai stati veri aggiornamenti sotto quel profilo. Siamo in una fase di apprendimento e in pochi mesi non possiamo pensare di cambiare la moto. Sono sicuro che piano piano faremo progressi“.

Foto: Yamaha MotoGP

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