11 Novembre 2012

MotoGP Valencia Gara: Dani Pedrosa vince una corsa pazza

Cambio gomme e moto, Lorenzo KO, CRT "protagoniste"

Una gara pazzesca. Folle, il termine più appropriato. Con l’asfalto che andava man mano asciugandosi, con le incognite relative alla scelta degli pneumatici, Dani Pedrosa “risponde” alla “Remuntada” di Marc Marquez riuscendo a conquistare la vittoria dopo esser scattato addirittura dalla pit-lane per un “cambio-moto” in corsa al termine del giro di ricognizione. Partito con le rain, ben presto Pedrosa in compagnia di Hayden, Bautista e Crutchlow ha imboccato la corsia box per rimediare all’errore: nella sfortuna, il tri-Campione del Mondo si è ritrovato nelle condizioni ideali (gomme e assetto da asciutto) per dar vita ad un’esaltante rimonta concretizzatasi giusto al giro di boa della contesa complice il pauroso volo di Lorenzo.

Partito (come Bradl, Pirro e Nakasuga) con le slick, il Campione del Mondo 2012 è incappato in un pauroso highside all’altezza della curva 11, “frenato” dalla ART-Aprilia CRT di James Ellison davanti a sé. Il pilota britannico non ha dato strada (e di bandiere blu non se ne sono viste..), per “Porfuera” la conseguenza di chiudere amaramente una trionfale stagione senza marcar punti per l’obiettivo finale della Yamaha, lasciando a Pedrosa la vittorie e alla Honda il titolo costruttori.

Nella saga della cadute (Crutchlow e Hayden per menzionare due attesi protagonisti) e delle errate strategie di “rientro” in corsia box (tardiva per Valentino Rossi, decimo alla sua ultima presenza con Ducati), trova spazio sul podio Katsuyuki Nakasuga, sensazionale 2° da sostituto di Ben Spies con la Yamaha M1 ufficiale, confermando quanto di buono espresso nell’All Japan Superbike (primo tri-Campione della storia nella classe JSB1000) e nelle varie comparsate in MotoGP (6° a Valencia lo scorso anno, 9° a Motegi poche settimane or sono). Podio “storico” per il buon Kats, il miglior modo per congedarsi anche per una leggenda come Casey Stoner, terzo in rimonta beffando in volata Alvaro Bautista dopo esser stato costretto ad un cambio-moto in corsa.

Nella giornata che consacra Aleix Espargaro quale primo Campione della classe “CRT” (11° sul traguardo, addirittura in testa al termine del 1° giro), Michele Pirro conquista la vittoria di classe con il 5° posto assoluto (davanti ad Andrea Dovizioso) in sella alla FTR MGP12 motorizzata Honda Ten Kate del Team Gresini. Da applausi la prestazione del futuro tester Ducati, altrettanto per Danilo Petrucci, 8° assoluto e 2° di classe CRT con la Ioda-Suter-BMW, mentre sono volati a terra gli altri nostri due portabandiera della CRT Claudio Corti (all’esordio in MotoGP) e Roberto Rolfo (ART Speed Master). Con questa folle gara va in archivio la stagione 2012, con l’appuntamento già fissato per la giornata di martedì 13 novembre sempre all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia: senza più Casey Stoner, ma con Marc Marquez e Andrea Iannone in pista, Andrea Dovizioso in sella alla Ducati, Valentino Rossi al ritorno in Yamaha. L’inizio di una nuova era della classe regina.

Cronaca di Gara

Pista bagnata, ma che va man mano asciugandosi: quali gomme scegliere? Jorge Lorenzo, Stefan Bradl, Michele Pirro e Katsuyuki Nakasuga azzardano le slick, gli altri tutti con le rain, almeno per il momento: dopo il giro di ricognizione Pedrosa, Hayden, Bautista e Crutchlow rientrano ai box per il “cambio moto”, mossa consentito dal regolamento. Prende così il via una gara con uno schieramento di partenza “dimezzato” e, a sorpresa, alla staccata della prima curva Hector Barbera si presenta in testa su Espargaro, Rossi, Stoner, Abraham, Lorenzo e Dovizioso, ma alla “Doohan” è Aleix Espargaro con la ART-Aprilia CRT a portarsi sorprendentemente al comando. Il leader dei “Claiming Rule Team” sembra persino in grado di allungare, chiude in testa un “pazzo” primo giro con 1″7 di margine su Dovizioso, Stoner, Rossi, Barbera, il primo dei piloti con le slick è Lorenzo 8°, in fondo al gruppo dalla diciottesima posizione in giù Pedrosa, Bautista, Crutchlow e Hayden rientrati in corsia box. Al terzo giro Dovizioso ha ripreso Espargaro, prevedibile il sorpasso in pieno rettilineo con Stoner, Rossi a ruota, ma è Lorenzo con le gomme da asciutto che in un lampo guadagna la terza posizione. Niente da fare invece per Ivan Silva, incappato in una caduta all’ultima curva.

Giunti al terzo giro la corsa è sempre più “pazza”: Espargaro risponde a Dovizioso, Lorenzo aspetta ed infila entrambi con le slick. Tardivamente Stoner, Dovizioso, ma anche Petrucci, Abraham e Aoyama rientrano ai box per il cambio-moto, il tutto mentre i piloti con le slick sono ormai in testa alla corsa: Lorenzo con vantaggio, alle sue spalle Nakasuga con Pedrosa che sferra l’attacco per la seconda posizione alla staccata della curva 1. Doveroso riepilogo della classifica al quinto giro: Lorenzo conduce con 2″6 da uno strepitoso Pedrosa, terzo è Nakasuga, seguono Bradl, Crutchlow (il più veloce in pista), Bautista ed i nostri Petrucci e Pirro, il tutto mentre Rossi è 12° dopo la (tardiva) sosta ai box, Stoner 14°, Dovizioso 19°, Hayden a terra.

Ottavo dei 30 giri previsti, Bradl passa Nakasuga per la terza posizione con Crutchlow a ruota, là davanti Lorenzo conserva 2″1 di margine su Pedrosa, niente da fare per Roberto Rolfo che conclude l’esperienza con la ART del Speed Master Team con una caduta. Rientrano in corsia box Claudio Corti e Colin Edwards (in quel momento rispettivamente 17° e 18°), Stefan Bradl cade alla curva 5, a tutti gli effetti proprio in questo momento si rianima la gara: all’undicesimo giro Pedrosa ferma i cronometri sull’1’33″361, ulteriormente perfezionato in 1’33″119 alla tornata seguente, riaggancio da Lorenzo completato.

Quando sembra ormai pronto a sferrare l’attacco, Pedrosa alla curva 11 arriva fuori traiettoria e perde in un sol colpo quasi 5″, sufficienti a Lorenzo per allungare ed iniziare i doppiaggi. Un giro più tardi, stessa curva, si decide la gara: “Porfuera” si ritrova davanti Ellison, non si avvede della Yamaha #99 con il risultato per Lorenzo di perdere il controllo della propria M1 ed incappare in un pauroso high-side. Clamoroso colpo di scena, nuova classifica con Pedrosa saldamente al comando, oltre 20″ di margine rispetto a Crutchlow, Nakasuga, Bautista, Stoner e le CRT dei nostri Pirro e Petrucci rispettivamente in sesta e settima posizione al comando della categoria.

Si va verso il rush finale della contesa e non mancano le emozioni: brutto highside per Claudio Corti alla curva 11, medesima sventura in fondo al curvone 13 per Cal Crutchlow che cede così la seconda posizione a Nakasuga. Per la terza c’è invece Casey Stoner che passa Alvaro Bautista, concludendo così una leggendaria carriera nel motociclismo.

MotoGP World Championship 2012
Autodromo Ricardo Tormo Valencia, Classifica Gara

01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 30 giri in 48’23.819
02- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 37.661
03- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 1’00.633
04- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 1’02.811
05- Michele Pirro – San Carlo Honda Gresini – FTR Honda MGP12 – + 1’26.608 (CRT)
06- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 1’30.423
07- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – + 1’31.789
08- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – a 1 giro (CRT)
09- James Ellison – Paul Bird Motorsport – ART GP12 – a 1 giro (CRT)
10- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – a 1 giro
11- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – a 1 giro (CRT)
12- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP12 – a 2 giri (CRT)
13- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – a 2 giri (CRT)
14- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – a 3 giri (CRT)

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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