16 Agosto 2013

MotoGP: trascrizione integrale della conferenza stampa di Indy

Marquez, Pedrosa, Lorenzo, Rossi, Crutchlow, Bradl e Spies

L’edizione 2013 del Red Bull Indianapolis Grand Prix è stata inaugurata dalla consueta conferenza stampa pre-evento con presenti Marc Marquez, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Cal Crutchlow, Stefan Bradl e Ben Spies. Di seguito la trascrizione completa, con le parole di tutti e sette i piloti della MotoGP presenti in sala stampa all’Indianapolis Motor Speedway, doverosamente a cominciare dal capoclassifica di campionato, Marc Marquez. Marc, ad Indianapolis inizia la seconda metà della stagione, posso immaginare che l’obiettivo sia quello di ripetere i risultati della prima parte… Marc Marquez: “Sì, adesso inizia la seconda metà della stagione, torniamo in sella e cercheremo di dare il massimo al fine di ritrovare lo stesso feeling con la moto delle precedenti gare… anche se non sarà facile. In ogni caso qui ad Indy e nelle prossime gare sarà interessante correre con Dani (Pedrosa) e Jorge (Lorenzo) vicini alla loro miglior forma fisica. Quanto a Indy, è un tracciato dove mi sono trovato sempre abbastanza bene in Moto2 (vittorie nel 2011 e 2012, ndr), spero sarà lo stesso anche in MotoGP. Le condizioni della pista cambiano parecchio dalle prove alla gara: inizialmente l’asfalto è molto scivoloso, c’è poco grip, verificherò in prima persona quale sarà la presa con le gomme Bridgestone visto che in questi anni di Moto2 con le Dunlop abbiamo faticato parecchio. Per quanto ci riguarda seguiremo la strategia di sempre, rispettando sin dalle prime prove libere il consueto programma di lavoro“. Da Marquez si passa al suo compagno di squadra Pedrosa. Dani, qui hai conquistato due vittorie, come ti presenterai quest’anno in termini di forma fisica dopo tre settimane di sosta? Dani Pedrosa: “Sì, in questi giorni ho fatto tanta fisioterapia per recuperare dall’infortunio alla spalla. Ho cercato di stare tranquillo, non sforzare troppo la spalla, ma complessivamente la situazione è in netto miglioramento e ci sono dei progressi incoraggianti per la ripresa della frattura, come evidenziato dalle ultime radiografie. Questo è un bene, la mia sensazione è che andrà meglio rispetto alle ultime gare. Parlando di Indy, è una pista un pò particolare per le condizioni dell’asfalto che cambiano parecchio dal mattino al pomeriggio dove è sempre problematico trovare il giusto grip in sella ad una MotoGP. Cercheremo comunque di fare del nostro meglio per trovar subito un buon feeling con la moto“. Rispettando la classifica di campionato, la parola passa così al Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo con la stessa domanda di Pedrosa: come procede il recupero dall’infortunio? Jorge Lorenzo: “Ovviamente non sono in piena forma fisica com’ero prima dell’incidente di Assen, ma senza dubbio va molto meglio rispetto a Laguna Seca. Ho speso praticamente tutta la pausa estiva per recuperare da questo infortunio tra allenamenti e terapie riabilitative, vedremo domani a che punto sono. Sui test di Brno, penso sia stato utile per verificare le sensazioni con la mia M1: come sapete ad Assen e a Laguna Seca non ero al meglio, pertanto risalire in sella e ritrovare il feeling con la moto è importante anche per la testa“. Presente ai test privati Yamaha a Brno anche Valentino Rossi, che ha spiegato un pò l’andamento di questa due giorni di prove con la propria YZR M1 e del nuovo cambio seamless. Valentino Rossi: “E’ stato un buon test: anche se ha interrotto per qualche giorno le vacanze è stato importante trascorrere un pò di tempo in sella alla moto. Abbiamo provato diverse cose importanti e, nel suo complesso, è stato un test positivo, quasi come disputare una breve gara nel bel mezzo delle vacanze. Il cambio seamless? Sì, lo abbiamo provato, le sensazioni sono molto, molto buone: ci piace parecchio, ma come si può immaginare c’è ancora tanto lavoro da fare. Penso che non sia pronto per adottarlo in gara. O meglio: non so se è possibile utilizzarlo fin da subito, per quanto mi riguarda spero il più presto possibile. Parlando di Indianapolis, arrivo qui dopo qualche gara abbastanza buona, l’obiettivo è di continuare così e puntare sempre al podio e provare a vincere qualche gara. Indy è sempre un tracciato un pò complicato da interpretare, ma qui inizia la seconda parte della stagione e cercheremo di fare del nostro meglio“. Da Valentino Rossi ad uno dei piloti più attesi dai media del weekend: Cal Crutchlow, che ha così motivato il suo passaggio in Ducati. Cal Crutchlow: “Dopo Laguna Seca abbiamo deciso di restare un pò qui in America per trascorrere le vacanze. A dire il vero non c’è stato tanto tempo per “staccare”: la prima settimana è stata particolarmente “intensa”, dove è stato annunciato che correrò con Ducati l’anno prossimo. Sono felice di questa mia scelta, non mi resta che aspettare e vedere come andrà. E’ stata una decisione difficile, come sempre ci sono dei pro e contro in queste situazioni. La cosa più difficile per me è stato chiamare Hervé (Poncharal) e comunicargli la decisione: è stata una telefonata emozionante per entrambi, al Team Tech 3 si respira un’atmosfera fantastica, è una squadra eccezionale e non è stato facile decidere di cambiare per il 2014. Per quest’ultima parte della stagione cercherò di dare il massimo e concluder al meglio questa avventura. Con Tech 3 ho conquistato il mio primo podio, sarebbe bello “lasciarci” con una vittoria. Non so se sarò possibile, ma ci proverò: per come abbiamo affrontato la prima parte del campionato, non vedo perchè non possiamo ripeterci anche nella seconda“. Tra gli attesi protagonisti di Indianapolis c’è anche Stefan Bradl, reduce dal primo podio e dalla prima pole in MotoGP conquistati a Laguna Seca, recentemente riconfermato al team LCR Honda con il supporto HRC per la prossima stagione. Stefan Bradl: “E’ bello continuare con LCR e con l’ottimo supporto di HRC: la continuità è un bene per me e per tutta la squadra. Insieme abbiamo ancora un pò di lavoro da fare, ma sono davvero felice, è una buona notizia per affrontare al meglio la seconda parte della stagione cercando di dare il massimo e riprendere il discoso intrapreso nelle ultime due gare positive. Per salire sul podio c’è voluto del tempo, ma finalmente a Laguna Seca abbiamo raggiunto questo traguardo. In realtà è da Assen che siamo competitivi e lottiamo per le posizioni di vertice, passo dopo passo abbiamo progressivamente ridotto il gap dai primi. Penso che qui a Indy possiamo dire la nostra, il feeling con la moto è ottimo, tutto sembra andare davvero per il verso giusto“. Torna invece in sella proprio in occasione del Gran Premio di Indianapolis Ben Spies, che ha così raccontato questo suo lungo periodo di inattività. Ben Spies: “Non è stato un periodo facile, ma ora mi sento bene, pronto per tornare e no, decisamente non per fare il lavoro di commentatore televisivo (scherzando). E’ stata una lunga pausa, praticamente l’ultima volta che sono salito in sella ad una moto è stato al Mugello, pertanto non mi aspetto certamente che sarà facile. Come dice Marquez, bisogna lavorare passo dopo passo, cercando dopo ogni giro, dopo ogni turno di ritrovare il “ritmo gara”. Tornare a Indy per me è fantastico, è una pista dove ho degli ottimi ricordi, spero questo mi sia d’aiuto per iniziare questa serie di tre gare consecutive in tre settimane. Praticamente qui inizia la mia stagione, nelle prime gare le sensazioni in sella erano terribili, c’è voluto del tempo per capire quale sia stato il problema e risolverlo. Ora posso finalmente dire che sono pronto a correre, spero presto anche per ritrovare la velocità dei tempi migliori“. A questo punto in conferenza stampa si passa al consueto “Q&A” con le domande dirette dei giornalisti a ciascuno dei sette piloti presenti. La prima, rivolta a Valentino Rossi: “Ti piace Indianapolis? Lo ritieni un circuito sicuro dopo così tanti incidenti lo scorso anno e dove vorresti si corresse ancora nel futuro? Valentino Rossi: “Mi piace Indianapolis e mi piace il Gran Premio, ma non particolarmente la pista. Penso che sia uno dei tracciati più problematici e difficili della stagione, per il suo disegno, con tante curve particolari, con diversi tipi d’asfalto e con poco grip. Senza dubbio Indy è uno dei tracciati più difficili della stagione, dove è facile commettere qualche errore“. Nessun altro pilota ha poi voluto esprimere un commento sul circuito di Indianapolis. Seconda domanda, rivolta a Cal Crutchlow: “Hai detto che è stata una decisione difficile da prendere, è stata l’offerta economica decisiva per la firma?” Cal Crutchlow: “No. Per me è stata una decisione difficile perchè non volevo lasciare la mia attuale squadra: questo è sempre quello che ho detto e lo sapete benissimo. Non è stata una decisione difficile il cambiare moto, ma lo è stato cambiare la squadra, ho un rapporto eccezionale con Hervé e tutti i ragazzi del team. Pertanto c’è poco da dire: è stata una decisione difficile da prendere, nient’altro“. Sempre rivolta a Cal Crutchlow: “Cosa ti ha spinto verso questa decisione? Perchè hai deciso di andare in Ducati?” Cal Crutchlow: “Mi piace il colore (scherzando). No, per me rappresenta una nuova sfida, qualcosa di diverso. Con Yamaha sono rimasto tre anni in MotoGP, ho corso con loro anche in Supersport e Superbike, alle volte arriva il momento di cambiare. Penso che per me sia una ragione per trovare nuovi stimoli, sono motivato di portare la moto il più in alto possibile“. A proposito del matrimonio tra Crutchlow e Ducati: “Cal, che cosa ti aspetti dal tuo primo anno in Ducati?” Cal Crutchlow: “Non lo so. Trascorreranno ancora diversi mesi prima che correrò con questa moto, pertanto molte cose possono cambiare. Come ho già detto, adesso sto pensando esclusivamente a chiuder al meglio questa stagione con Tech 3: se ci riuscirò, spero di sfruttare questo “slancio” per il 2014. Se ho visto la Ducati in pista? Sì, sembra non sia facile da guidare, ho seguito Andrea (Dovizioso): è un pilota molto forte, ha guidato tre moto diverse in questi ultimi tre anni, questa per lui sembra esser la moto più problematica. Ma non lo so, da qui alla prima gara dell’anno prossimo le cose possono cambiare, spero ancor prima di quando arriverò io“. Domanda aperta ai tre piloti spagnoli: “Ora che ci sono tre gare consecutive e qui a Iny lo scorso anno Spies, Hayden e Stoner sono stati protagonisti di brutte cadute, pensate che su questa pista, con questo asfalto, sia possibile disputare un buon fine settimana senza preoccupazioni?” Marc Marquez: “Ho visto i video dello scorso anno e sì, sembra sia un asfalto abbastanza pericoloso, ma alla fine non si deve mai salire in sella con questa mentalità. Io scenderò in pista cercando di trovare il miglior feeling possibile con la moto, poi si vedrà. Magari quest’anno le condizioni della pista sono migliori, cercheremo soltanto di stare un pò attenti specialmente nello specifico settore dove ci sono stati gli incidenti lo scorso anno“. Dani Pedrosa: “Penso che dipenda tutto da determinate situazioni. Lo scorso anno ci sono state tante cadute, ma di fatto soltanto al sabato, mentre domenica non ci sono stati grossi problemi. Alle volte la pista non è nelle migliori condizioni, più scivolosa del solito, in altri no. Quindi non penso sia un grande problema“. Jorge Lorenzo: “Tutti sanno che l’asfalto di questo tracciato offre il minor grip di tutto il campionato. Per noi piloti è difficile capire quando si può forzare e su quali curve, soprattutto nella prima sessione di prove libere: se arrivi leggermente fuori traiettoria, è molto facile commettere un errore e ritrovarsi a terra. Per quanto mi riguarda, sono caduto qui soltanto una volta, penso sia successo nel 2008 e basta, ma non è detto che in uno stesso fine settimana posso cadere due o tre volte. Tutto può succedere“. Domanda a Ben Spies: “Tornare in sella proprio in questo momento con tre gare consecutive non è proprio il massimo. Sei d’accordo?” Ben Spies: “Sì, ma alla fine è così. Ci sono tre gare in tre settimane di fila, ma su tre circuiti che mi piacciono particolarmente, anche se quello che conta sarà ritrovare il feeling in sella indipendentemente dal tracciato. Indianapolis è un circuito molto esigente sul piano fisico, ma non sono preoccupato, dovrò soltanto cercare di riadattarmi alla velocità. A parte questo, non ci sono problemi, non c’è un momento migliore per tornare in pista o qualcosa del genere: si riparte da zero e si cercherà di dare il massimo. Se ho verificato in sella le condizioni della spalla? No, non salgo in moto dal Mugello. Mi aspetto un weekend difficile perchè correre con una MotoGP è tutt’altra cosa rispetto che una moto da cross o andare in palestra: tutti noi piloti diamo il 100 % per l’intero arco del weekend, lunedì dopo la gara hai dolori praticamente ovunque. Le MotoGP sono davvero esigenti sul piano fisico da guidare, non c’è un vero modo per prepararsi a loro. Dovrò soltanto cercare esser paziente e lavorare nel modo migliore per ritrovare gli automatismi della velocità“. Domanda per Jorge Lorenzo: “Qual è la tua opinione sul cambio seamless? Speri di poterlo presto utilizzarlo in questo stagione?” Jorge Lorenzo: “Lo abbiamo testato a Brno, ma al momento è soltanto un’evoluzione. Per il momento non è ancora pronto, ma spero di poterlo utilizzare al più presto per provare a vincere il mondiale“. Domanda rivolta a Stefan Bradl: “Nell’ultimo periodo hai evidenziato dei grandi miglioramenti in termini di risultati: c’è una ragione particolare? E’ dipesa dal cambio di fornitore dei freni (oggi Brembo, ndr) o ci sono altre ragioni?” Stefan Bradl: “Può essere, ma credo sia dipeso dal migliorare il feeling con la moto nel suo complesso. Con i nuovi freni è migliorata la sensibilità ed è un passo avanti, ma stiamo facendo progressi ovunque, siamo sulla strada giusta“. Per Cal Crutchlow: “Negli ultimi 2-3 anni la Ducati ha fatto un passo indietro rispetto a Yamaha e Honda: sei preoccupato?” Cal Crutchlow: “Ben sta per rispondere al posto mio (ridendo). No, non sono preoccupato. Alla fine è una moto dove più piloti, e non soltanto uno, hanno fatto bene in passato. Per quanto mi riguarda spero soltanto le cose cambieranno un pò, ma quel che posso assicurare darò il mio 100 % e, credo, possa essere abbastanza. Se io non sono convinto che il mio 100 % possa esser sufficiente, non correrei: questo, da parte mia, è il meglio che possa fare“. Domanda per Jorge Lorenzo: “Cosa pensi bisogna fare per recuperar terreno da Marc e Dani? E’ soltanto un discorso di condizione fisica, o hai bisogno di un maggior supporto dalla Yamaha?” Jorge Lorenzo: “Ovviamente se c’è la possibilità di migliorare la M1 per me e Valentino, perchè no? Ma credo che questo non dipenda da noi: siamo piloti e soltanto piloti, saliamo in sella cercando di esser il più veloci possibile. Al momento questa è la nostra moto e non ci sono novità, pertanto dobbiamo tornare con la mentalità prima di Assen: se non facciamo errori stupidi, possiamo recuperare terreno e magari vincere come accaduto al Mugello“. Per Valentino Rossi: “Pensi di poter dare qualche consiglio a Cal dopo questa sua decisione (di andare in Ducati)?” (Risate) Valentino Rossi: “Beh, Cal voleva una moto ufficiale o sbaglio? Forse ha ritenuto che la Yamaha non ha dato sufficiente importanza al suo lavoro, così ha deciso di andare in Ducati dove ci saranno tante persone che lavoreranno per lui. Come ha detto Cal stesso, per lui sarà una grande sfida: Dovi sta incontrando qualche problema, ma Cal ha uno stile di guida diverso oltre che è un pilota molto forte. Pertanto… perchè no? Per quanto mi riguarda, quello che posso dirgli è che all’inizio sarà molto difficile perchè la Ducati è una moto più problematica da portare al limite rispetto alla M1. In ogni caso penso che in Ducati hanno molto lavoro da fare, ma non sono io a doverlo dire“. Sempre per Cal Crutchlow: “Da quanto hai potuto vedere in pista, magari parlando con altri piloti, quali ritieni siano i punti di forza e quali da migliorare della Ducati?” Cal Crutchlow: “Penso che per me sia difficile giudicare da fuori. Non so se la moto sia adatta completamente al mio stile di guida o di altri piloti, probabilmente ad alcuni non va a genio. Non lo so, è difficile giudicare senza aver mai provato la moto: una volta che lo farò, potrò farmi un’idea. Ovviamente Valentino, Andrea e Nicky (Hayden) lo possono fare, ma io non posso sapere di preciso. Certo, è una moto che va migliorata, ma forse non ha nemmeno bisogno di un cambiamento così radicale, anche se non è questo il mio lavoro: il mio è di dare il 100 % in pista“. Domanda per Valentino Rossi: “Hai detto che nei test a Brno hai notato subito un grande miglioramento con il cambio seamless: nello specifico, di quanto al giro?” Valentino Rossi: “Per me in un giro singolo non cambia molto. Nel senso, in termini di cronometro, non saprei: molti parlano di due decimi, ma penso sia qualcosa di meno. Penso il grande miglioramento riguardi la distanza di gara, dopo 20 e 30 giri con questo cambio la moto diventa più facile da guidare, stabile in frenata e accelerazione, di conseguenza la moto può migliorare nel suo complesso: più facile da guidare e da portare al limite, si sta più distanti dal margine di errore e si stressano meno gli pneumatici. In sella con il nuovo cambio la sensazione è fantastica, soprattuto in accelerazione, per questo io e Jorge stiamo cercando di convincere gli ingegneri Yamaha a portare il nuovo cambio in gara il più presto possibile. Per noi adesso non sarà il massimo tornare con il cambio “vecchio” e con sensazioni “vecchie”, ma i tecnici giapponesi ci dicono di stare tranquilli perchè il cambio è un’area critica della moto e sarà disponibile solo quando sarà al 100 % in termini di affidabilità. Per quanto mi riguarda, spero il più presto possibile“. Sempre rivolta a Valentino Rossi e anche a Jorge Lorenzo: “Con il cambio seamless sarà necessario cambiare il tipo di motore, o potranno essere utilizzati quelli attualmente in rotazione?” Valentino Rossi: “Ho letto qualcosa sui giornali, ma onestamente non lo so. Non so se dobbiamo aspettare l’ultimo motore o si può già introdurre il nuovo cambio con i propulsori attuali… Seriamente, non lo so. Se dobbiamo attendere l’ultimo motore, ci vorranno 2/3 gare, non prima“. A proposito dei test di Brno, domanda rivolta sempre a Valentino Rossi: “Abbiamo visto un video dell’ultima giornata di prove dove sei rimasto fermo a bordo pista: problema con il nuovo cambio? Valentino Rossi: “No no, ero soltanto stanco e non avevo abbastanza energie per tornare in corsia box…” (Risate) In conclusione, sempre al Dottore: “Valentino, è vero che stai pensando ad un tuo team in Moto3?” Valentino Rossi: “Ho sentito qualcosa al riguardo, ma non è vero: non è nei programmi far correre una mia squadra. L’idea è di iniziare lavorando con giovani talenti italiani in una sorta di accademia che chiameremo “VR46 Rider’s Academy”. Aiuteremo alcuni giovani piloti italiani della Moto3, ma anche del campionato italiano e spagnolo, non a correre con un nostro team, bensì a trovare una buona moto e sistemazione per l’anno prossimo“.

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