13 Settembre 2023

MotoGP, Santi Hernandez: “Vorrei continuare qui, ma non si sa mai”

Santi Hernandez, capotecnico di Marc Marquez, parla del suo inizio nel paddock MotoGP, la collaborazione con Marc Marquez e del futuro.

MotoGP, Santi Hernandez e Marc Marquez

In un momento davvero particolare per la Honda, alle prese con le difficoltà tecniche della RC213V e le voci di mercato riguardanti Marc Marquez, HRC lancia la seconda stagione della sua serie di documentari ‘Behind The Dream’. Il primo capitolo è dedicato a Santi Hernandez, capotecnico del pluricampione di Cervera da oltre un decennio, che racconta le sue origini, il motivo per cui si è innamorato della meccanica e il rapporto con il pilota.

Le origini di Santi Hernandez

Quando ero piccolo mi piaceva il calcio, non le moto“, ha rivelato Santi Hernandez all’inizio del documentario. “Mio padre ha fatto il meccanico per tutta la vita, quando avevo 12 anni mi ha dato una moto e ha cominciato a piacermi, così ho iniziato ad andare in scooter. Da bambino vivevo sempre moto, moto, moto… è allora che decido di studiare meccanica“. Prima di diventare il responsabile tecnico nel box di Marc Marquez, l’ingegnere spagnolo ha lavorato al fianco di altri piloti leggendari come Alex Crivillé o Valentino Rossi, occupandosi all’epoca della messa a punto delle loro sospensioni. “Quando lavoravo con Alex o con Valentino, sostanzialmente era per cercare di aiutare nella messa a punto delle sospensioni“.

Dal 2011 inizia a lavorare al fianco di Marc in Moto2, fino a quando il talento catalano passa in >MotoGP e decide di promuovere anche Santi Hernandez. “Non avevo esperienza in MotoGP, far parte di questa famiglia per me è stato un sogno“, ha ammesso il 47enne capotecnico. Insieme hanno vinto sette titoli mondiali, diventando uno dei capitecnici più prestigiosi e vincenti del paddock.

Dalla MotoGP 2020 al futuro

Dopo l’infortunio di Jerez nel 2020 per Marc Marquez, di conseguenza anche per Hernandez, è cominciata una fase calante. “Abbiamo vissuto momenti molto belli, vincendo campionati del mondo, anche momenti molto brutti, con infortuni e pessimi risultati. Sono orgoglioso di lavorare per HRC. Per me il leader della squadra è Marc, lui è il mio leader. È sempre lì, nel bene e nel male… è lui che fa la differenza“. La speranza di Santi Hernandez è proseguire ancora per molti anni nel paddock della MotoGP, ma sa bene che questo è un mondo difficile.

Le tecnologie avanzano e servono sempre nuove professionalità più adatte. “Mi piacerebbe continuare a lavorare qui finché un giorno non deciderò di ritirarmi, è il mio sogno. Ma non si sa mai, magari il campionato cambierà per qualche motivo oppure arriverà la nuova generazione, non ci sarà più posto e bisognerà cercare un’altra strada“.

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