13 Ottobre 2023

MotoGP, Puig sfida Marquez: il commiato del team Repsol Honda

Alberto Puig, team manager Honda, è l'unico manager della Honda a commentare in pubblico l'addio di Marc Marquez a fine stagione.

MotoGP, Alberto Puig

Il capitolo Marc Marquez in Gresini tiene banco nel paddock della MotoGP e prende il sopravvento sulla sfida Bagnaia-Martin per il titolo iridato. Un duro colpo per la Honda che viene accusato quasi tacitamente, l’unico a rilasciare dichiarazioni alla stampa è il team manager Alberto Puig. La separazione tra il fuoriclasse di Cervera e HRC è una mossa quasi inattesa fino a poche settimane fa e lascia una macchia indelebile nella storia dell’Ala dorata.

HRC rinuncia al suo campione

Honda dovrà rinunciare al suo talismanico pilota che ha conquistato sei titoli mondiali dall’esordio nel 2013 al 2019. Poi quel maledetto infortunio a Jerez nel 2020 che ha spezzato per sempre l’incantesimo, fino alla rottura definitiva annunciata alcuni giorni fa. Marc Marquez ha preferito rinunciare ad un ingaggio plurimilionario per passare in un team satellite, ma con la moto migliore del momento: la Ducati Desmosedici GP23. Ci sono ancora sei tappe da completare prima del test MotoGP di Valencia, quando finalmente proverà la Rossa di Borgo Panigale. Per gli uomini della Honda sarà dura vederlo con un altro marchio… “Era qualcosa che poteva succedere… Marc ha cercato di ottenere una moto che si adattasse al suo stile e la Honda ci ha provato“.

Per tre anni gli ingegneri HRC sembrano aver vagato nel vuoto quando si trattava di apportare miglioramenti alla RC213V. Il grande talento di Marquez non è più bastato per colmare le lacune tecniche, il genio atletico del pilota non bastava più a tenere il passo delle Ducati sempre più competitive. I costruttori europei hanno fatto uno step in avanti troppo grande, le Case giapponesi sono rimaste impantanate in vecchi stilemi che ora dovranno essere scalfiti per tornare al vertice della MotoGP. L’otto volte campione era stanco di aspettare senza ottenere risultati, l’ultima vittoria risaliva a due anni fa a Misano… Uno smacco troppo grande per una leggenda destinata a lasciare il segno negli annali del Motomondiale.

Il commento del team manager

Alberto Puig descrive la situazione “triste” a causa della partenza del suo pilota di punta, ma cerca di guardare il lato positivo. “Abbiamo fatto grandi cose insieme, passato momenti incredibili – racconta a MotoGP.com -. Il Repsol Honda Team con Marc ha ottenuto eccellenti risultati e la Honda è molto grata per il suo contributo. E sono sicuro che Marc sia molto grato per quello che abbiamo fatto per lui negli altri anni e per come lo abbiamo trattato durante l’infortunio. Così come per lo sforzo che abbiamo fatto per preparare tutto ciò di cui aveva bisogno in passato per vincere quei titoli“.

In realtà la decisione di lasciare la Honda è maturata non molto tempo fa, successivamente al test di Misano. “Sapevamo che fosse possibile” e la Honda non gli ha mai messo il bastone tra le ruote, né costretto a rispettare il contratto in scadenza alla fine del 2024. “La Honda rispetta molto Marc e se la sua testa non è qui e vuole andarsene, non gli impediamo di andarsene. Non abbiamo provato a farlo restare se non era felice“. Adesso cosa succederà ai box? La priorità è migliorare la RC213V nel più breve tempo possibile, facendo leva su Joan Mir e sul futuro compagno di squadra (Johann Zarco?). “Cercheremo di creare una moto super competitiva per competere contro di lui“. Il nome del sostituto? “Finora non c’è nessun pilota al tavolo delle trattative, ma dovremo trovarlo“.

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