22 Giugno 2023

MotoGP, Pol Espargaró resta in attesa: i piani futuri di KTM

Pol Espargaró ritornerà in pista a Silverstone nel mese di agosto. Il suo futuro in MotoGP ha già una traccia disegnata da KTM.

MotoGP, Pol Espargaro

Pol Espargaró non è stato dichiarato idoneo a correre e salterà anche la tappa di Assen, sperando che la lunga pausa estiva possa consentirgli di ritornare a Silverstone il 4 agosto. La settimana scorsa il direttore medico della MotoGP ad Angel Charte non ha dato il via libera al pilota del team GasGas Tech3. Le fratture alle vertebre, rimediate lo scorso 24 marzo durante la FP2 a Portimao, non erano ancora completamente guarite.

Il riepilogo dell’incidente a Portimao

I responsabili della Casa austriaca, il boss Hervé Poncharal e soprattutto Pol Espargaró presumevano che il ‘fit’ per Assen venisse concesso. Il motivo è chiaro: fino a quando le vertebre non sono guarite al 100% c’è sempre il rischio di paraplegia in caso di incidente. Il ritorno è programmato per il primo round MotoGP dopo la pausa estiva, in Gran Bretagna, dal 4 al 6 agosto. L’incidente alla curva 10 dell’Algarve gli sta costando troppo caro, il quadro clinico all’indomani della caduta era drammatico: tre vertebre fratturate, contusione polmonare, orecchio destro danneggiato, mandibola rotta, frattura alla mano destra. Si sono resi necessari due interventi e un lungo periodo di convalescenza a letto, senza poter assumere cibi solidi e perdendo quasi una decina di chili.

La doppia curva a destra

Finora Pol Espargaró non aveva mai riflettuto sull’accaduto nel venerdì portoghese. La colpa del drammatico incidente è dovuto al mancato riscaldamento della gomma. “A Portimao ci sono due curve a destra, una precedeva la curva dove sono caduto“, ha raccontato il catalano a Speedweek.com. “Ho duellato prima con Miguel (Oliveira) e poi è apparso Vinales. In questa curva dovevo stare attento e riscaldare il lato destro della gomma perché la mescola a Portimao era un po’ più dura rispetto ad altre piste. Quindi ho visto Vinales, ho chiuso un po’ il gas e quindi non ho scaldato abbastanza la gomma posteriore. Sono entrato nella seconda curva a destra molto lentamente, ma avevo ancora un lato freddo. Non mi rendevo davvero conto di quanto fosse difficile questo mix… La caduta è stata completamente colpa mia. Perché sono andato a fare una passeggiata dove avrei dovuto spingere“.

Pol e il futuro in MotoGP

I tempi della MotoGP sono cinici e non lasciano spazio a sentimenti e infortuni. Il minore dei fratelli di Granollers dovrà subito riguadagnarsi la fiducia della KTM al rientro, perché il futuro è in bilico. Il marchio di Mattighofen vorrebbe allestire una quinta moto per il prossimo anno da offrire a Pedro Acosta, anche se da Dorna non arrivano risposte incoraggianti. Pit Beirer guarda anche più avanti: “Non voglio speculare ora su cosa offriremo a Pol per il futuro. Anche lui è sotto contratto per il 2023 e il 2024. È un amico di casa. Rimarrà in contatto con noi anche quando questi due anni saranno trascorsi. Piloti come lui possono fare una varietà di lavori con noi… Pol può lavorare con noi anche come collaudatore e pilota di riserva… Ma non è una discussione rilevante adesso“.

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