1 Aprile 2023

MotoGP, Pecco Bagnaia doppia sfida: “C’è sempre un 10% che parla male”

Pecco Bagnaia, campione in carica MotoGP, in corsa per il Laureus Award. In Argentina deve fare i conti con le Aprilia RS-GP.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Dopo la grandiosa prestazione di Portimao Pecco Bagnaia non parte con il turbo in Argentina. 6° posto nella combinata del venerdì e un distacco di quattro decimi dal miglior crono Aprilia. Il campione della MotoGP lamentava un leggero stato febbrile e la mancanza di feeling nel time attack, con gli avvallamenti del circuito di Termas che hanno messo a dura prova il setting della Ducati Desmosedici GP23.

Le Aprilia spaventano Pecco Bagnaia

Bagnaia resta sicuramente il favorito, ma le Aprilia sul layout di Termas sembrano trovare terreno fertile. La sfida con i “cugini” italiani si preannuncia bella tosta per il campione, entusiasmante per i fan della MotoGP. “A Portimao è andato tutto bene, anche grazie ai test invernali precedenti. Sicuramente venerdì non avevo il miglior feeling con la mia Ducati. Il comportamento dell’anteriore in particolare non è stato buono, ma l’obiettivo della prima giornata era in realtà solo una top-10“. Il vento e i dossi hanno destabilizzato Pecco e la sua Rossa, nella FP3 dovrà compiere uno step decisivo per arrivare pronto alle qualifiche. “La febbre non dovrebbe essere un problema, so che possiamo migliorare, ma l’Aprilia ha impressionato. Nel time attack sono in vantaggio al momento“.

La corsa per il Laureus

Pecco Bagnaia corre anche per un importantissimo riconoscimento, il Laureus Award per la miglior rimonta, dopo aver recuperato 91 punti da Fabio Quartararo e vinto il titolo MotoGP 2022. “Mi piacerebbe vincerlo perché questo premio è qualcosa di incredibile“. Dovrà vedersela con campioni di calibro internazionale e multidisciplinari, come Tiger Woods, Christian Eriksen, Annemiek Van Vleuten, Jakob Ingebrigsten, Klay Thompson. Qualcuno dice che il pilota piemontese abbia vinto grazie alla predominanza della sua moto… “Non puoi piacere a tutti, è normale. Anche quando Valentino vinceva con la Honda dicevano che lo faceva solo grazie alla moto. C’è sempre un 10% che parla male di te. L’importante è vincere e non le parole che si dicono“.

Nell’intervista a ‘Marca’ Pecco Bagnaia spiega i pro e i contro di avere otto Ducati in pista. Sicuramente più dati su cui lavorare e confrontarsi, ma anche più diretti avversari da battere ad armi pari. “È qualcosa che può aiutarti e può essere un male. È successo molte volte che ho spinto per essere davanti e, il giorno dopo, più moto erano davanti in base ai dati. Anch’io a volte mi trovavo in una situazione difficile e guardavo dove erano veloci gli altri piloti Ducati. Quindi siamo in otto e lavoriamo tutti allo stesso modo perché condividiamo i dati e tutti possono vederli“.

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Foto: MotoGP.com

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