13 Febbraio 2024

MotoGP, Marc Marquez: “Scelte difficili di cui potrei pentirmi”

Marc Marquez riflette sulla scelta di passare da Honda a Ducati Gresini: il fuoriclasse di Cervera non è il favorito nella stagione MotoGP che sta per cominciare.

MotoGP, Marc Marquez

Il test MotoGP in Malesia è andato in crescendo per Marc Marquez, alla sua prima stagione con la Ducati del team Gresini. Nella classifica combinata si piazza al 6° posto con un distacco di mezzo secondo dal vertice, ma l’ex Honda ha ancora un ampio margine di crescita. “Il primo giorno è stato difficile. Il secondo giorno abbiamo lavorato e ho fatto molti giri. Giovedì ho fatto il time attack“. Restano alte le aspettative per il pluricampione, anche se la sfida contro Bagnaia e Martin si preannuncia non facile.

La metamorfosi di Marc Marquez

Nell’ultimo test in Qatar Marc Marquez e il suo nuovo team dovranno limare ancora qualche dettaglio e ottimizzare lo stile di guida. La Ducati Desmosedici GP è molto diversa dalla Honda RC-V che ha guidato per undici anni. I movimenti del corpo quando è in sella, l’uscita di curva, il metodo di frenata cambiano drasticamente. Dall’interno del box i tecnici devono lavorare sulla regolarizzazione dei dispositivi, come ad esempio il freno motore e il controllo della coppia. “A poco a poco mi sento meglio, sto ancora guidando la moto in modo troppo rigido“, ha spiegato il fuoriclasse di Cervera al termine della tre giorni a Sepang.

A cambiare è anche l’ambiente di lavoro, con il trasferimento da un team factory, con il più grande marchio di moto al mondo, ad uno privato e carattere familiare. Per la prima volta dall’esordio in MotoGP, Marc Marquez non deve testare aggiornamenti, nuove componenti o fornire dati sull’evoluzione. “Come squadra ufficiale hai molte cose da provare. Da un lato bisogna capire il tipo di guida. Bisogna essere concentrati e molto precisi nei commenti per l’ulteriore sviluppo della moto. Ora sono in una situazione diversa, mi sto concentrando maggiormente su come devo guidare… Dopotutto la Honda è la Honda: è HRC e nutro un enorme rispetto per loro. Uno è un team ufficiale e Gresini è un team privato, un team di famiglia. Ma se vogliamo lottare al vertice, la strada è la stessa in entrambi i casi. Tutto deve essere ben organizzato“.

Le aspettative future di Marquez

Scendere dalla sella della RC-V non è stata una decisione facile, così come separarsi dal capotecnico Santi Hernandez. O forse si tratta solo di un arrivederci, difficile fare previsioni in questo momento. È stata “una decisione importante e rischiosa“, ma il sorriso apparso a Valencia faceva già capire che ne era valsa la pena. Il test dei giorni scorsi in Malesia ha confermato le buone sensazioni, ma pensare di vincere il titolo MotoGP non rientra nei programmi reali di Marc Marquez. “Ho cambiato marchio e c’è molta eccitazione da parte delle persone. Mi dicono: ‘Vincerai il campionato del mondo!’ Dico loro che non vinco una gara da due anni, non posso aspettarmi di vincere un campionato. Prima devo costruire – spiega a Dazn -. Non inizieremo la casa dal tetto“.

Dopo aver superato tanti momenti difficili, dopo essere passato dalla gloria di sei titoli in MotoGP alla polvere degli infortuni, Marc ha imparato che la cosa migliore è “eludere le aspettative“. Il ruolo di favorito per il Mondiale meglio addossarlo ad altri, come giusto che sia. Arriva da una parentesi temporale di grande transizione, culminata in una scelta difficile nella scorsa estate. “È stato un anno in cui ho dovuto prendere decisioni di cui potrei pentirmi in futuro, non lo so. Ma sono state tutte molto meditate e soprattutto nessuna è stata presa a caldo“. Adesso gli ostacoli da sormontare per ritornare al top sono due: Pecco Bagnaia e Jorge Martin. “Sono loro i due piloti da battere, sono loro che hanno fatto un 2023 più completo. Pecco a livello di coerenza e gestione delle situazioni e Martin a livello di velocità“.

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