7 Aprile 2022

MotoGP, Marc Márquez ‘in costruzione’: “Passione più forte del rischio”

Aleix Espargaró leader con un sogno, Marc Márquez cauto ritorno, Fabio Quartararo e Jorge Martín all'attacco. Le dichiarazioni in conferenza stampa.

marc marquez motogp

Sarà un altro Gran Premio molto intenso per quanto riguarda il Motomondiale. In MotoGP, con nove piloti diversi sul podio in tre gare, ci si attende una nuova ed intensa battaglia. Ripartendo con Aleix Espargaró reduce dalla prima vittoria ed ora al comando della classifica iridata. Ma c’è anche lo “sceriffo di Austin”, Marc Márquez, di ritorno per ricostruirsi e tornare a lottare in alto. C’è poi il campione in carica Fabio Quartararo determinato ad essere ben più protagonista rispetto al GP in Argentina. Per finire con Jorge Martín, reduce dal primo podio stagionale dopo un weekend costantemente al top. Sono loro i quattro piloti che aprono il fine settimana ad Austin con la conferenza stampa inaugurale.

Quel sogno chiamato Mondiale

Aleix Espargaró sente ora un diverso livello di fiducia dopo Termas. “Era solo un sogno, ora so che posso farlo. L’anno scorso abbiamo sofferto tanto su questa pista, ma ora arriviamo in una situazione ben diversa. Nei tre round precedenti siamo stati competitivi, abbiamo anche lottato sul dritto con la Ducati e questo vuol dire che Aprilia è cresciuta tanto e questa è certamente energia positiva. So che sarà una bella sfida qui ad Austin, ma a me piacciono le sfide.” Riguardo la pista, “Sembra abbiano fatto un buon lavoro, l’asfalto sembra decisamente meglio del passato e sembra ci sarà tanto vento, ma non vedo l’ora di iniziare.” Maggiore pressione ora? “Non più di prima. La prima vittoria è quella più difficile, ora sono rilassato. Quel che è certo è che chiaramente cercherò di vincere ancora e di guadagnare più punti possibili.” Ha poi parole di supporto per Marc Márquez. “Quello che gli è successo è difficilissimo da gestire, sono contento che sia qui. In ottica titolo direi che ci sono tante opzioni, siamo tutti vicini ed il campionato è lunghissimo.” Anche per Aprilia? “Sono fiero di quanto fatto finora insieme, il massimo sarebbe vincere il titolo. Il team ci crede, è difficilissimo ma certo è un sogno.” Per il futuro, “Vorrei continuare altri due anni, ma non dipende solo da me. Aprilia deve valutare quello che ho fatto…” Anche se viene da dire che la casa di Noale ha pochi dubbi sul suo ‘capitano’, ancora meno dopo l’Argentina.

“Non penso al futuro”

Non è stato un inizio facile per Fabio Quartararo. “Il ritmo in Argentina non era così male, ma nei primi giri abbiamo avuto tanti problemi ed in seguito è stato difficile risalire. Non siamo riusciti a fare quello che volevamo con così poco grip, è stata una gara complessa.” Ora tocca ad Austin, con un rinnovato livello di fiducia ed un periodo differente rispetto al 2021. “Lo scorso ottobre ero in una posizione ben diversa, ora sono più rilassato. Vedremo poi come sarà la nuova pista, speriamo ci sia più grip, ma sono convinto che per noi sarà un gran weekend.” Gli sarebbe certo necessario in una stagione già imprevedibile. “È totalmente diverso rispetto all’anno scorso. Nove persone diverse su podio con tre vincitori diversi, ma sono convinto che sarà divertente per i fan.” E per il futuro? Al momento non se ne parla. “Non penso ora al contratto, devo solo rimanere concentrato sul GP. Per il futuro ci penserò io a dire quando avrò deciso.”

Una GP22 a più facce

Dopo due zeri, ecco una bella gara e 20 punti preziosi grazie al secondo posto. Jorge Martín riparte da qui per costruire la sua stagione. “Dopo il weekend in Argentina sono molto fiducioso” ha sottolineato. “Mi sono sempre sentito super competitivo, ma non avevo ancora finito una gara… Riuscirci è stato importante, aumenta la fiducia. L’anno scorso poi sono arrivato vicino al podio su questa pista prima di una Long Lap Penalty, ma la moto funziona bene e siamo concentrati, possiamo essere competitivi.” Una GP22 migliore? “Questa moto è molto più facile da girare, in questo è meglio dell’anno scorso. Come ritmo poi stiamo andando meglio e siamo più costanti.” Perdendo però qualcosa. “Ci mancano alcuni dei nostri punti forti del 2021, abbiamo perso un po’ di velocità sul dritto. Mi sentivo meglio con la GP21, ma questa ha un potenziale decisamente maggiore, arriveremo.”

Il ritorno, con prudenza

Occhi puntati infine su Marc Márquez, al rientro dopo l’ultimo problema alla vista. Non nasconde le difficoltà, ma ora è carico e determinato, guidato dall’innata passione per le due ruote. “Dopo Mandalika è stata una settimana molto dura” ha ammesso. “Per fortuna la lesione era meno grave. Ma ho preferito saltare l’Argentina, non ero certo di voler prendere quel rischio: ho parlato coi dottori e sono rimasto calmo a casa. Mi sono poi allenato, ci sono stati controlli ed abbiamo visto che era tutto a posto, poi la prova in moto ed eccoci.” È stato imprendibile ad Austin, ma lui ci va molto cauto. “Non arrivo nel mio momento migliore, ma cercheremo di fare una buona FP1 e da lì costruire il GP. Vincere? È possibile, ma non è il giusto approccio. Anche il campionato c’è, è lì, ma non è il target ora.” Tornando poi con la mente anche al botto in Indonesia. “In testa ho più le immagini che ho visto dopo che le sensazioni del momento. È stato comunque il mio GP peggiore, troppe cadute, soprattutto quella del warm up nel punto peggiore. Ma questo è il passato, ora bisogna ricostruire la fiducia e continuare in questo processo.”

“Il rischio ci sarà sempre”

Marc Márquez è un pilota ‘in ricostruzione’ dopo i tantissimi problemi negli ultimi due anni, come sottolinea lui stesso. “Rispetto al Qatar mi sento meglio, ma a livello di feeling è molto peggio. Ma direi normale dopo quel GP.” A cosa è dovuto quell’incidente? “Credo alla diversa costruzione della moto. In preseason eravamo veloci, poi hanno cambiato e la moto non si è adattata. Per tutto il weekend abbiamo avuto problemi al posteriore.” Ma dopo il botto ecco il ritorno dei problemi di vista. “Dipende solo dall’impatto, un nervo s’è mosso: è uno dei miei punti deboli. Il rischio c’è e rimarrà, che sia ora o tra un anno. So che c’è, ma so che se sono qui è perché questa è la mia passione, che è più forte del rischio.” Pur ammettendo un po’ di paura. “È il fatto che sia successo ‘ancora’, spaventava anche per la vita normale. Ma chi è attorno a me mi aiuta tanto: mio fratello, Josep, gli altri… Mi hanno motivato molto.”

Foto: motogp.com

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