30 Novembre 2023

MotoGP, Luca Marini confessa: “Volevo essere alla pari con Bagnaia”

Luca Marini entusiasta per aver firmato con la Honda. Buone le prime impressioni dopo il test MotoGP di Valencia con la RC213V.

MotoGP, Luca Marini sulla Honda

Luca Marini ha scelto di intraprendere una grande sfida: provare a diventare campione MotoGP con la Honda. Impresa per nulla semplice, considerando che il fuoriclasse Marc Marquez ha preferito lasciare la RC213V del team factory optando per la Ducati Desmosedici del team satellite Gresini. Ma il fratello di Valentino Rossi ha preferito di andare in direzione contraria pur di essere parte di una squadra ufficiale.

Luca Marini e il sogno ‘factory’

La prima uscita nel test di Valencia è andata molto bene: Marini ha chiuso al decimo posto con un tempo quasi identico alla qualifica del GP. I tecnici HRC sono davvero soddisfatti della prima presa di contatto del pilota di Tavullia, molto preciso e analitico nel fornire feedback. Luca non può parlare delle prime impressioni fino all’inizio del prossimo anno a causa del contratto ancora in essere con il Mooney VR46 Racing Team. Ma è bastato guardare il suo volto e un paio di stoppie in pit-lane per capire la sua felicità. L’impresa di vincere il titolo MotoGP non sarà facile nel breve termine, “ma voglio lavorare con il team e la Honda per riportarli in alto dove meritano“.

Quando è uscita la notizia dell’addio di Marc Marquez in tanti si sono fatti avanti per avere la sella del team Repsol Honda. Quasi tutti i piloti erano blindati dai rispettivi contratti, mentre Luca Marini è riuscito a trovare un buon accordo con l’Academy e ha strappato addirittura un contratto biennale. Nessuna rottura con la Casa di Borgo Panigale, anche se il numero #10 non ha mai nascosto di volere una moto ufficiale. “Io mi sento un pilota forte, volevo essere alla pari di Pecco e Martin per dimostrare in pista il mio valore… Però tutto è correlato ai risultati, più sei in alto in classifica e più Ducati ti aiuta. Quest’anno per un po’ di sfortune e anche miei errori non ho finito dove avrei voluto essere, chiudere nei cinque sarebbe stato un risultato importante“.

La separazione dal team VR46

In un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ l’allievo della VR46 Academy offre anche una prima analisi della RC213V sondata martedì scorso a Valencia. “Sicuramente manca di un po’ di grip in uscita di curva e ingresso, un po’ di trazione, accelerazione… dovuto a quali fattori non lo so. Ma sembra una moto bella, divertente da guidare, con un grande ingresso in curva. Non li vedo troppo distanti“. Lasciare il team di suo fratello non è stato facile, una decisione sofferta, ma che evidenzia la volontà di intraprendere la sua strada senza troppi tentennamenti. “Questo è un ultimo passo che ci voleva. È il mio progetto. Andare in un team ufficiale era il mio sogno e obiettivo, per me è una cosa normalissima. Essere il fratello di Valentino Rossi a me non cambia nulla“.

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Foto: Instagram @lucamarini10

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