30 Dicembre 2023

MotoGP, Dall’Igna risponde alle critiche: “Parlate meno e lavorate”

Gigi Dall'Igna non vuole fermarsi dopo il secondo titolo piloti MotoGP conquistato da Pecco Bagnaia e risponde alle critiche dei rivali.

MotoGP, Gigi Dall'Igna

Gigi Dall’Igna sta vivendo il suo momento migliore con la Ducati. Secondo titoli piloti consecutivo conquistato da Pecco Bagnaia e la Desmosedici GP è considerata la moto migliore sulla griglia della MotoGP. Tutti i suoi piloti sono riusciti a salire sul podio nella stagione 2023 e la concorrenza inizia a scalpitare, perché il marchio di Borgo Panigale al momento sembra irraggiungibile. Soprattutto con l’arrivo di Marc Marquez in Gresini dal prossimo campionato.

Dall’Igna all’arrembaggio

Nell’ultimo test di Valencia abbiamo dato una prima occhiata alla Ducati GP24 che verrà affidata a Bagnaia, Bastianini, Morbidelli e Martin. Gran parte delle novità le vedremo a febbraio in Malesia, quando si terrà il primo test ufficiale del 2024. E sicuramente l’ingegno di Gigi Dall’Igna e dei suoi uomini tireranno fuori dal cilindro magico qualche “coniglio” capace di stupire ancora. D’altronde il direttore generale di Ducati Corse non ha nessuna intenzione di adagiarsi sugli allori. “Ho vinto più di cinquanta titoli nella mia carriera, la maggior parte con l’Aprilia, e non voglio fermarmi qui. Odio finire secondo“.

Ducati più Marquez

Nella prossima stagione MotoGP avremo ancora otto Desmosedici in pista, probabilmente sarà l’ultimo anno, considerata la pressione insistente che arriva dagli altri costruttori. In sella alla GP23 del team Gresini ci saranno i fratelli Marquez, dopo l’arrivo un po’ a sorpresa del pluricampione Marc, che ha rescisso il contratto con il colosso Honda anzitempo. “Marquez è uno dei migliori piloti della storia. Non direi che la sua decisione sia più gratificante di un titolo mondiale, come hanno scritto alcuni, ma è gratificante“. Per qualcuno l’otto volte iridato potrebbe creare scompiglio all’interno dell’ambiente Ducati, ma Dall’Igna è pronto a gestire anche questa eventualità. “Sappiamo cosa rappresenta Marquez, sappiamo cosa significa. Sta a noi essere abbastanza bravi da gestire questa situazione come abbiamo fatto in passato“.

Ducati con otto moto in griglia

Alla supremazia tecnica si somma quella numerica. Secondo alcuni Ducati sarebbe al vertice della MotoGP perché ha otto moto in pista, una tesi prontamente bocciata dall’ingegnere veneto. “Chi ci critica adesso è chi in passato aveva team satelliti che vedeva solo come fonte di guadagno. Ho fatto le cose diversamente, integrando i nostri team satelliti nel nostro sistema di lavoro, trasformandoli in veri partner“. E infine lancia una frecciata rovente a chi cerca scuse per sminuire il lavoro della Casa emiliana. “I nostri detrattori farebbero bene a parlare meno e a mettersi al lavoro“.

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