16 Ottobre 2023

MotoGP, Binder da cartellino rosso: la proposta di Luca Marini

Marini, come Oliveira, si è visto rovinare la gara in Indonesia da Binder. Due long lap penalty per il pilota KTM: servirebbe più severità?

MotoGP, Marini e il caso Binder: servono penalità più dure?

È durata poco la gara di Luca Marini domenica a Mandalika. Al terzo giro Brad Binder lo ha steso in un tentativo di sorpasso e lo ha costretto al ritiro. Un vero peccato. Aveva la possibilità di conquistare un altro buon risultato, dopo il secondo posto della sprint race.

MotoGP Indonesia, Marini incolpevole

Marini non può che essere dispiaciuto dell’epilogo del suo Gran Premio d’Indonesia: “Era impossibile restare in piedi con quel contatto. Poi Binder è venuto nel mio box – riporta Motosan.ese mi ha spiegato cosa è successo. Quando è salito sul cordolo della curva 9, l’anteriore gli è scappato e le pastiglie si sono aperte. Purtroppo, sono cose che possono succedere, c’è stata molta sfortuna“.

Dopo la caduta, il pilota del team Mooney VR46 si è comunque rimesso sulla sua Ducati per provare almeno a scontare la long lap penalty inflitta in India, una mossa che non serviva: “Ho riavviato la moto per scontare la penalità e non doverlo fare nel prossimo gran premio. Ma mi hanno spiegato che, in realtà, non funziona così. Una volta iniziata la gara, anche se cadi alla prima curva, conta come se l’avessi scontata. Per togliermi ogni dubbio, io sono andato a farlo. Comunque, mi sembra una cosa intelligente“.

Binder meritava una penalità più dura?

Anche se non è finito come sperava, il weekend di Marini è stato positivo e incoraggiante per il futuro, considerando pure che si è presentato in Indonesia con la clavicola non al meglio: “È stato un buon fine settimana in termini di velocità. Mi dispiace un po’ per la partenza, ero scattato bene e quando Jorge mi ha superato ho dovuto chiudere l’acceleratore per evitare il contatto. Ho perso due posizioni e poi mi sono ritrovato dove non avrei dovuto essere. Comunque le sensazioni in sella sono buone, ho lavorato su una posizione leggermente diversa. Vedremo come andrà in Australia, ma la clavicola va bene e spero di stare meglio là“.

Al fratello di Valentino Rossi è stato domandato anche delle punizioni inflitte a Binder, che per il contatto con lui ha subito una prima long lap penalty e che dopo aver rovinato la gara anche a Miguel Oliveira ne ha scontata un’altra: “Se ne può parlare – ha detto – perché credo sia la prima volta che capiti una cosa del genere. Forse la seconda sanzione potrebbe essere più dura della prima in casi come questo. Forse come se se ci fosse un cartellino giallo e poi uno rosso, qualcosa del genere. Ne parleremo in Safety Commission, perché vogliamo più sicurezza in pista“.

Un altro tema sul quale Luca ha risposto è quello dello stipendio minimo dei piloti, una cosa sulla quale è a favore: “Penso sia davvero difficile da raggiungere, ma mi sembra una buona opzione, soprattutto per i piloti dei team satellite. Adesso per i piloti lo stress è enorme, durante i weekend di gara non c’è quasi riposo, gli impegni sono costanti. Forse con più soldi sarebbero più felici“.

Foto: Mooney VR46 Racing Team

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