6 Settembre 2023

Dani Pedrosa analizza la MotoGP di oggi: “Ecco cosa è cambiato”

Pedrosa, fresco di rinnovo, è pronto per correre a Misano. Il tester KTM ha anche espresso alcune considerazioni sulla MotoGP attuale.

Dani Pedrosa commenta i cambiamenti della MotoGP

Nel prossimo weekend la MotoGP fa tappa a Misano Adriatico e in azione ci sarà anche Dani Pedrosa, che pe la seconda volta nel 2023 correrà come wild card KTM. La prima apparizione a Jerez è andata benissimo, dato che ha chiuso sesto la sprint race e settimo la gara lunga. Ora in Emilia-Romagna spera di vivere un altro buon weekend, divertendosi e aiutando il team a migliorare ulteriormente la RC16.

KTM, Guidotti esalta Pedrosa

Recentemente KTM ha annunciato il rinnovo del contratto di Pedrosa, che continuerà ad essere tester MotoGP. Il team manager Francesco Guidotti è molto felice di questa importante conferma: “Non si trattava di convincerlo – ha detto ad AS perché un personaggio di questo livello di guida e personalità ha una elevata professionalità. Non bisogna convincerlo. Se decide di continuare, è perché sa di avere il livello per farlo. Se avesse avuto dubbi, avrebbe lasciato. Per noi era importante continuare con lui“.

Guidotti sa perfettamente quanto sia fondamentale il lavoro svolto dal pilota spagnolo, che ha una grande esperienza e può dare feedback molto utili allo sviluppo della RC16: “Ha una grande sensibilità e cerca la perfezione. Vedere uno del suo livello che lavora come un animale è una fonte di ispirazione“.

Dani e la MotoGP di oggi

Pedrosa sta osservando una MotoGP abbastanza cambiata rispetto a quando lui era tra i protagonisti della categoria. Su El Mundo il 37enne di Sabadell ha espresso il suo pensiero in merito: “In passato non c’era una lotta così serrata e così tanto equilibrio tra molti piloti. C’erano differenze più ampie nelle battaglie tra le diverse posizioni“.

Ora i valori tecnici sono più vicini tra le diverse moto e ci sono tante moto ufficiali in pista, quindi è molto diverso rispetto al passato. Dani poi aggiunge: “Oggi i piloti MotoGP attaccano i rivali in maniera più aggressiva, perché le occasioni di sorpasso sono sempre più scarse a causa del cosiddetto effetto scia e del surriscaldamento della gomma anteriore. Ecco perché i piloti vogliono partire da una buona posizione. Le qualifiche e le partenze sono diventate decisive“.

Il tre volte campione iridato ha evidenziato pure che è cambiato l’approccio utilizzato da chi deve valutare eventuali penalità per le manovre controverse che avvengono in gara: “Prima c’era più indulgenza, perché i fatti controversi avvenivano verso fine gara o negli ultimi giri. Erano considerati parte dello spettacolo. Ora succede tutto già dall’inizio, quindi le sanzioni devono essere più severe. Con l’equilibrio presente si verificano più incidenti“. Il problema è che non c’è coerenza nel giudicare episodi simili nei diversi GP, un aspetto che ha messo spesso il FIM Stewards Panel nel mirino della critica. Qualcosa va migliorato.

Foto: Instagram

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