22 Marzo 2020

MotoGP, la tecnica: quanto costa un prototipo top class?

La top class ha costi altissimi di progettazione, sviluppo e gestione. Ecco la nostra lista della spesa....

MotoGP, Costi

di Paul-Emile Viel

Non è un segreto che nella top class del motociclismo girino somme astronomiche. Ma in realtà, quanto costa un prototipo di MotoGP? E perché è così costoso?

DUE MILIONI PER UNA MOTO “CLIENTI”

Per un team satellite, noleggiare una motocicletta completa può costare fino a 2 milioni di euro a stagione per pilota. Secondo il contratto, ciò consente loro di disporre dei due veicoli necessari per ciascun pilota (moto principale e muletto) oltre agli sviluppi previsti nel corso della stagione. Ma questa somma non comprende i pezzi di ricambio.  Le motociclette ufficiali, d’altra parte, hanno generalmente un costo totale di 3 milioni di euro, che non include i costi di ricerca e sviluppo. Come le ore trascorse nella galleria del vento per sviluppare l’aerodinamica. In un certo senso, possiamo dire che questi prototipi non hanno prezzo!

TRAVASO SULLA PRODUZIONE DI SERIE 

La MotoGP, in ogni caso resta una moto come le altre e  a parte alcuni parti veramente specifiche, c’è un fitto  scambio di informazioni tra la produzione di serie e le corse. Ad esempio, il consumo di carburante in MotoGP è un problema chiave perché è necessario trovare il miglior compromesso tra potenza e consumo. Ricordiamo che per regolamento possono essere usati solo 21 litri per percorre GP di circa 130 chilometri. C’è un forte interscambio anche riguardo l’elettronica: è un particolare fondamentale per la gestione della MotoGP, ma conoscere meglio questo settore ha importanti ricadute anche sulla progettazione di moto stradali.

ELETTRONICA DA 100 MILA €

Per dare un’idea della dimensione dei  costi, l’elettronica di una  MotoGP può costare più di € 100.000 se includiamo sensori, cavi e cruscotto.  Quest’ultimo componente da solo costa € 25.000! Uno dei  componenti fondamentali di questi mostri da quasi 300 cavalli ovviamente è il motore: il prezzo di un motore della categoria regina varia da 200 a 250.000 €. Sono sigillati per l’intera stagione Mondiale, quindi i team non sono autorizzati ad aprirli per apportare modifiche. Questo limite regolamentare ha fatto alzare i costi in maniera esponenziale, perchè oggi i propulsori devono essere progettati per offrire prestazioni ottimali per più gran premi. Il limite è di sette motori per una stagione di 20 GP, per cui il fattore affidabilità è preponderante. E studiare componenti che diano simili prestazioni e non si rompano costa cifre esorbitanti.

FRENI A PREZZO POLITICO

Anche i freni sono costosi, ma il costo è limitato. La FIM ha fissato il prezzo del kit freno anteriore a € 70.000 (tasse escluse!). Questo kit comprende  tre coppie di pinze, tre cilindri principali, 10 dischi in carbonio e 28 pastiglie. Se una squadra ha bisogno di più parti per completare la stagione, deve acquistarle in aggiunta. La fibra di carbonio utilizzata per realizzare le carenature e un gran numero di componenti costa circa due euro l’etto, solo la materiale prima, quindi senza tener conto del trattamento necessario. L’acciaio, a confronto, costa solo 20 centesimi  l’etto, e se fosse possibile usare la plastica, il prezzo sarebbe ancora più basso. Altri materiali sono ancora più costosi, ad esempio il magnesio utilizzato per fondere i cerchioni. Ogni cerchio ruota in questo materiale ha un prezzo totale di € 4.000.

CADUTA, QUANTO MI COSTI…

Una caduta molto lieve, di quelle  in cui la moto scivola su uno dei suoi lati per alcuni metri, procurando danni molto limitati,  comporta generalmente un costo compreso tra 15 e 20.000 €. Servono per sostituire carene, poggiapiedi, leve, freno posteriore o altri elementi che potrebbe essere danneggiati. Invece un highside violento, con la moto che rimbalza più volte sul terreno, può costare € 100.000. Servono per ricostruire  cerchioni, dischi freno, sospensioni, radiatore e tutta la sensoristica. Ma anche questo è meglio di un impatto che potrebbe danneggiare le parti più critiche della moto. In caso di danni al forcellone, al telaio, all’elettronica interna, al serbatoio del carburante o al motore, le riparazioni possono facilmente raggiungere mezzo milione di euro. Immaginate quanto può aver speso KTM per le 17 cadute di Johann Zarco, Ducati Pramac per i 15 voli di Jack Miller o la Honda HRC per i 14 tuffi di Marc Marquez…

GOMME MICHELIN: 1,2 MILIONI A GP

La MotoGP non è solo tecnica, ma anche spese per viaggi, personale e componenti tecnici. Gli pneumatici sono uno dei costi più alti. Le MotoGP hanno pneumatici specifici per ogni circuito, con mescole create calibrate in base a tantissimi parametri. Per fornire pneumatici per tutti i team MotoGP, il fornitore unico Michelin deve spendere più di 1,2 milioni di euro per GP. Questa somma include gli pneumatici stessi e il personale tecnico e di supporto. Da aggiungere i costi di progettazione, sviluppo e ricerca.

VIAGGI E OSPITALITA’ 

Spostare una persona costa, in media, circa 1200 € a GP considerando eventuale biglietto areo, hotel, pasti. Per una squadra di 30 persone (la dimensione di un team privato) fanno 720 mila € a stagione, considerando le 20 gare che sarebbero state previste nel 2020, salvo accorciamenti per virus. Da considerare che i team factory hanno anche più 50 persone al seguito. C’è poi da aggiungere l’area ospitalità, e il relativo personale di gestione. Qui il costo varia molto in base al prestigio e alla dimensione della struttura: si può stimare un costo intorno ai 600 mila € a stagione.

Leggi qui l’articolo originale su Paddock-GP

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