6 Novembre 2019

MotoGP, Ezpeleta: “Se Lorenzo sta male, meglio che si fermi”

Carmelo Ezpeleta invita Jorge Lorenzo a prendere una decisione. I pessimi risultati del pilota Honda non sono una buona vetrina per la MotoGP.

Carmelo Ezpeleta

Il momento difficile di Jorge Lorenzo in sella alla Honda non fa bene all’immagine della MotoGP. Un conto è avere difficoltà a trovare il feeling con la moto, un altro accontentarsi di girare con gli ultimi della classe. Uno scenario poco coinvolgente che Carmelo Ezpeleta sembra non accettare. Voci nel paddock affermano che il CEO della Dorna stia spingendo per rimpiazzare il maiorchino con Johann Zarco. Il francese non soffre gli stessi problemi con la RC213V, pur trattandosi della versione 2018.

Dopo l’infortunio di Assen, e quattro gare saltate, in pista sembra scendere solo l’ombra del pentacampione che conosciamo. Nelle ultime sette gare il suo miglior piazzamento è il 14° posto, l’ultimo raggiunto domenica scorsa a Sepang. All’Eicma di Milano Jorge Lorenzo ha chiesto un mese e mezzo di riposo per tornare in piena forma. La sua permanenza in Repsol Honda sembra assodata per la stagione 2020. Ma Carmelo Ezpeleta spera in una decisa presa di posizione del maiorchino. “Lorenzo deve prendere una decisione“, ha detto a ‘Motorsport-Total.com’. “Vado molto d’accordo con lui e lo adoro, ma deve pensare a ciò che vuole nella sua vita. Se gli fa male la schiena, è così“.

L’invito indiretto del boss della Dorna è di tornare in forma prima di rimettersi in gioco. “Jorge deve pensare se può recuperare e quando o se ciò non è possibile. É importante per lui e per il campionato. Non mi piace vedere così un pilota così bravo“. Ezpeleta usa parole calibrate ma pungenti nei confronti del campione spagnolo: “Se è in cattive condizioni dopo l’incidente di Assen, allora deve pensare al passaggio successivo e considerare se non sia il caso di fermarsi“. E riporta alla mente il Lorenzo tornato subito in pista nel 2013 dopo l’intervento chirurgico. “Credo che il Lorenzo che ha guidato ad Assen nel 2013, con una clavicola appena operata, non avrebbe capito cosa sta facendo ora“, ha concluso il CEO della Dorna. “Mi rattrista vederlo così“.

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