18 Settembre 2023

MotoE, Andrea Mantovani “Misano un po’ amaro, ma 2023 incredibile”

Andrea Mantovani molto soddisfatto della stagione MotoE 2023, pur conscio di qualche errore su cui lavorare. Il suo bilancio nell'intervista.

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Si bacchetta per qualche errore o incidente, ma prevale comunque la soddisfazione. Andrea Mantovani, tornato in MotoE proprio nell’anno della rivoluzione, è molto contento del suo 2023: primi podi, prime vittorie, in più occasioni se l’è giocata con chi poi s’è conteso il campionato. Per il pilota RNF è stata una stagione in cui ha capito quello che poteva fare, anche se appunto si rimprovera alcuni episodi che non gli hanno permesso di essere in lizza per il campionato. Mantovani spera di tornarci, stavolta per dire davvero la sua, ed a breve termine si augura di essere in azione nell’ultimo round del CIV Supersport. Dopo il weekend a Misano abbiamo avuto modo di parlarci, la nostra intervista.

Andrea Mantovani, che bilancio fai della stagione MotoE 2023?

Una stagione veramente incredibile! Un anno molto, molto bello e ricco di soddisfazioni. Peccato per qualche piccolo errore, senza di quelli penso sarei stato più vicino, per potermela giocare. Vedo però il bicchiere mezzo pieno: non mi aspettavo una stagione così, è stata una bella soddisfazione perché vuol dire che ho lavorato bene, che mi sono impegnato tanto e che ho fatto le cose giuste.

Possiamo dire che sei andato anche oltre le tue aspettative?

Pienamente oltre! Quando vince gare e fai podi vuol dire che stai lavorando veramente bene. Hai anche la piena consapevolezza che, quando riesci a cucirti la moto addosso, hai anche le capacità per essere forte e per salire su un gradino più alto in un Mondiale.

Guardiamo al fine settimana a Misano, partendo dal giovedì di test. Com’è andata?

Michelin dimostra di credere tanto nel campionato e sta cercando di fornirci soluzioni per i problemi attuali alle gomme. Personalmente ho sentito un bel miglioramento sul posteriore, lì s’è sentita la differenza. Con l’anteriore ho fatto un po’ fatica, ma va rivalutato: Misano è una pista che ha molto grip, quindi secondo me attenua molte problematiche. Ho richiesto infatti la possibilità di riprovarla nel primo test del 2024 per rifare un confronto tra la mescola attuale e quella nuova.

Andrea Mantovani, per te è stato una “distrazione” o ti ha aiutato?

A livello di prestazione non è stato molto producente. Abbiamo avuto più turni e provato tante cose anche sulla moto, creando però un po’ di “confusione”. Infatti io purtroppo non sono riuscito a trovare un assetto ottimale che mi permettesse di essere in lizza per la vittoria, ma sono rimasto lì, vicino ai primi però mai con la possibilità di attaccare. La moto non me la sentivo, alla fine è stato un po’ difficile. Tra l’altro, non ho ben capito perché, ho avuto una grande differenza di assetto tra qualifiche e gare, portandomi anche a quella scivolata strana.

Ci spieghi cos’è successo?

È stata una caduta in testacoda. L’angolo di piega, la velocità in curva, tutto uguale, l’unica differenza era l’apertura di gas leggermente anticipata, ma è impossibile farle tutte perfette! Guardando i dati ho visto solo una differenza notevole di lavoro della sospensione posteriore che mi ha lasciato perplesso. Per Gara 2 abbiamo quindi fatto delle modifiche per cercare di ripristinare la posizione trovata il giorno prima in qualifica e sono riuscito ad essere un po’ più competitivo, anche se non abbastanza.

Un finale insomma diverso dalle aspettative.

Mi lascia un po’ di rammarico, di amaro in bocca. Dopo le belle sensazioni di Barcellona ero consapevole di poter spingere molto di più, stavolta però avevo dei limiti e purtroppo non sono riuscito a trovare l’assetto giusto per ritrovarle. È andata così, ma è comunque un finale di stagione positivo: partivo dalla 4^ posizione, sempre lì davanti e tra i protagonisti in ogni turno.

Andrea Mantovani, che voto ti dai per questa stagione?

In generale mi do un 7: ho fatto tante belle cose, per cui mi darei no un 10, un 12, ma mi abbasso il voto per gli errori, le scivolate che mi hanno portato ad alcuni zeri. A partire da quello di Le Mans, in cui potevo portare subito a casa un 3° posto. Anche a Misano non mi sono fermato leggermente prima e ho fatto quella scivolata: devo quindi lavorare ancora più di fino per sentire la moto e quindi capire ancora meglio quando devo fermarmi per evitare queste cose.

Ricordiamo però che per tutti era il primo anno con la Ducati V21L.

Sicuramente abbiamo cominciato tutti da zero in questo senso. Dal primo all’ultimo viene data l’opportunità di esprimersi con un mezzo uguale per tutti. Ci sono poi ragazzi come Casadei, che da metà stagione è riuscito ad avere una costanza importante che l’ha portato a vincere il campionato.

Guardando appunto alla lotta mondiale, ti aspettavi Casadei campione?

All’inizio non l’avrei mai detto, dopo invece è uscito un Mattia Casadei completamente diverso, che da metà stagione è riuscito ad essere veramente concreto. Evidentemente ha capito il suo limite e ha fatto un lavoro migliore, trovando un bell’equilibrio. Si è veramente meritato il campionato! Devo dire però che non mi aspettavo vincesse già in Gara 1, ci sono stati dei colpi di scena che mi hanno lasciato un po’ perplesso. Come la partenza anticipata di Jordi Torres in Gara 1, con due Long Lap Penalty dove vuoi andare? Ferrari poi fa una bellissima qualifica, ma ecco la pressione troppo bassa delle gomme ed è 10°. In gara però è stato molto più veloce in altre occasioni, pensiamo a Le Mans! Non è facile, sono momenti in cui c’è tanta tensione. Casadei invece è riuscito a rimanere più freddo e ha portato a casa il massimo.

Andrea Mantovani, quali sono i programmi attuali e per il 2024?

Probabilmente farò la gara del Campionato Italiano a Imola, ma ancora non è sicuro al 100%, ne stiamo parlando. Poi so che dovrò lavorare per la prossima stagione, per fare risultati migliori e quindi superare quello che ho fatto quest’anno. Se firmiamo la mia priorità sarà la MotoE, poi di contorno non so. Di sicuro un altro Mondiale non lo faccio e non faccio più forza: vado dove mi cercano e non dove devo tornare sempre alla questione che bisogna portare i soldi, questo basta. Io metto il mio talento e la mia esperienza, niente di più!

Foto: Valter Magatti

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