9 Settembre 2023

Supersport Francia: Nicolò Bulega dieci con lode, Stefano Manzi non passa

Il romagnolo è il nuovo che avanza in Ducati: sbanca gara 1 a Magny Cours e si avvicina al Mondiale Supersport

Nicolò Bulega, Supersport

Ci sono gare che i piloti veri come Nicolò Bulega vogliono vincere a tutti per battezzare momenti e situazioni particolari. Martedi la Ducati ne ha annunciato la promozione in Superbike la prossima stagione, a fianco di Alvaro Bautista, per questo il 23enne romagnolo a Magny Cours non poteva dell’ordinaria amministrazione. Ha inseguito questa decima vittoria stagione con più determinazione ancora di quelle precedenti, senza sbagliare una mossa. Gran partenza, ottimo slancio per costruirsi un piccolo ma decisivo vantaggio e da metà in poi una strenua resistenza all’incalzare del rivale di tante batteglie, Stefano Manzi. I punti guadagnati sono solo cinque, il vantaggio adesso è più 51 quando mancano sette sfide alla conclusione. L’orizzonte “aritmetico” non è cambiato radicalmente, ma l’autostima del pilota ha avuto un’ulteriore impennata.

Una lunga sfida

Nicolò Bulega e Stefano Manzi sono molto giovani (il secondo ha 24 anni) ma corrono da quando erano in fasce e la loro rivalità è sempre stata accesa. Non poteva essere altrimenti, visto che sono quasi coetanei e sono cresciuti in luoghi contigui. Inoltre quasi sempre hanno gareggiato nella stessa categoria, puntando entrambi al medesimo obiettivo: diventare campioni del mondo, prima o poi. Non si amano, ma non potrebbe essere altrimenti: è umano. Per questo ogni sfida Supersport è il proseguimento di una battaglia sportiva che dura da tanto tempo. Quest’anno Bulega ha la bilancia che pende dalla sua parte: una gran Ducati V2, una squadra che lo adora (Aruba.it) e un colosso alle spalle (Ducati) che vede in lui l’erede di Bautista e il primo italiano a poter puntare al Mondiale Superbike in sella al razzo bolognese. Manzi però ha ereditato la Yamaha Ten Kate che nelle due stagioni precedenti aveva fatto il vuoto con Dominique Aegerter. La partita è quasi alla pari. Il “quasi” sono quel mezzo secondo che li ha divisi sul primo traguardo di Magny Cours e i 51 punti di divario in campionato.

Adrian Huertas, quarto da… neo ducatista

Dieci giorni fa il 20enne madrileno ha provato la Kawasaki Superbike, destando forte impressione. E’ andato forte, ma invece di fargli firmare una bella opzione per il futuro, il team KRT lo ha lasciato in pasto alla Ducati, che non si è lasciata sfuggire l’occasione. Huertas prenderà il posto di Bulega, contando di non farlo rimpiangere. Intanto l’emergente iberico ha portato a casa il quarto posto, dietro al padrone di casa Valentin Debise con la Yamaha GMT94, formazione un tempo pluridecorata nell’Endurance. Yari Montella è partito a palla, ma è finito sesto, due posizioni davanti a Federico Caricasulo ombra del pilota da primissime piazze che avevamo ammirato ad inizio campionato. Raffaele De Rosa è scivolato alla Adelaide, all’alba della corsa.

Foto: Aruba.it Racing

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