Superbike Jerez, Gara 2: Alvaro Bautista cade, vd Mark ne approfitta
Primo errore stagionale del ducatista: cade al secondo giro e spalanca la strada alla Yamaha di Michael van der Mark. Recupera terreno Jonathan Rea
Dopo tredici vittorie Alvaro Bautista commette il primo errore di questa travolgente avventura con la Ducati Superbike. Scattato come un fulmine dalla pole, lo spagnolo è scivolato al secondo passaggio dalla prima curva di Jerez, mentre era in testa, spalancando la strada agli inseguitori. Ad approfittare del passo falso però non è stato Jonathan Rea, il campione in carica e principale antagonista, ma Michael van der Mark. Con la Yamaha evoluta grazie alle indicazioni di Marco Melandri, l’olandese non ha commesso errori, firmando il terzo successo in carriera, il primo quest’anno (qui le parole del vincitore). Jonathan Rea, accontentandosi del secondo posto, torna a 41 punti dal leader Bautista, due in meno della vigilia. La gara è stata fermata a due giri dalla fine per la scivolata, innocua, del giapponese Ryuichi Kiyonari (Honda), che ha lasciato detriti in pista. Classifica comunque valida e punteggio pieno per il Mondiale.
TANTA TENSIONE, QUANTE CADUTE
Il clima Superbike è sempre più infuocato e la tensione è palpabile anche in pista. Il contatto fra Rea e Lowes all’ultimo giro di gara 1, costato al campione in carica una doppia penalizzazione (qui i dettagli), è stato il primo di altri colpi di scena. Alvaro Bautista al mattino aveva dominato la corsa sprint (qui cronaca e classifica) ma il tris sulla pista di casa, cui teneva particolarmente, è sfumato subito. L’uscita di scena del mattatore ha ulteriormente acceso gli animi e al settimo giro Marco Melandri e Chaz Davies, in gioco almeno per un posto sul podio, si sono toccati volando via entrambi. Nessun problema fisico.
REA SI ACCONTENTA
Jonathan Rea aveva in mano il jolly ma ha trovato in Michael van der Mark un durissimo avversario. L’olandese ci ha provato la prima volta al terzo giro, provocando immediata risposta del numero uno. Cinque tornate dopo la Yamaha è tornata alla carica e stavolta Rea ha alzato bandiera bianca: il secondo posto vale venti punti importantissimi nell’economia di un Mondiale ancora aperto, nonostante le tredici vittorie di Bautista, contro due di Rea.
MICHAEL RINALDI GRAN QUARTO POSTO
Fuori le due Ducati ufficiali, è stato il 23enne riminese Michael Rinaldi a tenere alta la bandiera conquistando un quarto posto che rappresenta il miglior piazzamento in carriera per il campione europeo Superstock (maxi moto di serie) del 2017. Rinaldi è stato preceduto dal coetaneo Toprak Razgatlioglu, astro nascente turco che quasi sicuramente nel 2020 affiancherà Jonathan Rea in Kawasaki ufficiale. Alex Lowes è uscito subito di scena, alla seconda curva. Prossima sfida il 22-23 giugno a Misano: fra Bautista, Rea e le ritrovate Yamaha sarà un duello caldissimo.
1 commento
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La caduta di Alvaro non preoccupa in chiave mondiale.
Rea non ha dimostrato di saperne approfittare.
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