23 Febbraio 2024

Superbike, Honda resta nel baratro: non vince da 8 anni, Lecuona out

Nonostante le super concessioni Honda resta nelle retrovie. A Phillip Island HRC presente solo con Xavi Vierge

Iker Lecuona, Superbike

Passano gli anni, cambiano i regolamenti ma le Honda restano in coda allo schieramento del Mondiale Superbike. Si è visto nei test pre-campionato e nel venerdì di Phillip Island. Tra l’altro l’unico pilota in gara per il team HRC questo week-end sarà Xavi Vierge. Iker Lecuona martedì mattina è stato protagonista di un highside nei che gli ha provocato un infortunio alla spalla. Tornato in pista per le libere ha gettato la spugna. “Ho provato a spingere, ma ho constatato che avevo troppo male, non sarei stato in grado di gareggiare e avrei rischiato di farmi altro male” ha ammesso l’ex MotoGP. “E’ meglio se torno a casa per rimettermi a posto in vista di Barcellona.” In Catalunya si correrà il secondo round Mondiale il 23-24 marzo prossimi.

Le super concessioni hanno consentito a BMW di fare un notevole passo avanti ma Honda HRC resta nel baratro. Nella squadra ufficiale ci sono stati vari cambiamenti tra cui la promozione di José Manuel Escamez a nuovo team manager al posto di Leon Camier.

La nuova CBR1000RR-R non decolla e se il team HRC stenta, il MIE Honda è imbarazzante. Peccato per Tarran Mackenzie che meriterebbe di poter essere protagonista invece ha terminato il primo turno di libere all’ultimo posto con il suo compagno di squadra Adam Norrodin fuori dal centocinque per cento ed il secondo turno al penultimo davanti al pilota malese. Tra l’altro MIE quest’anno ha scelto di non ha più Vanni Lorenzini come motorista: fa tutto Honda internamente.

Honda da 17 anni senza un titolo iridato Superbike

Honda è stata la prima casa motociclistica a vincere il Mondiale Superbike. Si aggiudicò le prime due edizioni, nel 1988 e ’89 con lo statunitense Fred Merkel. Nel 1997 arrivò il terzo titolo con John Kocinski poi tra il 2000 ed 2002 Colin Edwards, il mitico Texas Tornado, regalò due titoli e mille emozioni con i duelli con Troy Bayliss rimasti nella storia e nel cuore degli appassionati.

L’ultimo titolo mondiale piloti di Honda risale al 2007 con il britannico James Toseland, autore di una stagione straordinaria. L’anno dopo Carlos Checa ha regalato alla casa giapponese un paio di vittorie e qualche altro podio. Nel 2009 era stato un giovanissimo Jonathan Rea a vincere una gara con Honda a Misano: la prima vittoria delle 119 in bacheca. L’anno dopo era andato ancora meglio: ne aveva vinte quattro ed aveva collezionato podi in serie. Tra il 2011 e 2013 Rea dona alla casa dell’ala altri bellissimi successi. Il 2014 poi è un anno da incorniciare con 9 podi (di cui 4 vittorie) ed il terzo posto in classifica finale.

Rea lascia Honda ed inizia la sua epopea con Kawasaki. Nel 2016 però l’indimenticato Nicky Hayden prova a riportare in alto la Honda vincendo a Sepang e salendo diverse volte sul terzo gradino del podio.

Nel 2020 i giapponesi vogliono assolutamente tornare in alto ed ingaggiano Alvaro Bautista ma in due anni conquista appena tre podi, tutte le volte in Spagna. Se la moto non è competitiva c’è poco da fare. Nelle ultime stagioni sono arrivati appena due podi ed Honda ha terminato il mondiale costruttori all’ultimo posto.

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