8 Settembre 2010

Superbike: l’eroica domenica al Nurburgring di Leon Haslam

Il britannico crede ancora nella possibilità del titolo

Si è parlato tanto dell’estate sportiva di Leon Haslam, accusato da molti di essersi “depresso” nel momento più caldo della stagione, quando il suo compito era quello di contenere lo strapotere dilagante di Max Biaggi. Sul circuito del Nurburgring, domenica scorsa, “Pocket Rocket” ha mostrato ai sostenitori della Superbike che la determinazione è sicuramente parte del suo DNA.

Caduto al primo giro di gara 1, a causa di un high-side che ha portato alla sospensione della gara, Haslam ha rimediato una brutta botta al pollice della mano destra e un colpo al ginocchio sinistro. Fortunatamente in grado di riprendere la via della pista alla ripartenza, ha stretto i denti e con la moto numero due ha combattuto come un leone in pista, ottenendo nel finale un buonissimo sesto posto, riuscendo ad avere la meglio nel finale su Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport), sul compagno di squadra Sylvain Guintoli e sull’inglese Shane Byrne (Ducati Althea Racing).

Rimessa in sesto la “Gixxer” numero uno, usata quasi esclusivamente in prova, l’alfiere Suzuki Alstare ha compiuto l’impresa ottenendo il terzo posto nella seconda manche, rispedendo al mittente tutti gli attacchi provenienti dal connazionale Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda). Viste le difficoltà incontrate nella giornata, una domenica più che positiva per il pilota del Derbyshire, il quale si ritrova ora a 58 punti dal capo classifica Max Biaggi, con 100 ancora da assegnare.

Impresa difficilissima dunque quella dell’inglese, che comunque non intende  arrendersi e dichiara: “Sono contento di essere salito sul podio, e con 100 punti possibili nei prossimi due round, tutto può accadere“. La partita non è ancora chiusa, non per Leon Haslam.

Valerio Piccini

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