6 Aprile 2010

Superbike: intervista esclusiva a Leon Haslam

Il leader del mondiale Superbike, pilota Suzuki Alstare

Leon Haslam è l’attuale leader del mondiale Superbike, dopo due round disputati. In sella alla GSX-R 1000 K10 del team Alstare è riuscito a vincere la gara inaugurale della stagione sul circuito di Phillip Island e nella seguente un ottimo secondo posto, replicato in entrambe le manche di Portimao. Dopo che l’anno scorso si era già fatto notare grazie diversi podi ottenuti con la Honda del team Stiggy, “Pocket Rocket” ora ha tutta l’intenzione di fare il salto di qualità e di giocare le sue carte in quella che è una delle annate più competitive per il mondiale delle derivate dalla serie. BikeRacing.it lo ha intervistato per voi nei giorni che precedono la tappa di Valencia, che potrà dare una diagnosi importante su quelle che sono le ambizioni iridate del pilota inglese. Quale opinione ti sei fatto della stagione fino ad ora? Ti aspettavi i risultati ottenuti dopo l’ottimo pre-stagione? “Fino ad ora sta andando tutto bene, ho saputo sin dall’inizio che saremmo stati competitivi e che c’era una grande differenza rispetto alla moto e al team dello scorso anno. Stanno tutti lavorando al massimo ed è bello avere tutto ciò.” Qual è stato il momento in cui hai capito di avere un pacchetto capace di lottare per le posizioni di vertice? “Dal quinto giro del primo test di Portimao, dopo il termine della scorsa stagione, son riuscito a girar più forte rispetto a ciò che avevo fatto con la Honda del team Stiggy, e da lì ho capito che sarei stato sicuramente competitivo.” Nonostante la solida leadership che hai ora, la classifica è comunque molto corta. Quanti e quali pensi siano i tuoi avversari più forti e chi è quello che ti preoccupa maggiormente? “Credo che ci siano tre o quattro piloti in grado di vincere il campionato e sono Haga, Fabrizio, Rea e Biaggi, mentre ce ne sono tanti altri in grado di vincere delle gare. Penso che la minaccia maggiore arrivi da Max Biaggi.” C’è ancora qualcosa da migliorare sulla moto? Il team è già al lavoro per eventualmente ovviare a queste lacune, di modo da rendere la moto ancora più performante? “Siamo in costante miglioramento e la squadra sta sviluppando sempre nuove soluzioni per renderci più competitivi. I piloti sono ancora racchiusi in pochi punti e quindi non puoi permettere di sederti sugli allori senza progredire. La squadra sta lavorando davvero duramente.” Hai mostrato una gran maturità in questa stagione, ottenendo sempre il massimo nonostante la lotta serrata. Ti senti della pressione addosso? E se sì come la vivi, come motivazione extra o come peso? “Non sento di star guidando al limite al momento e mi trovo davvero bene con la moto, inoltre non sento nessun tipo di pressione addosso. Sto prendendo il tutto gara per gara e per ora non ho il titolo in mente. Nell’ultima parte di stagione forse inizierò a pensarci, ma ora sto solo apprezzando ogni minuto passato sulla Suzuki.” Hai dovuto adattare il tuo stile di guida alla “Gixxer”? “Non ho dovuto adattare quasi niente, mi sono sin da subito sentito bene sulla Suzuki, in raffronto alla Honda dello scorso anno. E’ solo importante lavorare duramente e continuare a migliorare.” Hai recentemente sostenuto che la competizione tra i piloti britannici è molto sentita, sei quindi contento di essere il primo di questi? “Il livello degli inglesi quest’anno è molto alto quindi ovviamente sono contento di esserne il leader. E’ una stagione molto lunga e quindi il mio proposito è di restare davanti a tutti.” Ora ti aspetta Valencia “Non vedo l’ora di correre, è un tracciato molto tecnico e penso che Biaggi, Checa e haga saranno gli uomini da battere. Mi piace molto e non vedo l’ora di esser lì!” Valerio Piccini

Lascia un commento