Superbike: amputazione dell’anulare destro per Hopkins
Decisione drastica per il pilota californiano
La frattura dell’anulare della mano destra rimediata lo scorso agosto, in prova a Brno nel corso di una wild-card con il Team Rizla Suzuki MotoGP, ha creato non poche complicazioni a John Hopkins. Il pilota californiano, nonostante l’infortunio e la doppia operazione subita, ha concluso la stagione del British Superbike (saltando solamente la tappa di Cadwell Park) arrivando a 6 millesimi dal titolo piloti. Tutto sembrava poter andare per il meglio ed invece la successiva wild-card MotoGP di Sepang ha riportato in auge l’infortunio al dito. Dopo l’ennesima “gita” sotto i ferri, per “Hopper” c’è stato un lungo periodo di recupero (e di cospicuo uso di antibiotici) che lo ha costretto, inoltre, a saltare i test Crescent Suzuki di Portimão di fine novembre. Un calvario senza fine, culminato nella decisione drastica di farsi amputare il dito, viste le sensazioni ancora non positive riscontrate fino al momento dell’operazione. L’intervento avvenuto nella giornata di ieri, è stato un fulmine a ciel sereno, ma Hopkins ha ammesso, via Twitter (@JHopper21) di sentirsi già molto meglio rispetto a prima: “Beh dopo sei interventi e migliaia di dollari spesi nella riabilitazione, è un peccato dover essere arrivati a tutto questo” ha commentato John Hopkins. “[…] La buona notizia è che mi sento già meglio rispetto agli scorsi mesi e sarò pronto per correre nel primo round di Phillip Island! Non ho perso la motivazione!” Valerio Piccini
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