14 Giugno 2023

Io, Giulia, in pista a Misano: i campioni SBK, belle moto e le Pirelli V4 SP

La nostra special tester al MWC: un track day speciale per mettere alla frusta le gomme Pirelli nelle condizioni più difficili

Pirelli, Miss Biker

Ancora palpitante dell’atmosfera del weekend di Superbike, il circuito di Misano mi accoglie con la pista bagnata durante la notte. Poco più di un anno fa ho provato per la prima volta l’emozione di entrare in un circuito “grande” e da allora non sono ancora riuscita a trovare una giornata soleggiata in questo tracciato. Al tempo non si comanda, ma alla determinazione si. L’emozione di correre tra le stesse curve dove poche ore prima avevano gareggiato Bautista, Razgatioglu, Rea  e il mio omonimo Bassani, dà la carica giusta nonostante il meteo. La presenza di molti motorhome della SBK nel paddock fa sperare di trovare ancora i vari protagonisti del mondiale, pronti ad uscire tra un camion e l’altro, assaliti dall’entusiasmo delle migliaia di fan accorsi in riviera romagnola.

Ci pensa Troy Bayliss

La piccola amarezza di non poter entrare subito in pista per poter provare le nuove gomme Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP, è bilanciata dalla presenza del mitico Troy Bayliss per una chiacchierata con noi scalpitanti test del lunedi. I World SBK track day Pirelli si svolgono poche ore dopo la fine delle tappe italiane del Mondiale: prossimo appuntamento il 17 luglio a Imola. Il tre volte campione del mondo di SBK ripercorre i momenti più salienti della sua carriera, soffermandosi poi sul progresso che ha portato alle moto e alle gomme di oggi. Il tempo scorre e la pista si asciuga, finalmente si entra! Per questo test ho scelto delle moto di media cilindrata che più si adattano alla mia esperienza di guida.

Yamaha R6 GYTR

Si può dire solamente una cosa di questa moto: eterna.  La versione GYTR, acronimo di Genuine Yamaha Technology Racing, la rende una moto già pronta per affrontare qualsiasi sfida in pista. Svestita di tutte le componentistiche per la circolazione stradale ormai già da qualche anno, dispone di tutti i migliori accessori per poter fornire al pilota la migliore performance tra i cordoli.  Il kit GYTR   si aggiunge alla base R6 race. Nella ricca componentistica spiccano lo scarico completo Akrapovic, il pacchetto elettronico GYTR e il sistema di aspirazione Air intake System. La Yamaha R6 GYTR di questa prova era dotata Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP sia all’anteriore che al posteriore, le nuove sportivissime stradali, adatte anche all’uso in pista.

La condizione della pista era asciutta ma presentava qualche zona bagnata. E’ stato però possibile fin da subito trovare confidenza sia con la moto, che con gli pneumatici. In queste condizioni la mescola delle SP risulta essere molto adatta, infatti anche passando su una traiettoria più umida,  non si correvano rischi. 

La versione  Supercorsa SP come la Supercorsa SC, essendo intagliata, fornisce la possibilità di girare forte anche quando il tracciato si sta per asciugare. Le differenze tra la due versioni sono che la prima è stata sviluppata per un utilizzo misto strada/pista, mentre la seconda per avere il massimo della performance in pista, e si può scegliere tra più mescole. In aggiunta la misura dello pneumautico posteriore è diversa, infatti da 180/55 passa a 180/60 per la pista.

Poter dare gas senza timore e sentire il motore urlare come solo un quattro cilindri come questo sa fare, è stata la riconferma che la Yamaha R6 non subisce il passare del tempo con il kit GYTR. Un piccolo difetto è il cambio un po’ macchinoso, che non rende la cambiata molto facile se non si va decisi. L’impostazione di guida è molto racing: è un vantaggio per il completo controllo dell’avantreno ma può risultare un po’ scomodo.

Aprilia RS 660 Eextrema

La bicilindrica di Noale è davvero un piccolo gioiello, con il grande vantaggio che è possibile sfruttarla sia su strada che su pista. La versione Extrema presenta un pacchetto racing di tutto rispetto. Come illustrato molto bene da Fabio Gilardenghi, press officer di  Aprilia, la casa veneta vuole offrire ai suoi clienti un prodotto familiare per tutte le cilindrate. Da qui la possibilità di trovare la stessa interfaccia sui display delle sue moto, partendo dall’RS 660 fino ad arrivare alla RSV4 Factory. 

Grazie ad una sofisticata elettronica gestita dalla piattaforma IMU a sei assi, infatti, è possibile regolare dai comandi del manubrio: il controllo di trazione, gestione di impennata, di freno motore, cornering ABS, le 5 mappe motore, il cruise control e il quick-shifter bidirezionale. Selezionando la mappa da pista potrete cronometrare il vostro tempo sul giro! Parlando di design non si possono non apprezzare le forme di questa moto, valorizzate anche dalla presenza di componenti in carbonio e da uno scarico SC molto performante. La condizione della pista questa volta era completamente asciutta.

Anima sportiva

In sella la RS 660 esprime tutta la sua anima sportiva, impressiona molto il motore bicilindrico, molto costante nell’erogazione che permette sempre una pronta risposta anche durante i cambi di direzione, agevolati dal peso leggero della moto. Nel giro di poche curve è possibile entrare subito in confidenza, grazie anche all’ergonomia della moto.

Mi ha davvero impressionato il cambio, molto morbido ed efficace.  La posizione in sella agevola un uso misto della RS 660 Extrema, se da un lato infatti il manubrio più alto rispetto alle altre supersportive può apparire un po’ inusuale rispetto alla classica posizione racing, dall’altro si guadagna in comfort quando si decide di usare la piccola di Noale al di fuori della pista.
Anche per questa prova sono stati utilizzati pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP.

Alla fine del turno la gomma risultava essere consumata bene, regolare e senza strappi. Indubbiamente i cavalli “gentili” dell’Aprilia aiutano in ciò, come anche la temperatura non elevata, che si aggirava attorno ai 22 gradi. La bi-mescola fornisce un grip eccezionale soprattutto in uscita di curva. La fiducia percepita mi ha indotto a spingere sempre di più! Nonostante salissi su questa moto per la prima volta.

L’Aprilia RS 660 Extrema risulta essere la miglior moto per chi vuole una supersportiva di media cilindrata da usare tutti i giorni su strada, concedendosi il piacere di sfruttare i suoi 100 cavalli anche tra i cordoli, grazie alle varie configurazioni applicabili dal dashboard, il livello di personalizzazione è davvero elevato e ci si sente come un vero pilota. Le gomme ad hoc per tale utilizzo possono essere proprio le Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP.

Yamaha R7 GYTR

La supersportiva di media cilindrata della casa di Iwata sorprende per la sua leggerezza e maneggevolezza. Nei grandi tracciati fa sentire la mancanza di un po’ di cavalli ma recupera molto di quello che perde in velocità nella percorrenza in curva. Il pacchetto GYTR conferisce alla R7 una configurazione da pista di massima qualità, essa infatti si avvicina moltissimo alle Yamaha della R7cup. Anche per questa ultima prova ho utilizzato sempre le Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP. Sono risultate gomme performanti, in grado di offrire sempre sicurezza e stabilità sia in fase di scalata e frenata, che fase di accelerazione. 

A differenza delle due precedenti moto, il quick-shifter non è presente in scalata e si deve usare la leva della frizione come ai vecchi tempi. Non disperiamoci, la frizione anti saltellamento verrà sempre in nostro soccorso, aiutata da anche da pneumatici all’altezza.

Yamaha ha concepito questa moto senza la presenza di elettronica. Infatti è perfetta per chi vuole approcciarsi alla guida pistaiola; ti insegna a staccare tardi, mantenere una velocità di percorrenza in curva elevata e prendere confidenza con tutti i movimenti necessari per una guida corretta tra i cordoli, senza rischiare troppo. 

ll mio bilancio

Il denominatore comune in questa prova sono stati gli pneumatici, ovvero le Pirelli Diablo Supercorsa V4 SP.   La presenza di qualche chiazza umida sul tracciato ha alzato il coefficiente di difficoltà del test ma queste queste gomme si sono dimostrate  sempre efficaci e performanti. La differenza di performance rispetto, ad esempio, le SC1, si vede testando le moto per tutto l’arco della giornata. Si apprezza l’efficacia di queste ultime quando la temperatura è elevata.

Per quanto concerne la qualità delle Supercorsa V4 SP, è tangibile che esse derivino da uno sviluppo di altissimo livello  come quello del mondiale superbike. La spalla larga e la mescola SC3 regalano al pilota la fiducia di poter sfruttare al meglio i cavalli della propria moto. In presenza di temperature elevate le performance fornite dagli pneumatici possono variare. La nostra scelta sarebbe ricaduta su uno pneumatico dalla mescola più morbida, che fornisce  un grip maggiore, a discapito della durata della gomma. Se siamo indirizzati verso questa strada, allora dovremmo guardare verso le Pirelli Diablo Supercorsa V4 SC, le quali hanno più tipologie di mescola: SC1, SC2, SC3.

A metà pomeriggio il meteo ha deciso purtroppo di interrompere la tregua e di scaricare una bella pioggia intensa sul tracciato. Ci fossero state delle rain sarebbe stata una bella occasione per provarle! Spero tanto che alla prossima occasione splenderà il sole. Mi è rimasta la grande curiosità  di  testare ancora le Pirelli Diablo Supercorsa V4 SC, dedicate solo ed esclusivamente alla pista.

Dal Mondiale SBK a…noi

Poter avere in dotazione pneumatici così all’avanguardia, sviluppate nel corso di ben 20 anni nel mondiale Superbike, è un valore aggiunto per qualsiasi motociclista. Sia che prediliga la strada, che girare in circuito.  Scendere in pista poche ore dopo i campioni della Superbike è un’esperienza elettrizzante. Tu, la tua moto e le gomme giuste, su una pista da Mondiale. Una giornata magica. 

Buona pista a tutti!

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