21 Aprile 2022

Due donne e un viaggio di 21.700 km

Theresa Wallach e Florence Blackiron sono due pioniere del motociclismo femminile. Campionesse e detentrici di record in Inghilterra sono diventante famose a livello globale per il loro viaggio da Londra a Cape Town a bordo di un sidecar.

Theresa Wallach e Florence Blackiron

Che ci vuole ad attraversare il deserto in moto ormai? E neppure attraversare tutta l’Africa è un sogno impossibile. La tecnologia, l’affidabilità delle moto, il GPS, tutte cose ormai date per scontate che permettono a tanti avventurieri di affrontare viaggi del genere. Ma nel 1934 era tutt’altra cosa, specialmente se parliamo di un’impresa completamente al femminile.

Theresa Wallach e Florence Blackiron sono sempre state appassionate di motociclismo. Non era comune in Inghilterra vedere donne in moto ma non era nemmeno così raro.

Blackiron, detta “Blenk” nasce nello Yorkshire nel 1904 e nel 1928 inizia la sua carriera agonistica prendendo parte alla prima Ladies Race a Brooklands gara in cui nel 1933 conosce Wallach.
Quest’ultima, nata nel 1909 nel Buckinghamshire, si laurea in ingegneria ma si narra che già a 18 anni sapesse montare e smontare motori.

Sia Blenkiron che Wallach sono state due delle sole tre donne (la terza è stata Beatrice Shilling) ad aver vinto i distintivi con stella d’oro del British Motorcycle Racing Club (BMCRC) nelle corse sulla pista di Brooklands. Esperte, battagliere e molto competitive le due inglesi hanno stretto una bella amicizia che le ha portate a lasciare il segno nella storia del motociclismo.

Da una battuta scherzosa al progetto

A Cape Town vivono i parenti di “Blenk” ma non è così semplice andarli a trovare negli anni ‘30 con un viaggio via mare costoso e troppo pericoloso. “Allora andiamoci in moto!” La battuta di Theresa sembra lasciare il tempo che trova ma diventa nella sua testa qualcosa di non così impossibile tanto che riesce a convincere l’amica.

Il sogno diventa realtà quando i produttori di motociclette Phelon e Moore (P&M) di Cleckheaton, nello Yorkshire, offrono la loro motocicletta Panther (battezzata “The Venture”) completata da un sidecar Watsonian e da un rimorchio. Dopo un anno di preparazione le due pioniere nel dicembre 1934 partono da Londra.

Un deserto di difficoltà

Attraversare il Sahara è un’impresa che sembra impossibile. Pochi ce l’hanno fatta e molti hanno fallito tornando in patria con la coda tra le gambe. Superare un territorio aspro, senza strade e mappature adeguate è una sfida. Si dice che le due donne non abbiano nemmeno portato una bussola ma in compenso hanno coraggio da vendere, caparbietà, capacità meccaniche, esperienza di guida e quel pizzico di pazzia che fa la differenza.

Il viaggio di 21.700 km le mette a dura prova. Affrontano qualunque tipo di contrattempi: rifornimenti difficili di carburante e acqua, animali selvatici, pregiudizi, guasti e forature. Impiegano otto mesi estenuanti per arrivare a Città del Capo.

Il progetto iniziale è di tornare con la stessa moto a Londra ma la rottura di “The Venture” e un problema fisico a Theresa Wallach impediscono quest’altra impresa della coppia di amiche.
Ma Florence Blenkiron non si perde d’animo. Non si vuole arrendere alle difficoltà. Aspetta una nuova moto e riparte in solitaria per il viaggio di ritorno nel settembre 1935 arrivando a Londra nell’aprile 1936.

Durante il viaggio le due inglesi hanno scattato foto e girato immagini ma ciò che ci ha fatto conoscere questa avventura memorabile è il bellissimo libro “Rugged Road” scritto da Theresa Wallach.

Lisa Cavalli

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