12 Luglio 2014

Red Bull Rookies Cup Sachsenring Gara 1: vince Razgatlioglu, Manzi 3°

In fuga Pagliani vola a terra

Se volete vivere emozioni dal primo all’ultimo giro, seguite la Red Bull MotoGP Rookies Cup: se siete sostenitori dei piloti italiani, la visione delle gare è caldamente sconsigliata ai deboli di cuore. Con questa (doverosa) avvertenza inizia il racconto di una rocambolesca Gara 1 disputatasi nel pomeriggio di sabato 12 luglio al Sachsenring che ha visto la vittoria di Toprak Razgatlioglu, Stefano Manzi terzo dopo aver sfiorato il primo “hurrà” nella categoria, buoni piazzamenti per Fabio Di Giannantonio e Bruno Ieraci, ma tanta amarezza per l’epilogo di una corsa che ha visto in Manuel Pagliani l’assoluto ed indiscusso mattatore. Ritrovatosi in testa al via dopo l’uscita di scena del poleman (d’ufficio) Olly Simpson, da quel momento in avanti l’attuale capoclassifica del CIV Moto3 ha viaggiato verso una fuga in solitaria con un passo insostenibile per chiunque. Più volte sotto il muro dell’1’30”, autore di un giro più veloce in 1’29″134 (con una KTM RC 250 R “depotenziata” sarebbe stato davanti a cinque piloti del Mondiale Moto3…), con oltre 10″ di vantaggio rispetto ai suoi più diretti (si fa per dire..) inseguitori Pagliani si apprestava a conquistare una vittoria fondamentale ai fini-campionato, ma a 4 giri dal termine tutto è stato compromesso da un’uscita di scena non inquadrata dalla regia. Un KO clamoroso che ha spalancato le porte a sei giovani talenti under-18 del monomarca promosso ed organizzato da Red Bull, KTM AG e Dorna Sports, ritrovatisi senza alcun preavviso in piena corsa per la vittoria. Il più determinato nella fase decisiva della contesa è stato Toprak Razgatlioglu, pupillo del tri-Campione del Mondo Supersport e connazionale Kenan Sofuoglu (tanto da correre con il “suo” numero 54), in trionfo per la prima volta in questa sua seconda stagione nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. Un successo cercato, voluto dal 18enne pilota turco già campione Supersport e Supermotard (!) in madrepatria, sul gradino più alto del podio grazie ad un esiguo vantaggio di 18 millesimi all’esposizione della bandiera a scacchi su Joan Mir con il nostro Stefano Manzi terzo centrando il quarto podio nelle cinque gare disputate al Sachsenring. Il riminese, miglior italiano nella tappa del CEV Moto3 ad Albacete con la Mahindra MGP3O del TMR Competicion, scala al quarto posto in campionato proprio davanti a Pagliani, ma entrambi con un distacco consistente dal leader Jorge Martin che ne ha vissuto di tutte i colori oggi al Sachsenring. Podio per Stefano Manzi Scattato dalla seconda fila, al via un contatto con un altro pilota lo ha costretto a “spingere” a terra il connazionale Jaume Masia. Ritrovatosi ultimo, il pilota madrileno è caduto da solo poche curve più tardi, rimontando fino alla dodicesima posizione per quattro, preziosissimi punti per lo scopo finale. Davanti al pilota iberico hanno ben figurato all’esordio su questo tracciato Fabio Di Giannantonio (8°) e Bruno Ieraci (11°), in continua ascesa nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. Cronaca di Gara Cancellate per il diluvio le qualifiche del sabato, la griglia di partenza è così determinata in base ai responsi della graduatoria “combinata” dei turni di prove libere con Olly Simpson poleman a sorpresa affiancato in prima fila dai nostri Manuel Pagliani e Stefano Manzi, apre la seconda il capoclassifica di campionato Jorge Martin, scattano dalla dodicesima e tredicesima casella rispettivamente Fabio Di Giannantonio e Bruno Ieraci. Allo spegnimento del semaforo di Gara 1 si assiste a tutti gli effetti ad una partenza “thrilling” con una serie infinita di (clamorosi) colpi di scena: Jorge Martin ha un pessimo spunto dalla quarta posizione, si tocca alla sua sinistra con un altro pilota, viene così spinto sulla destra dove impatta con l’incolpevole Jaume Masia, finito a terra e contro (seppur a velocità ridotta) il muretto. Nessuna conseguenza per il pilota già sotto contratto con l’Argiñano & Ginés Racing Team, nemmeno per Jorge Martin che proseguirà in ultima posizione salvo alla “Audi Brucke” finire a terra per un proprio errore. Finito qui? Nient’affatto: tornando allo start giusto alla prima curva cade Martin Gbelec, pochi metri più avanti è la volta di Olly Simpson, poleman ed in quel momento leader della corsa. Succede di tutto, ma questo “caos” è favorevole al nostro Pagliani, complice il KO di Simpson ritrovatosi in terza alla corsa davanti a Oscar Gutierrez, Soushi Mihara, Darryn Binder, Fabio Di Giannantonio è 7°, Stefano Manzi (partito malissimo) 8°, Bruno Ieraci 12°, con quest’ordine al rilevamento del primo settore con Martin ripartito in fondo al gruppo, ma con 44″ da recuperare. Fabio Di Giannantonio nella top 10 Va in archivio il primo giro con Manzi che nel frattempo si è già portato in quinta posizione e con Pagliani che abbozza un primo tentativo di fuga. Scorgendo il monitor dei tempi, un proposito alla portata di Manuel: 1’30″092, 1’29″855, 1’29″842, l’unico sotto il muro dell’1’30”, alla quarta tornata della contesa già con oltre 2″ di margine sul connazionale Stefano Manzi, bravo e determinato nel rimediare in un lampo ad una “falsa partenza”. Quest’ultimo ha il pensiero (utopistico) di recuperar terreno nei confronti del fuggitivo Pagliani, ma c’è ben poco da fare: il #96 ha un passo insostenibile, all’attuale protagonista del CEV non resta altro che confrontarsi con Gutierrez e Mihara per il secondo posto. Al giro di boa della corsa uno ‘spaventoso’ Pagliani porta a 7″ il proprio margine sul terzetto formato da Manzi, Gutierrez e Mihara, ma la bagarre tra loro offre l’opportunità al trio di inseguitori composto da Razgatlioglu, Mir e Ray di rifarsi sotto. Il riaggancio avviene all’undicesimo giro, il tutto mentre al tredicesimo passaggio Manuel Pagliani ferma i cronometri sull’1’29″134, il giro più veloce della corsa. Strada completamente in discesa per il nostro portabandiera, ma a 4 giri dal termine succede l’impensabile: non inquadrato dalla regia, Pagliani finisce a terra in solitaria quando viaggiava con 10″ (!) sul gruppo degli inseguitori. Incredibile, clamoroso colpo di scena al Sachsenring, cambia tutto: anzichè per il secondo, Manzi, Gutierrez, Mihara, Razgatligolu, Mir e Ray lottano per il primo posto. Sfrutta prontamente l’occasione Toprak Razgatlioglu, nuovo leader a -4 dall’esposizione della bandiera a scacchi, ma soltanto per un giro seguente quando arriva la risposta di Manzi. La corsa è davvero elettrizzante, si attende così più soltanto l’ultimo giro: Manzi, Mir e Razgatlioglu si presentano appaiati al rettilineo dei box, forza l’attacco il pilota turco che si prende la prima posizione mentre il nostro Stefano scivola in quarta. Alla “Sachsen” il riminese ci mezza una pezza passando Mihara per la terza posizione, ma è troppo tardi: la volata premia Razgatlioglu per 18 millesimi su Mir, Manzi è terzo, nei sei piloti racchiusi in 1/2 secondo non mancano Mihara, Gutierrez e Ray con Fabio Di Giannantonio 8°, Bruno Ieraci 11° e Jore Martin 12°. Red Bull MotoGP Rookies Cup 2014 Sachsenring Circuit, Classifica Gara 1 01- Toprak Razgatlioglu – TUR – KTM RC 250 R – 19 giri in 28’41.989 02- Joan Mir – SPA – KTM RC 250 R – + 0.018 03- Stefano Manzi – ITA – KTM RC 250 R – + 0.169 04- Soushi Mihara – JPN – KTM RC 250 R – + 0.339 05- Oscar Gutierrez – SPA – KTM RC 250 R – + 0.494 06- Bradley Ray – GBR – KTM RC 250 R – + 0.521 07- Aris Michail – GER – KTM RC 250 R – + 22.207 08- Fabio Di Giannantonio – ITA – KTM RC 250 R – + 26.122 09- Marc Garcia – SPA – KTM RC 250 R – + 28.891 10- Simon Danilo – FRA – KTM RC 250 R – + 43.206 11- Bruno Ieraci – ITA – KTM RC 250 R – + 43.385 12- Jorge Martin – SPA – KTM RC 250 R – + 44.124 13- Enzo Boulom – FRA – KTM RC 250 R – + 55.758 14- Robert Schotman – NED – KTM RC 250 R – + 1’03.711 15- Lyvann Luchel – MTQ – KTM RC 250 R – a 1 giro Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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