2 Febbraio 2023

Nakarin Atiratphuvapat: monaco buddista, runner, pilota

Vi ricordate di Nakarin Atiratphuvapat? Lasciato il Motomondiale, 'Chip' è piuttosto impegnato e ha rilanciato la sua carriera anche grazie alla sua fede buddista.

Nakarin Atiratphuvapat: monaco buddista, runner, pilota

Vi ricordate di Nakarin Atiratphuvapat? Riprendendo una celebre citazione de ‘I Simpson‘ in riferimento a Troy McClure, “Forse vi ricorderete di lui per il cognome infinito, le difficoltà nel pronunciarlo correttamente, ma anche per le sue proverbiali capacità di guida sul bagnato“. Spesso e malvolentieri, nel Motomondiale ci si ricorda di determinati piloti (validissimi) per elementi di folklore o giù di lì. Eppure la storia di ‘Chip‘, suo soprannome all’anagrafe (in Thailandia è costume, consuetudine e tradizione), decisamente è una di quelle da raccontare.

METEORA MONDIALE

Nakarin Atiratphuvapat di fatto rappresenta una meteora del Motomondiale. Nel biennio 2017-2018 corse in Moto3 con Honda Team Asia, raccogliendo complessivamente 28 punti, ma come detto riuscì a mettersi in mostra in condizioni particolari. Su pista bagnata, era (ed è) una scheggia. Lo testimonia la prima fila (2° tempo) al Gran Premio di Valencia 2018: asfalto mezzo-e-mezzo asciutto-bagnato, ‘Chip‘ secondo al solo Tony Arbolino. Purtroppo per lui, quello resta tuttora il suo ultimo gettone di presenza nel Motomondiale.

NAKARIN ATIRATPHUVAPAT MONACO BUDDISTA

Proprio così, perché non rientrò più nei programmi sportivi Honda Team Asia, ma anche per una sua scelta di vita. Lasciato il Motomondiale, Nakarin Atiratphuvapat si dedicò alla sua fede, diventando monaco buddista. Non il primo e non sarà l’ultimo caso di sportivi thailandesi dedicatisi alla religione, per trovare nuove motivazioni e purificare il proprio spirito.

RUNNER PROFESSIONISTA

Contestualmente, oltre a prestar servizio civile in madrepatria, ha scoperto una nuova passione. Tra qualche gara nazionale in moto, a tutti gli effetti Atiratphuvapat è diventato un runner semi-professionista. Periodicamente prende parte a meeting di livello, conquistando anche diverse vittorie. Quasi un olimpionico, tempi alla mano.

IL RITORNO NEL MOTOCICLISMO INTERNAZIONALE

Monaco buddista, runner, ma Nakarin Atiratphuvapat era ed è tuttora un pilota. Nel 2022 Honda Thailand decise di riportarlo in pista in un campionato internazionale di prestigio, nello specifico la classe SuperSports 600cc dell’ARRC. Con una CBR 600RR ultimo grido, sorprese i più per un rapido adattamento alla categoria (per quanto lui solitamente si allenasse con una Yamaha R1) e per una regolarità che lo ha premiato. Non il più veloce del gruppo, ma decisamente il più costante. Pronti-via, podio (2°) in casa a Buriram, replicato nel conclusivo round dove si è ritrovato persino in lizza per il titolo. Sempre a punti ed al traguardo in tutte le gare, alla fine si è garantito il terzo posto in campionato preceduto da un’altra recente conoscenza del Motomondiale come l’indonesiano Andi Farid Izdihar Gilang (ASTRA Honda) ed il malese Helmi Azman (Boon Siew Honda).

ATTESA PER I PROGRAMMI 2023

Questa mossa di Honda Thai ci ha restituito nel motociclismo che conta ‘Chip‘, il quale deve ancora annunciare i suoi programmi 2023. Per lui, sempre con la casa dell’ala dorata, si parla addirittura della ASB1000, ovvero la Superbike dell’Asia Road Racing Championship…

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