22 Marzo 2019

MotoGP: Suzuki e Alex Rins per il salto di qualità

Il 2019 è iniziato al meglio per Suzuki, che ha visto Alex Rins costantemente in lotta per la vittoria in Qatar. Cosa ci si può aspettare dalla casa di Hamamatsu quest'anno?

In luce nel corso del Gran Premio del Qatar abbiamo anche il giovane duo del Team Suzuki Ecstar. In gara in particolare abbiamo visto un Alex Rins particolarmente battagliero, in grado di lottare ad armi pari soprattutto con Ducati e Honda. Alla fine lo spagnolo ha chiuso appena giù dal podio, beffato all’ultimo da Crutchlow, ma la competitività mostrata ha lasciato buone sensazioni in casa Suzuki, che ha in Rins il suo pilota di punta con l’obiettivo di tornare alla vittoria e perché no, provare a lottare per il titolo iridato.

La storia Suzuki

Gli ultimi successi in gara per la casa di Hamamatsu arrivano con Maverick Viñales, che ha interrotto il digiuno nel 2016 con il trionfo a Silverstone. Ricordiamo che Suzuki è parte importante della storia del Motomondiale, fin dall’esordio nel 1974 con la RG500 guidata da tali Sheene (due volte campione) e Findlay. Conta nelle sue file altri nomi come quelli di Mamola, Lucchinelli (iridato nel 1981), Uncini (campione nel 1982), Schwantz (vincitore nel 1993), Gibernau, Capirossi, Kenny Roberts junior (ultimo campione del mondo per la casa giapponese nel 2000). Anche il neo pilota SBK Bautista ha corso con Suzuki.

Il ritorno in MotoGP

Una breve pausa nel Motomondiale, dovuta a problemi di varia natura, per poi ritornare nel 2015 con l’obiettivo di continuare a scrivere la storia del marchio. Non è sicuramente un percorso facile e l’abbiamo visto, ma sembra che qualcosa stia cambiando. Col tempo si torna sul podio, arrivando a nove piazzamenti in top 3 nel 2018 grazie ai piloti Alex Rins (cinque, con tre secondi posti) ed Andrea Iannone (quattro). Da questa stagione non ci saranno concessioni per la casa di Hamamatsu proprio per questi risultati, ma c’è grande ottimismo in squadra e quanto visto in Qatar, senza dimenticare l’ottava piazza di un Joan Mir all’esordio, non fa che confermare le buone sensazioni iniziali.

Lottare per il titolo è possibile?

“Un grande inizio di stagione, siamo davvero felici di questa prima gara” aveva commentato entusiasta Rins. Dopo una prima stagione in MotoGP condizionata dagli infortuni, nel 2018 si è mostrato sempre più competitivo (come dimostrano i cinque podi citati). Quest’annata può essere quella del salto di qualità per il pilota spagnolo e per il team di Hamamatsu? Lottare per il titolo iridato, riportando Suzuki ai fasti di un tempo, è possibile? Solo la pista potrà dirlo, a cominciare dalla prossima settimana: la MotoGP tornerà in azione per il GP in Argentina dal 29 al 31 marzo.

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