6 Aprile 2024

Austin agli antipodi del motociclismo: le Baggers sfidano la MotoGP

Nel weekend della MotoGP ad Austin correranno anche le Indian e Harley della King of the Baggers: ecco perché è una delle categorie più popolari degli States.

Austin agli antipodi del motociclismo: le Baggers sfidano la MotoGP

Settimana prossima la MotoGP farà tappa al Circuit of the Americas di Austin. Un weekend celebrativo dell’acquisizione dell’86 % di Dorna Sports da parte di Liberty Media Corporation, ma in fondo al pubblico locale interesserà ben poco. Seguiranno con interesse il team Trackhouse, popolarissimo nella NASCAR d’oltreoceano e debuttante quest’anno nella top class delle due ruote, tifando Joe Roberts tornato protagonista in Moto2, tra l’altro proprio sotto le insegne dell’American Racing. Tuttavia, per Dorna (o Liberty Media, a questo punto), vi sarà un rischio: che gli spettatori, nello stesso fine settimana, siano interessati alle evoluzioni in pista di tutt’altro.

LE KING OF THE BAGGERS INSIEME ALLA MOTOGP

Come categoria “di contorno”, ma che per qualcuno rappresenterà quasi il “main event” dell’Americas GP, correrà infatti la King of the Baggers. Per chi non la conoscesse, si tratta della categoria del MotoAmerica riservata alle “valigiate“, le maxi-cruiser di Harley-Davidson (Road-Glide nello specifico) e di Indian (Challenger), opportunamente preparate per correre a velocità e con pieghe folli sui tracciati al di là dell’Atlantico. Una filosofia di motociclismo agli antipodi della MotoGP, ma che ha raccolto subito un fragoroso successo. Guardando le gare, si capisce benissimo perché.

FORMULA MOLTO AMERICANA

La King of the Baggers è esattamente ciò che piace al pubblico americano. Oltre che veder correre delle moto più vicine alla loro filosofia (ma lo è anche, e forse più, la Super Hooligans), ogni gara è uno spettacolo. I piloti, la maggior parte professionisti (ebbene sì: Harley e Indian sono presenti in forma “Factory” al campionato!), li vedi darsi battaglia e rendersi protagonisti di funamboliche peripezie in sella. Con le borse laterali (che, materialmente, ci sono, per quanto soltanto con una funzionalità estetica) strusciano l’asfalto, gestendo con folli equilibrismi queste bestie bicilindriche da (almeno) 280kg di peso e 130 cavalli. Se a questo aggiungi che, nel corso degli anni, le Baggers hanno corso a Laguna Seca, Road Atlanta, Elkhart Lake e Daytona (non più tardi del marzo scorso nel pieno della Bike Week), lo show è garantito.

POPOLARE QUASI QUANTO LA MOTOGP NEGLI STATES

La serie si disputa in alcuni selezionati round del MotoAmerica, spesso sovrastando come interesse la stessa Superbike. Che possa “disturbare” la MotoGP è chiaramente una provocazione, ma c’è da credere che gli stessi addetti ai lavori, nelle due gare in programma più nella corsa super-sprint “Dash for Cash” (2 giri con a confronti i 6 migliori piloti delle qualifiche, il vincitore premiato con un assegno da 5.000 dollari), seguiranno con un occhio di riguardo le evoluzioni di Kyle Wyman, Tyler O’Hara, James Rispoli, Troy Herfoss, Hayden Gillim e Ruben Xaus (proprio lui). Anche perché il sound inconfondibile delle Twins di Indian e Harley richiamerà persino il più disattento tra gli spettatori.

FUTURO IN EUROPA

Le valigiate-da-corsa sono una realtà consolidata negli States, ma anche nel Vecchio Continente avranno un futuro. MSVR, promoter del British Superbike, si è assicurata l’esclusiva per dar vita ad una serie analoga in Europa nel prossimo futuro. Combinata magari proprio al BSB, renderebbe ancor più entusiasmanti i weekend motociclistici al di là della Manica…

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