1 Aprile 2010

Moto2: sorprese e conferme dei test invernali

Corti, Hernandez, Noyes già protagonisti della Moto2

Negli ultimi mesi della Moto2 si è parlato molto, per non dire “soltanto”, di regolamenti, monomotore, problematiche di budget e quant’altro. L’aspetto umano è stato lasciato in disparte, non riuscendo (ingiustamente) a dare importanza ai piloti che, fino a prova contraria, saranno i grandi protagonisti del primo storico anno della nuova classe intermedia del Motomondiale. Gli ultimi test pre-campionato di Jerez de la Frontera hanno finalmente e doverosamente dato risalto ai centauri, dimostrando che alla fine la “manetta” anche in Moto2 può fare la differenza.

Nella classifica riepilogativa dei tempi, nei primi 10 troviamo piloti provenienti da ogni campionato: MotoGP, 250cc, 125cc, ma anche dal CEV e Superstock. Proprio da una formazione “4 tempi” arriva il grande protagonista dei test, Claudio Corti, schierato dal Forward Racing di Andrea Dosoli. Campione nel 2005 della Superstock 600, nei successi anni tra le 1000cc ha sfiorato il titolo con Yamaha e Suzuki, proponendosi tra i talenti italiani da seguire con particolare attenzione.

Il passaggio alla Moto2 l’ha proposto subito tra i big del campionato, con la “perla” del miglior tempo di Jerez che ha fatto parlar molto di sè. Il motociclismo italiano, sempre alla ricerca di nuovi talenti, ha così trovato nel pilota di Como un nome “nuovo” nel paddock del Motomondiale, dimostrando che il vivaio tricolore è sempre attivo nonostante le avversità: basta cercar piloti in altri campionati, nello specifico la Superstock, per non cadere nello sconforto.

Corti grande protagonista quindi, ma anche Kenny Noyes non scherza. Una carriera costruita senza seguire un percorso specifico, ma adattandosi ad qualsiasi situazione accettando ogni esperienza formativa. Anni di AMA Superbike, CEV, persino Endurance, con il secondo posto lo scorso anno al Bol d’Or. Le 4 tempi le conosce alla perfezione e all’esordio con la Harris Moto2 del team di Antonio Banderas ha dato gran gas rientrando sempre nei primi 4-6 piloti in classifica.

Un discorso simile si può fare per Yonny Hernandez. In pochi lo conoscevano, standardizzati nel seguire solo campionati internazionali. Il pilota colombiano, che a febbraio ha trovato i finanziamenti per correre in Moto2, ha esaltato nei test invernali per la sua guida spettacolare di derivazione “offroad”, dove ha iniziato la carriera prima di passare alla pista. Hernandez, portacolori del team Blusens STX, arriva dal CEV dove lo scorso anno in Supersport con una Suzuki del team Motorrad Competicion è salito più volte sul podio (proprio a Jerez, tra l’altro) tra lo stupore generale.

Bastano questi tre nomi per dimostrare come la Moto2 si propone quest’anno tra i campionati più interessanti del pianeta, una sorta di “riunione mondiale” di piloti protagonisti e provenienti da ogni tipologia di motociclismo. Insomma alla fine guardare lontano, fuori dal paddock del Motomondiale, può esser la strategia giusta: di piloti buoni, con magari meno possibilità di altri, ce ne sono eccome.

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