5 Aprile 2019

Massimo Bocelli dal ring alla pista: una favola in stile Troy Bayliss

Massimo Bocelli è un ex pugile che, dopo essere sceso dal ring, ha deciso di intraprendere la carriera in pista a 36 anni. Oggi ne ha 62 ma è ancora al top.

Massimo Bocelli

Quella di Troy Bayliss è una delle più belle favole di sempre scritte dal motociclismo. Un ragazzo salito sugli scudi del mondiale a ben 28 anni, che ha realizzato tutti i suoi sogni e che ancora oggi è capace di correre e vincere contro “ragazzi” che potrebbero essere i suoi nipoti. Una bella favola, che ha tante assonanze con un’altra meno nota, della quale troviamo le prime pagine già nel 1991. Un libro sul quale, come quello di Bayliss, non è ancora stata stampata la parola fine.

Il protagonista di quella storia è Massimo Bocelli, oggi 62enne, campione nella classe regina dei trofei Wheelup Motoestate 2018 in sella alla sua Ducati. Massimo Bocelli è nome noto tra i frequentatori delle piste del nord Italia, difficile non trovarlo durante un week end su un circuito in sella alla sua Ducati. Ed è proprio l’amore per questa moto che lo ha portato a ben 36 anni a correre la sua prima gara, nel lontano 1991.

Motoestate

Massimo Bocelli fedelissimo alla Ducati

Ducati è quindi co-protagonista di entrambe le storie. Con Bayliss capace di regalare a questo marchio tre titoli mondiali, mentre nel suo piccolo il pilota cremonese vinceva tre titoli Motoestate (1993, 2000, 2018). Massimo Bocelli, dicevamo, arriva tardi alle competizioni, più tardi dell’australiano, che diventerà poi il suo idolo. Prima la moto era vissuta solo su strada, mentre le competizioni alle quali Massimo partecipava si svolgevano su un ring, sul quale ha avuto modo di fortificare il fisico ed il carattere. Bocelli è stato ex campione italiano di pugilato, con ben 62 vittorie su 65 incontri disputati. Sceso dal ring l’amore per la moto prende i contorni della sfida, prima ancora che con gli altri piloti, con con se stesso. Vuole confrontarsi anche in sella alla sua Ducati, compagna di tante domeniche.

La prima gara nel 1991, in sella ad una “desmo” 2 valvole. Da lì è stato un progressivo crescendo, che ha portato questo gentlemen rider prima al Motoestate, vincendo il titolo al suo primo anno di partecipazione. Sino al campionato italiano Superbike, dove a 43 anni ha ottenuto ad Imola il suo risultato più importante. Un secondo posto alle spalle di un altro storico ex alfiere Ducati com’è stato Paolo Casoli. Erano gli anni d’oro della Superbike nazionale, nonostante ciò Bocelli è riuscito a ricavarsi il suo spazio. Fedelissimo alla casa di Borgo Panigale, ha corso con tutti i modelli racing prodotti e nel 2001 ha addirittura fatto di Ducati il suo lavoro, aprendo un service ufficiale che si dedica soprattutto alla preparazione delle moto da competizione.

Massimo Bocelli

L’incontro con Troy Bayliss

Proprio come per Bayliss le corse sono diventate protagoniste della vita anche professionale, ovviamente su palcoscenici diversi, ma per entrambi la passione è rimasta immutata. La storia dei due si incrocia fugacemente, quando è l’australiano campione del mondo SBK a premiare la sua vittoria nel trofeo Desmo Challenge. Un momento carico di emozione, due battute prima di ricevere il premio che per Massimo, suo grande fan, sono fresche nella mente come fosse ieri. I due non si incontrano più. Massimo continua a seguire le gesta del suo idolo, proprio come lui a stupire chi lo vede in sella, non immaginandosi che un sessantenne possa essere ancora così veloce. Massimo Bocelli di questa cosa ride, gli avversari in pista un po’ meno.

Sentirlo parlare è poi come dare un tuffo nel passato, in quel motociclismo romantico che non prevedeva allenamenti particolari o diete strane. Bocelli è pilota old style, che apprezza ancora una buona serata con gli amici in trattoria. La sua preparazione si svolge unicamente in moto. Solo la moto, sulla quale in stagione sale almeno una volta a settimana. E’ altresì vero che può avvalersi di una ottima conoscenza del proprio fisico ed una grande capacità di dosare le energie, caratteristica sulla quale Bocelli basa le sue gare. Quando abbassa la visiera la differenza d’età con gli avversari scompare, spessissimo i giovani galletti hanno dovuto cedere il passo all’esperto pilota cremonese, che propositi di ritiro non ne ha.

E’ pronto a tornare in gara, per difendere il titolo dei trofei Wheelup Motoestate conquistato lo scorso anno. Il campionato che ripartirà il 13 e 14 aprile sulla pista di Franciacorta. Sarà un un week end di festa delle due ruote, ormai un tradizionale appuntamento degli appassionati che prevede anche numerosi eventi riservati agli spettatori. Tra i quali trial show, motoraduno, baby parking, etc.

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