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La vita alternativa di Aurelia Cruciani e Sara Cabrini nel CIV Junior

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Che fine hanno fatto Aurelia Cruciani e Sara Cabrini? Giusto pochi mesi or sono le due ragazze italiane, per un quadriennio circa protagoniste delle serie motociclistiche continentali e nazionali al femminile, avevano annunciato lo stop alle competizioni per la stagione 2024. Una rinuncia interpretata da molti come una ferma necessità (volontà) di dare un taglio a certi usi e certe consuetudini. Forse, anche per prendere le distanze da un mondo che, per svariate ragioni, non sentivano più loro. Non esattamente. Ebbene, entrambe hanno già fatto ritorno sui campi di gara. Non più nell’abituale veste di pilota come si è imparato a conoscerle fino al 2023, ovvio. Bensì ricoprendo un ruolo particolarmente in voga nel motociclismo moderno, senza ricorrere all’uso di casco, tuta e guanti.

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PASSIONACCIA

Per correre una gara motociclistica qualsiasi, si sa, bisogna avere tanta, ma proprio tanta, passione. Quasi una “passionaccia”. Il motociclismo ti entra dentro, a qualche fortunato scorre nelle vene fin dalla nascita. Più banalmente, non può non scandire le giornate di una persona che avvicina-e-frequenta questo ambiente. A maggior ragione nel caso di coloro che lo fanno diventare una professione, quasi una ragione di vita, praticandolo quotidianamente. Anche per questo, quando si è prossimi a dire basta (anche solo per un periodo di tempo determinato), vien difficile farne a meno. Numerosi sono i precedenti illustri di piloti che, ad un certo punto, hanno deciso di “reinventarsi”, mettendo al servizio dei nuovi arrivati le proprie conoscenze. Chi come team manager, chi come meccanico, chi come telemetrista, chi come coach. Insomma, un po’ come Aurelia Cruciani e Sara Cabrini oggi.

IL RITORNO DI AURELIA CRUCIANI E SARA CABRINI

Nel paddock si intessono rapporti, tutti conoscono tutti. Di conseguenza, nascono opportunità. Chiedete lumi ad Aurelia e Sara, appunto. Già felicemente fidanzate tra loro, dopo l’annuncio della (apparente) “pausa di riflessione” avevano l’imbarazzo della scelta quanto ad alternative di vita. Invece, un po’ a sorpresa, hanno accolto con favore la proposta per entrare a far parte del Team 74, formazione diretta da Kevin Calia, impegnata nel CIV Junior con all’attivo un titolo tricolore nella classe Ohvale 110cc. Anno sabbatico? In parte sì, in parte no. In realtà, è come se non avessero mai lasciato. In fin dei conti, come spiegato sopra, tenere i veri appassionati lontano dalla propria sfera d’attrazione è un’ardua impresa. Il Campione CIV Moto3 2012 poi, attuale componente dell’equipaggio Aviobike by REVO Nuova M2 Racing Aprilia nel Mondiale Endurance, di veder “sprecare” tanta conoscenza non ne voleva proprio sapere. Parliamo pur sempre di due ragazze detentrici di podi e vittorie in Europeo Femminile WEC e CIV Femminile…

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LE PRIME ESPERIENZE

Ad Aurelia e Sara è stato affidato il compito di supervisionare i quattro “talentini” del Team 74 in qualità di coach. Con un occhio riguardo anche verso la telemetria. In un sol colpo, da pilote ad insegnanti di chi invece la carriera la sta iniziando. Alla prima presa di contatto con squadra e ambiente lo scorso mese di aprile nella Ohvale Cup ha fatto seguito il debutto ufficiale nel nuovo ruolo lo scorso week-end, in occasione del primo round del CIV Junior 2024 all’Autodromo dell’Umbria in quel di Magione. Briefing minuziosi, analisi accurate dei dati e la probabile scoperta di qualche “trucchetto del mestiere” hanno consentito a Daniel Daidone (Ohvale 110cc), Federico Balducci e Gregorio Vettore (FIM MiniGP Italy Series 160cc) e Vincenzo Di Veroli (FIM MiniGP Italy Series 190cc) di mettersi in mostra con piazzamenti di rilievo in top-10. Mentre qualcuno si interroga sul se e quando torneranno a correre, Aurelia e Sara stanno dimostrando di avere la stoffa delle istruttrici. Almeno per ora, la pista (in quell’ottica) può attendere…

OMBRELLINE D’ECCEZIONE

Considerando la concomitanza con il secondo round stagionale del CIV Femminile, Magione non sono mancati i momenti “amarcord”. Con l’incontro di amiche ed ex colleghe affrontate sui campi di gara nel recente passato. Questo il caso, tra le varie, di Josephine Bruno. Di fatto erede di Sara Cabrini nel team Gradara Corse Kawasaki. Per celebrare questa réunion, la stessa fiorentina, coadiuvata naturalmente da Aurelia, ha offerto il suo supporto nell’insolita figura di… ombrellina! Esatto, proprio così. Ai più attenti non sarà di certo passata inosservata la loro presenza domenica al fianco di “Joy” sullo schieramento di partenza di Gara 1 (vedi foto d’apertura). Un week-end delle prime volte, in tutti i sensi…

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