1 Novembre 2022

Kevin Calia le montagne russe dell’ex baby prodigio “Scoprirò talenti”

Kevin Calia ha vinto la Coppa del Mondo PreGP battendo Vinales ed Oliveira, non è arrivato al Motomondiale ma non ha rimpianti. Ora alleva campioncini

Kevin Calia

Kevin Calia guarda al suo passato con un sorriso. Non è approdato al Motomondiale ma è stato protagonista a livello italiano ed internazionale. Il ventottenne imolese nel corso della sua carriera ha fatto tante scelte coraggiose: alcune sono andate bene altre meno ma non se ne rammarica. Oggi gareggia nell’endurance ed è team manager nel CIV Junior.

“Ho iniziato a gareggiare in minimoto da bambino – racconta Kevin Calia – ho vinto due volte l’Italiano ed una l’Europeo poi nel 2006 mi sono aggiudicato il trofeo Metrakit a cui partecipavano tutti i ragazzi emergenti. L’anno dopo ho vinto la Coppa del Mondo PreGP a Valencia battendo Vinales ed Oliveira. Ho fatto poi tre anni di Rookies Cup ma ero spesso in terra. In ogni caso ho vinto a Brno ed ho fatto vari podi. Sono passato poi al CIV 125 e nel 2011 ho terminato il campionato al terzo posto dietro ad Antonelli e Fenati. Nel 2012 mi sono laureato di Campione Italiano Moto3 e mi sono classificato terzo nell’ Europeo ad Albacete”.

A quel punto sei approdato al Motomondiale?

“No, no ce l’ho fatta però sono passato direttamente alle Superbike”.

Dalla Moto3 alla SBK?

“Si ed è una stata un’ottima scelta che rifarei perché ho corso per degli ottimi team ed ho raccolto delle belle soddisfazioni. Dal 2014 ho gareggiato per 3 anni con l’Aprilia Nuova M2 nel Campionato Italiano Superbike e nella Superstock 1000 FIM Cup. Mi sono classificato al secondo posto nel CIV ed il terzo posto nella Stock 1000. Poi però ho preso una decisione non troppo corretta”.

Cosa hai fatto?

“Mi sono lasciato ingolosire dall’idea di fare il Mondiale Superbike su Suzuki con un team che sarebbe dovuto essere al top. Il progetto sembrava strepitoso, era stato presentato in grande stile ma è svanito come una bolla di sapone. Sono quindi ripartito dal CIV ma ormai io sogni WSBK si erano volatilizzati”.

Rimpianti?

“L’unico che ho è che se fossi rimasto con Aprilia Nuova M2, invece di cercare di andare nel Mondiale con Suzuki, la mia carriera professionale avrebbe potuto prendere una piega diversa e sarebbe stata più tranquilla. In certi momenti però si fa fatica a valutare le cose correttamente”.

Nel 2021 sei approdato poi all’Endurance.

“Sì l’anno scorso mi sono classificato terzo alla mia prima 24 Ore al Bol’Or e vinto tra le Stock. Quest’anno ho partecipato ancora all’EWC e mi sono classificato 2° con i miei compagni di avventura alla 24H di Le Mans. Poi nelle due gare fatte con Saltarelli e Gamarino c’è stata tanta sfortuna. Abbiamo avuto dei problemi proprio mentre lottavamo per la vittoria. Le gare di durata sono così”.

Da pilota a Team Manager il passo è stato breve?

“Collaboro da tempo con la scuola di Nannelli. Abbiamo creato un vivaio di ragazzini per il CIV Junior”, il Team 74″ con 2 piloti nella 110cc, 2 nella 160cc e 3 nella 190cc. Quest’anno abbiamo vinto il Campionato Italiano Ohvale GP-0 110cc”.

Progetti per il 2023?

“Noi del Team 74 e il Pasini Racing Team di Brescia abbiamo unito le forze. Faremo assieme il CIV Junior. Saremo una bella realtà, attiva per la crescita dei giovani. Come pilota continuerò a gareggiare nell’Endurance”.

Cosa cerchi di trasmettere ai giovani?

“La mia esperienza di pilota quindi un metodo di lavoro in pista, l’impegno e la serietà in vista di un futuro in Pre Moto3. Cerco anche di fare capire ai bambini che si è rivali in pista ma tolto il casco si è tutti amici e ci si diverte assieme”.

Foto Instagram

Lascia un commento