26 Gennaio 2024

Andrea Ferrazza “Il nuovo Trofeo Kawasaki è la mia possibilità”

Andrea Ferrazza sarà uno dei ragazzi al via nel nuovo Trofeo Kawasaki. Una sfida che ha colto al volo. L'intervista.

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Un’opportunità per cambiare e mettersi alla prova. Andrea Ferrazza, 34enne di Roma, vede così il nuovo Trofeo Kawasaki Ninja ZX – 4RR, un campionato che scatterà quest’anno nel contesto del CIV e che lo vedrà tra i protagonisti. Laureato in Legge, impiegato amministrativo nella “vita quotidiana”, Ferrazza ha però anche una grande passione per le moto ed un costante desiderio di mettersi alla prova in ogni occasione. L’ultimo esempio è appunto il nuovissimo monomarca Kawasaki che scatterà quest’anno nell’ambito del Campionato Italiano Velocità. Abbiamo avuto modo di farci raccontare questa prossima sfida, ripercorrendo anche la sua storia.

Andrea Ferrazza, sarai uno dei piloti del nuovo Trofeo Kawasaki. Come sei arrivato a questa scelta?

Diciamo che volevo un cambiamento rispetto a quello che ho fatto negli ultimi anni. La 600 in Coppa Italia è stata sempre la mia categoria, però a me piacciono le sfide. Volevo cambiare, però non c’era qualcosa che si prestasse a questo cambiamento, quando ho visto questo nuovo trofeo mi è sembrata una possibilità. Ho sempre guidato i 600 4 cilindri, questo è un 400 ma 4 cilindri, quindi “parente stretta” di quella che ho sempre guidato. Si tratta poi di un contesto CIV, che è sempre stato il mio obiettivo.

Un’interessante opportunità quindi per te.

Sì, un’occasione per mettermi alla prova, fare bene e cercare di guadagnarmi un posto in pianta stabile nel CIV. Quando hanno presentato questo trofeo lo scorso ottobre mi sono detto che era la mia possibilità per mettermi in luce. Tutto però dipenderà dai risultati, ma penso che sia un ottimo trampolino. Come sponsor poi ho anche Boccea Moto, un concessionario Kawasaki: quando ha saputo di questo trofeo ha spinto affinché partecipassi.

Una scelta quindi “naturale”.

Sì, ci siamo sentiti un paio di giorni dopo l’annuncio e ci siamo detti che era l’occasione giusta per fare qualcosa di buono. Sia io come pilota Kawasaki che Boccea Moto, legato al marchio da circa cinque anni. Abbiamo una comunione d’intenti che secondo me è formidabile da questo punto di vista.

Andrea Ferrazza, ti appoggi anche ad una squadra?

Sono con il DSC Racing di Roma, con cui ho corso anche l’anno scorso. Per me è stato un ritorno: abbiamo corso assieme già nel 2017, poi dal 2018 al 2022 sono passato ad un’altra squadra. Sono tornato con loro perché avevo bisogno di un cambiamento che si è rivelato positivo: l’anno scorso, nonostante qualche gara cancellata, è andato tutto bene. Se non mi avessero squalificato nella gara “di casa” in cui sono arrivato 2°, probabilmente avrei chiuso 3° in campionato invece di 4°. Ma abbiamo lavorato bene, i tempi sul giro sono stati ottimi ed in un campionato, nuovo, in cui siamo tutti “alla pari” come il Trofeo Kawasaki possiamo dire la nostra.

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    In un campionato monomarca la differenza la fa il pilota, giusto?

    Ci sono tanti pezzi opzionali, ma di base la moto è la stessa per tutti. Oltre ad essere nuova per tutti: secondo me è questa la cosa più bella, permette a te pilota di fare un po’ la differenza. Sia come guida che come sensibilità, regolazioni e giusto assetto, un po’ più difficile da trovare in una moto nuova.

    Sei un pilota-lavoratore, come gestisci questa situazione?

    Faccio l’impiegato amministrativo. Un’altra sfida: sono laureato in Legge, ma sono nella contabilità! Ma mi piace spaziare e mettermi alla prova. Quando poi finisco di lavorare mi alleno, questo per cinque giorni a settimana, e nel weekend se serve vado ad allenarmi anche in pitbike. Per me non esiste il non riuscire a fare qualcosa, è sempre una sfida.

    Andrea Ferrazza, facciamo un passo indietro: da dove inizia la tua storia di moto?

    Sono stato uno stradale fino ad una decina di anni fa, nel senso che andavo solo per strada con la moto. Fare le gare mi sarebbe sempre piaciuto, ma da ragazzino mio padre mi disse di no perché costavano troppo ed era pericoloso. Quindi non avevo mai girato in pista fino al 2007, quando ho iniziato a girare a Vallelunga, ma solo per qualche turno una volta all’anno con gli amici.

    Sei poi passato alle gare, com’è arrivata la svolta?

    Nel 2012 un amico che non sentivo da circa due anni mi contatta e mi dice “Vado a fare una gara a Vallelunga, vieni?”. Sono andato a vederlo, lì ho conosciuto il primo team al quale mi sono appoggiato ed in quell’anno anche io ho fatto la mia prima gara. Allora ero uno studente di legge, dal 2012 al 2016 ho fatto una, massimo due gare all’anno. Quasi dei “premi” a seguito di rinunce importanti, visto che da studente non avevo uno stipendio. Nel 2016 però ho vinto il Trofeo del Centauro nella categoria 600 Stock!

    Prima però c’era stato un problema non da poco, giusto?

    Nel 2014 ho avuto un incidente piuttosto importante in gara a Vallelunga. Diciamo che è andata bene… Infatti la mia famiglia non era molto d’accordo quando ho ricominciato a correre! Ma quando mi sono rimesso sono ripartito.

    Nel 2017 disputi il tuo primo campionato completo.

    Da allora faccio la Coppa Italia, Trofeo Amatori, prima la 600 Avanzata e poi la 600 Pro. Nel 2021 sono arrivato 5° nella 600 Pro, il 2022 è stato l’anno della 1000 ma è stata solo una parentesi anche abbastanza sfortunata. Non ci siamo trovati e non abbiamo funzionato bene, è giusto ammetterlo. Sono quindi tornato indietro e l’anno scorso nella 600 Pro sono arrivato 4° con i problemi che ho detto.

    Andrea Ferrazza, quali sono gli obiettivi per il 2024?

    Il mio obiettivo è stare nel gruppo delle persone che vanno forte! Siamo una squadra competitiva e io mi sento bene, quindi punto ad ottenere dei bei risultati.

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