5 Luglio 2011

Trofeo Italiano Amatori: i risultati di Misano Adriatico

Dopo le prove ufficiali svoltesi con un meteo incerto, una splendida giornata di sole, spazzolata da una leggera brezza che ha reso più sopportabile il caldo, ha salutato al Misano World Circuit il quarto round della classe Pro K-Cup del Trofeo Italiano Amatori che ha visto le vittorie del foggiano Francesco Piccoli (Suzuki) nella 1000 […]

Dopo le prove ufficiali svoltesi con un meteo incerto, una splendida giornata di sole, spazzolata da una leggera brezza che ha reso più sopportabile il caldo, ha salutato al Misano World Circuit il quarto round della classe Pro K-Cup del Trofeo Italiano Amatori che ha visto le vittorie del foggiano Francesco Piccoli (Suzuki) nella 1000 e del perugino Francesco Cimica (Yamaha) nella 600. Gara bellissima quella della classe 1000 con Francesco Piccoli (Suzuki), i due del team BMW – VECM Racing Fabio Villa e Andrea Tartari e Pietro Carrieri ancora su BMW che hanno subito preso margine allo start. I quattro hanno poi fatto gara a sé, con Villa e Piccoli che si sono ulteriormente distinti offrendo grande spettacolo, in particolare nei due giri finali con il pugliese che ha chiuso tutte le porte ai numerosi attacchi del brianzolo e con volata finale nella quale Piccoli ha avuto la meglio per 160 millesimi, riaprendo così il campionato. Al via scatta bene tutta la prima fila, ad eccezione di Fabrizio Leoni (Honda – FF Racing), Piccoli brucia tutti e prende la testa del gruppo con in scia Tartari, Villa e Carrieri, ma non si conclude il giro che Villa è già al comando, da questo momento ingaggia una lotta a suon di sorpassi e controsorpassi con Piccoli che si concluderà solo sul traguardo. A un terzo di gara è nuovamente l’architetto di Manfredonia a dirigere le danze con il rivale incollato, leggermente più indietro Carrieri e Tartari che però non mollano, tanto che al passaggio successivo Carrieri va secondo, ma è un fuoco di paglia, infatti poco dopo, al “Carro”, Villa in un sol colpo ha ragione dei due avversari e torna al comando. Al settimo giro è ancora Piccoli a transitare per primo sulla linea del traguardo con Villa immediatamente a ruota, mentre iniziano a perdere terreno gli altri due. Ancora più attardati passano Roberto Mansuino (BMW – DM Racing) e Fabrizio Leoni che dopo il brutto avvio è riuscito a recuperare terreno. Nelle ultime due tornate Villa attacca ad ogni curva ma, come dirà poi a fine gara, “Piccoli è stato bravissimo a chiudere ogni spiraglio, avrei dovuto attaccare prima e comunque un secondo posto è sicuramente meglio di una possibile scivolata, anche perché comunque, in classifica, ho ancora del margine da amministrare”. La gara si chiude con la vittoria di Piccoli su Villa, terzo Tartari che vince la volata su Carrieri, poi Mansuino e Leoni. Piccoli si è aggiudicato anche la classifica speciale degli Over 40 e della Semistock, mentre a Villa è andata quella degli Over 35. In classifica generale Villa ha 810 punti, poi Piccoli 710 e Leoni 550. La classe 600 stata divisa in due manche di cinque giri ciascuna, a seguito di una bandiera rossa per la caduta del pesarese Stefano Di Pietro che è scivolato al “Carro” e, dopo un primo esame all’infermeria dell’autodromo, è stato trasferito all’ospedale di Riccione, con un trauma cranico, dal quale si è prontamente ripreso. Al primo start è il milanese Paolo Giannini (Honda), terzo crono in qualifica, a scattare in testa subito dietro Giuseppe Cannizzaro (Yamaha – GMS Racing), fulmineo dalla terza fila; ma sarà questa la sola impresa del poliziotto laziale visto che poi finirà abbastanza indietro, tanto da perdere anche la seconda posizione in classifica generale. Alla chiusura del primo passaggio Giannini ha ben due secondi su Cannizzaro e poco più su Cimica, Omar Benato, Andrea Volpi e Samuele Cini, tutti su Yamaha; settimo transita il russo Segey Vlasov (Yamaha – Yakhnich Motosport), protagonista di una pessima partenza dopo aver ottenuto il secondo tempo di qualifica. Cimica supera facilmente Cannizzaro e si mette a caccia del battistrada tanto che al terzo passaggio lo raggiunge annullando il gap iniziale. A cinque secondi segue un quartetto formato da Volpi, Benato, Cannizzaro e Vlasov che alla tornata successiva si riduce a un terzetto a seguito della caduta di Benato; poco dopo esce di scena anche Rebecca Bianchi, unica ragazza in gara che occupava le posizioni centrali. Vlasov continua a recuperare terreno e guadagna la terza piazza anche se abbastanza attardato dai due battistrada che ormai fanno gara a sé, con Cimica che appena superato il giro di boa di metà corsa passa a condurre, ma poco dopo c’è la bandiera rossa per la caduta di Di Pietro. La classifica è ovviamente quella del giro precedente con Giannini, davanti a Cimica, Vlasov e Volpi. Nuovo schieramento ed è ancora Giannini a bruciare tutti con Cannizzaro che ripete l’exploit precedente, prima di venire rapidamente risucchiato dagli altri piloti. Giannini prova ad amministrare l’esiguo vantaggio della prima manche, ma è un impresa impossibile, visto che dietro Cimica e Vlasov sono scatenati. In particolar modo il russo vuole migliorare la posizione della prima frazione e con un giro veloce si porta in testa trascinandosi dietro anche Cimica, poi più indietro transitano Volpi e Zambino. Cimica non sa di avere la gara in mano perché, come dichiarerà a fine corsa, pensa che la classifica non venga aggregata e tenta di superare il russo che però è irresistibile, perché vuole il secondo gradino del podio e deve quindi recuperare gli oltre cinque secondi di ritardo accumulati nella prima manche da Giannini, impresa che non gli riesce per un’inezia. Infatti la corsa si chiude con Vlasov che ha un secondo di vantaggio su Cimica, cinque su Giannini e ancor di più su Volpi e Zambino che finiscono nell’ordine. Nella classifica aggregata Cimica precede Giannini che di pochi decimi ha la meglio su Vlasov, il quale si consola con il giro veloce. Poi ai piedi del podio Volpi e Zambino. Cimica ovviamente si aggiudica anche la classifica riservata agli Over 35, Davide Manghi (Triumph) quella degli over 40, mentre a Giannini va quella della Semistock. Grazie alla terza vittoria consecutiva Cimica mette una seria ipoteca sul titolo, visto che ha ben 380 punti di vantaggio su Paolo Giannini, il quale ha guadagnato la seconda posizione a scapito di Cannizzaro.

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