26 Luglio 2019

CIV Superbike, Prove 1: Michele Pirro attacca, Lorenzo Savadori è vicino

Il pilota pugliese svetta nella Q1 della Superbike tricolore, ma il rivale Lorenzo Savadori è vicinissimo. Pirelli porta la SCX, la supersoffice che sta prendendo piede anche nel Mondiale

Michele Pirro

Michele Pirro è stato il più veloce nella prima sessione di qualifica del quarto appuntamento del CIV Superbike a Misano. La Ducati del team Barni ha girato in 1’36″718 ma non è riuscita a scavare il solco. Lorenzo Savadori ha infatti portato l’Aprilia RSV4 di Nuova M2 Racing ad appen 162 millesimi. L’ex del Mondiale è reduce dalla doppietta di Imola, che ha riportato la marca di Noale in gioco per la conquista del titolo. Battere Pirro a Misano però non sarà uno scherzo. La Ducati ha piazzato tre V4R nelle prime quattro posizioni: Riccardo Russo e Samuele Cavalieri infatti inseguono con le Rosse schierate da Motocorsa.

“AVVERSARI AGGUERRITI”

Le prove del venerdi si sono svolte in condizioni di gran caldo, 35°C aria e 50°C sull’asfalto. “Nonostante le alte temperature stiamo confermando le prestazioni di fine marzo” spiega Michele Pirro “significa che il pacchetto della Panigale V4 R è migliorato. Per questo ringrazio il team Barni che ha fatto un ottimo lavoro soprattutto in preparazione al weekend. Aver chiuso davanti a tutti la prima giornata è molto positivo, ma domani dovremo essere bravi a sfruttare al massimo la gomma morbida perché gli avversari sono molto agguerriti.”

LA PIRELLI PORTA LA SCX DEL MONDIALE

Sabato 27 luglio alle 10:30 si disputerà la Q2, con 25 minuti a disposizione. Gara 1 scatterà alle 14:50, i giri da percorrere saranno 16. Pirelli, fornitore unico del CIV, ha portato a Misano l’ultima evoluzione di copertura SCX, cioè l’imbrido fra una copertura ultrasoffice da qualifica e una soft da gara. A Laguna Seca, nell’ultimo round iridato prima della sosta estiva, la SCX è stata usata da piloti del calibro di Tom Sykes, Eugene Laverty e anche da Chaz Davies, in gara 1 conclusa al secondo posto dietro Jonathan Rea.

Foto Marco Lanfranchi

 

Lascia un commento