8 Gennaio 2024

Niki Lauda, il ricordo del figlio Lukas alla Dakar 2024

Lukas Lauda ha deciso di omaggiare il papà Niki Lauda durante la sua prima Dakar, scegliendo i colori della McLaren del 1984.

La Dakar 2024 è partita con tre tappe che si sono svolte tra le dune dell’Arabia Saudita. Il nostro racconto, ci porta a parlare della livrea scelta da Lukas Lauda. Lukas per la prima volta sta correndo il mitico Rally della Dakar con il Team South Racing Can-Am, nella categoria T3.1. I colori e il casco scelto, ovvero il rosso e il bianco, rimandano al padre Niki Lauda, quando correva in McLaren. La precisione ci porta a dire al 1984, cioè l’anno del suo terzo ed ultimo titolo iridato in Formula 1. Quindi è giusto ricordare a 40 anni dall’ultimo titolo dell’austriaco, quella stagione incredibile che si chiuse con un distacco che ancora oggi, resta impresso nella memoria degli appassionati.

L’anno del riscatto dopo il disastro del 1983

Il 1983 non era andato secondo le aspettative per Niki Lauda e la McLaren, che avevano conquistato solo dodici punti, chiudendo decimi in campionato. I due anni trascorsi insieme sino a quel momento con la casa di Woking non furono idilliaci per Niki, tanto che il 1984 rappresentava davvero lo sparti acque. I titoli vinti con la Ferrari erano un lontano ricordo al momento, ma la McLaren aveva voglia di ritornare in alto tanto da ingaggiare il vicecampione del mondo Alain Prost. Il francese salutò la Renault per andare con la casa britannica, una scelta molto coraggiosa.

La McLaren mise in campo la MP 4/2 motorizzata Porsche. La vettura andò alla grande, conquistando ben 12 successi su 16 appuntamenti. Questo permise ai due alfieri della casa d’oltre manica di giocarsi il titolo mondiale all’ultimo appuntamento. Prost conquistò ben 7 successi con quella vettura, mentre 5 andarono a Lauda. La stagione vede i due sfidarsi in una battaglia alla pari, tanto che il divario è sempre minimo. Il terzultimo appuntamento in Italia diede una vera svolta alla corsa al titolo, con Lauda che corse verso la vittoria sul circuito di Monza e Prost costretto al ritiro per un problema al motore.

Le ultime due gare e la gioia a Niki Lauda

Lauda e Prost a due gare dal termine sono separati così da 10 punti, un vero e proprio distacco inatteso per la stagione che i due stavano effettuando. Ora l’austriaco può gestire una gara di vantaggio, visto che all’epoca una vittoria consegnava 9 punti. Il francese è costretto a vincere e così fa nel corso del GP d’Europa sul tracciato del Nurburgring. Niki non va oltre il quarto posto in quella gara, dopo essere scattato dalla quindicesima casella. Quella tappa in Germania è ricordata anche per il diverbio avuto dall’ingegnere di pista di Prost, che litigò con gli addetti alla sicurezza della pista. L’ingegnere rischiò addirittura l’arresto, fu Lauda a mettere tutto a tacere, riuscendo a fare da traduttore tra le due parti e a far tornare la calma.      

Il titolo, quindi, viene deciso in Portogallo sul tracciato dell’Estoril. I due piloti arrivano all’ultimo appuntamento separati da soli 3,5 punti, con Lauda davanti ad Alain. La gara vede le due McLaren monopolizzare i primi due posti del podio, per la gioia di Niki Lauda. Questo perché Prost vincendo davanti al rivale ha guadagnato solo 3 punti. Solo sì, perché il titolo se lo aggiudico Lauda per mezzo punto. Questo distacco è il più basso mai registrato nella storia della Formula 1, che permise all’austriaco di conquistare la sua terza corona. Alain invece, chiuse amaramente un’altra stagione al secondo posto, ma il suo tempo stava per giungere.

Niki Lauda ricordato a 40 anni dall’ultimo trionfo

Niki Lauda si è spento il 20 maggio del 2019 a Zurigo dopo aver vissuto una vita nelle corse. Una scelta la sua, che lo ha allontanato dalla sua famiglia di ricchi banchieri che non vedevano di buon occhio quel mondo. Lukas ha deciso per la sua prima avventura nella Dakar di dedicare al padre la livrea della sua vettura. Un ricordo che va ai 40 anni esatti dal suo ultimo titolo in Formula 1. Un ricordo piacevole, che riporta alla mente la scelta coraggiosa del giovane Niki che contro tutto e tutti, decise quale doveva essere il suo futuro. Una scelta che Lukas ha voluto ricordare così, anche perché senza quella del papà, forse ora lui non avrebbe avuto il privilegio non solo di correre una Dakar, ma di vivere anche lui di motorsport.

FOTO: social Formula 1

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