18 Gennaio 2024

Formula 1, il ricordo: Gilles Villeneuve e il suo spirito combattivo

Il 18 gennaio del 1950 nasceva Gilles Villeneuve, un pilota che grazie al suo modo di guidare, fu amato da tutti gli appassionanti.

La Ferrari ha avuto tanti grandi piloti, che sono entrati nella storia per le loro vittorie. Un pilota però, non ha mai vinto un titolo con la rossa, eppure, è il più amato tra i tifosi della Ferrari. Gilles Villeneuve oggi avrebbe compiuto 74 anni, ma un brutto incidente lo ha portato via da questo mondo troppo presto, quando aveva solo 32 anni. Il suo volto è sempre associato a quello di Enzo Ferrari, questo perché il Drake amava il modo di correre di Gilles. Un modo che aveva un solo obiettivo, quello di essere il più veloce in tutte le piste. Ognuno di noi, ha un ricordo che lo lega a lui, anche ragazzi come me, che purtroppo non hanno avuto il piacere di vederlo correre nella sua epoca.

Lo spirito combattente lo ha reso il più amato da tutti

Quando si pensa a Gilles Villeneuve non vengono in mente le vittorie, ma la sua voglia di correre, la sua voglia di essere sempre il più veloce. Questa sua caratteristica si capì sin da subito, ovvero già nel 1977. Quell’anno fu chiamato dalla McLaren per esordire con la loro terza vettura, alla decima tappa del campionato che si svolgeva a Silverstone. Il weekend del canadese fu un fermento e il suo talento si vide già dalle prequalifiche. Il fine settimana vide molti piloti iscritti, quindi ci fu la necessità di far una preselezione. Tra i piloti meno conosciuti e meno veloci, dove tra questi vi era anche Villeneuve.

Gilles fece il miglior giro e si qualificò insieme ad altri 4 piloti. Le qualifiche ufficiali furono ancora più sorprendenti, con Gilles Villeneuve che chiuse nono alla sua prima vera qualifica in Formula 1. La Pole andò al padrone di casa James Hunt, che guidava la stessa vettura del canadese. Il punto era che l’altra monoposto britannica, quella del tedesco Jochen Moss, non andò oltre la undicesima casella. Villeneuve era già andato meglio dell’altro pilota titolare della casa di Woking. La gara per il nordamericano si concluse con l’undicesimo posto, dopo che nel warm up mattutino aveva fatto registrare il giro più veloce. La sua dote nel voler essere il più veloce in pista, si notarono già dal suo primo weekend in Formula 1, quello fu il più bel biglietto da visita che potesse lasciare a tutti gli altri piloti sulla griglia.

Gilles Villeneuve e l’approdo in rosso

Nel 1977 Gilles Villeneuve non guidò solo in Gran Bretagna ma anche in Canada e questa volta lo fece con la Ferrari, per sostituire Niki Lauda. Enzo decise di dare una vera possibilità al canadese nel 1978, ovvero al primo anno dopo la separazione con Lauda. Niki è stato uno dei piloti più gloriosi della storia, uno dei migliori per talento e risultati, ma al Drake forse, non piaceva fino in fondo. Lauda era un calcolatore, non aveva lo spirito di vedere la velocità come unico obiettivo. Enzo forse, non avrebbe amato nemmeno Michael Schumacher, come amò il canadese. Il legame che provò con Villeneuve fu unico, questo perché Ferrari lo vedeva come un pilota che non sapeva fare calcoli, lo vedeva unico, perché l’unico obiettivo di Gilles era quello di spingere il pedale dell’acceleratore.

Quel maledetto 8 maggio 1982

Il suo modo di fare, quello di provarci anche rischiando più del dovuto, lo hanno condotto forse alla sua prematura dipartita. Quel maledetto 8 maggio 1982, rappresenta in pieno chi fosse Gilles Villeneuve. Villeneuve stava per rientrare ai box, visto che mancavano pochi minuti alla fine della sessione di qualifica del GP del Belgio, egli però, decise di affrontare a velocità sostenuta la chicane, il problema e che si trovò sulla sua strada la March di Mass, che andava lenta. Il teutonico provò subito a spostarsi a destra, ma Villeneuve fece la stessa cosa, perché andava a tutta velocità e voleva fare la curva in pieno. I due si scontrarono, con la vettura di Gilles che prese il volo, per finire la sua corsa contro il guardrail, la collisione fu così tremenda, che la Ferrari 126 C2 andò in moltissimi pezzi. Il pilota dopo l’impatto fu scaraventato a quasi 50 metri dal suo abitacolo, sbattendo contro la rete di protezione. I medici provarono a rianimarlo, ma l’incidente fu così tremendo, che nella sera dello stesso giorno, il pilota fu dichiarato morto. L’ironia della sorte, ha voluto che la collisione ci fu con il pilota teutonico che era stato il suo primo compagno di squadra ai tempi della McLaren, come a voler concludere una storia.

La morte di Gilles Villeneuve solo in quel modo

Gilles rappresentava il guerriero che non si sapeva accontentare, quello che voleva strabiliare, egli voleva dimostrare sempre la sua velocità. Questa sua velocità e suo modo di fare lo hanno forse o è meglio dire, quasi sicuramente condotto ad una prematura scomparsa. Il punto è chi siamo noi per giudicare il modo di guida di Villeneuve? Nessuno, anzi, non possiamo nemmeno metterci bocca. Ecco perché, il mio ricordo è proprio quello di averci insegnato una cosa, quella di non mollare mai, quella di essere sempre se stessi, anche quando delle volte forse, sarebbe meglio togliere il piede dall’acceleratore. Un finale diverso ci poteva essere, poteva rallentare, ma poi? Quanti si sarebbero ricordati di Gilles Villeneuve? Quanti ancora oggi anche tra i più piccoli, nella loro cameretta non hanno qualcosa che lo ricordi?

Buon compleanno Gilles ovunque tu sia.  

FOTO: social Ferrari

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