29 Dicembre 2023

Michael Schumacher e quei ricordi ormai fermi a 10 anni fa

Oggi la mente ci porta a quel dannato incidente sugli sci di Michael Schumacher, che accadde proprio dieci anni fa.

I ricordi restano intatti nella nostra memoria e forse sono la parte più bella che portiamo dentro di noi. Quante volte abbiamo ritrovato il sorriso pensando ad un ricordo sportivo felice? E quante volte questo ricordo riconduce a lui, a Michael Schumacher? Tante e troppe volte, almeno per chi come me e la mia generazione è nato nell’epoca d’oro del pilota tedesco e della sua macchina italiana. I ricordi però ci riportano anche a quel 29 dicembre 2013. Il giorno in cui Michael cadde dagli sci mentre si trovava con la famiglia, sul monte Méribel in Francia. Quel giorno ha segnato una nuova sfida per il campione, che però ancora oggi, non riesce a vincere ma che tutti noi ci auguriamo gli riesca.

I ricordi belli di Michael Schumacher che portiamo dentro

I suoi anni d’oro o, meglio dire in rosso, combaciavano con quelli di Valentino Rossi in MotoGP. Un binomio che spinse sempre più persone ad amare il mondo dei motori. I 5 titoli vinti con la Ferrari hanno segnato un’epoca irripetibile per i tifosi in rosso, che ancora oggi, vedendo l’andamento della scuderia di Maranello, non possono che rievocare vedendo le gare. I giorni in cui la sua vittoria era scontata, i giorni in cui, tutto si fermava alle 14 per accendere la TV e mettere Rai1. Il tutto per vedere il pilota teutonico trionfare con la sua vettura italiana, una costante piacevole, che rallegrava le domeniche pomeriggio degli italiani.   

La sua fame da cannibale ha lasciato poco agli avversari, chiedere a Rubens Barrichello in primis. Questo però, è ciò che rende un pilota campione, quello di non accontentarsi mai. 7 titoli mondiali e 91 vittorie sono statistiche che renderanno per sempre unico Michael Schumacher. Ognuno di noi poi, ha la sua vittoria preferita, che molte volte combacia con Suzuka 2000. L’alba rossa, il giorno del ritorno al trionfo iridato della Ferrari. Uno dei ricordi poi che tutti portiamo dentro è Silverstone 1998, il giorno in cui il pilota si fidò cecamente di Ross Brown, tagliando così il traguardo dalla pitlane e scontando la penalità che gli era stata inflitta.

Ricordi che lasciano l’amaro in bocca

La mente è beffarda e sarebbe inopportuno dire che di Michael Schumacher non abbiamo anche ricordi poco felici. Il mio personale resta Suzuka 2006, quando quella mattina davvero credevo che potesse avvicinarsi verso il suo ottavo titolo. Gli dei però, hanno voluto altro e così ricorderemo per sempre il motore della Ferrari 248 F1 che va in fumo costringendolo ad abbandonare la gara quando era leader. Certo, c’è anche Jerez 1997, dove lì non si comportò da vero campione, cercando di buttare fuori Jacques Villeneuve. Quell’azione gli si rivoltò contro, tanto che a finire fuori fu lui e forse imparò davvero tanto da quel giorno, pagando anche quel conto in sospeso che aveva da Adelaide 1994 nei confronti di Damon Hill.  

Quando pensi a Spa-Francorchamps pensando al pilota teutonico, fai fatica a pensare al titolo vinto nel 2004, l’ultimo della sua carriera. Il perché di questa cosa? Facile, il sorpasso a Spa nel 2000 da parte di Mika Hakkinen nei confronti di Schumacher resterà per sempre uno dei più incredibili della storia della Formula 1. L’immagine di fine gara poi, resterà per sempre indelebile, con il tedesco che chiede al rivale finlandese come ha fatto solo a pensare di passarlo mentre lui doppiava Ricardo Zonta. Insomma, i ricordi che ci legano a Michael sono troppi ed ecco perché resterà sempre un mito per questo sport ed ecco perché la situazione attuale ci fa così male.

Il nuovo ricordo di Michael Schumacher, il più bello

Noi tutti sogniamo di aggiungere un nuovo ricordo di Michael Schumacher nella nostra testa, forse il più bello che potremmo mai portare. Il tedesco che si riprende e che magari possa capitare già il 3 gennaio quando compirà 55 anni. Questo ovviamente è un sogno, ma credere nella scienza è ciò che ancora ci fa sperare e sognare. Lui ci ha abituato a rimonte impossibili, come Interlagos 2006. L’ultima in rosso, quella gara così folle che lo vide rimontare un giro e finire la gara in quarta posizione. Le probabilità sono poche purtroppo, ma noi possiamo sempre tornare ai nostri ricordi. Non avremo l’immagine di Michael attaccato alle macchine, ma di lui che domina il mondo sopra una macchina.

FOTO: social Formula 1

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