22 Luglio 2009

8h Suzuka: al via la gara più importante del Sol Levante

Senza la presenza dei costruttori

Per qualcuno una gara che vale una carriera: di certo una vittoria alla 8 ore di Suzuka ti porta nell’elite del motociclismo. Nomi come Valentino Rossi, Wayne Rainey, Mick Doohan, Wayne Gardner, Daijiro Kato, Noriyuki Haga, Colin Edwards hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro di una corsa giunta alla propria 32° edizione mantenendo inalterato il proprio fascino nonostante i tempi che corrono. Non è solo un modo di dire: la 8 ore è la gara più importante del motociclismo giapponese, seguita con un occhio di riguardo dalle case costruttrici (un pò meno quest’anno per motivi che preciseremo più avanti), ma che richiede quasi un anno di preparazione. Le squadre ed i piloti per oltre un mese, da giugno al termine di luglio, si trasferiscono sul circuito dell’Ottovolante per tre sessioni di test, la 300 kilometri (gara-antipasto) e per il weekend della 8 ore, con un solo pensiero: provare ad entrare nella storia. Edizione dettata dalla crisi La crisi economica ha colpito prevalentemente il Giappone e di conseguenza, come dicevamo, le case costruttrici hanno notevolmente ridimensionato gli impegni nelle competizioni motociclistiche del Sol Levante. La Yamaha, addirittura, non sarà presente, ritirando l’iscrizione del YSP (Yamaha Sport Plaza) Racing Team nonostante una YZF R1 decisamente competitiva e Katsuyuki Nakasuga che è pur sempre il campione giapponese in carica. La Kawasaki è rimasta all’ultimo momento portando in gara una ZX-10R anche per il leggendario Akira Yanagawa: per la cronaca, quando si era deciso di ritirarsi dalla MotoGP ad Akashi si era parlato anche di un “blocco” delle attività sportive a Suzuka e nell’All Japan Superbike. Chi sono rimaste in forma diretta o quasi sono così Suzuki e Honda: la casa di Hamamatsu ha ridotto da 2 a 1 moto schierate dal team Yoshimura, mentre la HRC si è ritirata in forma ufficiale “appoggiando” tre team satellite (TSR, HARC-PRO, Sakurai). Kousuke Akiyoshi con la Honda favorita Per assurdo le concomitanze di weekend tra MotoGP e Superbike hanno reso più facile il compito ai dirigenti della casa madre, che hanno così potuto evitare… il dovere di selezionare i migliori piloti dei due campionati. Un risparmio notevole anche in termini economici, se pensiamo che lo scorso anno ingaggiare Carlos Checa (che poi vinse insieme a Ryuichi Kiyonari) costò complessivamente quasi un milione di euro tra accordo per la 8 ore, premio vittoria e riconferma al team Ten Kate Superbike. Lo squadrone Honda: tre team, un equipaggio favorito Come detto non ci saranno “Team HRC” al via di Suzuka, bensì ufficialmente tre squadre “satellite” supportate tecnicamente ed, in parte, anche sotto un aspetto economico. Questo all’apparenza, perchè in realtà la Honda ha già deciso su chi vanno… le preferenze di vittoria: si tratta dell’equipaggio #1 del F.C.C. TSR, squadra con trascorsi anche nel Motomondiale nelle varie classi, ora riferimento nel motociclismo giapponese. La Honda #1 ha già vinto alla 300 kilometri di Suzuka ed, in precedenza, nella gara di campionato del JSB1000 con Kousuke Akiyoshi, pilota “strappato” alla Suzuki che ha già vinto nel 2007 questa manifestazione, spezzando il decennale dominio proprio della Honda. “Aki” ha un contratto siglato direttamente con la HRC, che lo ha “girato” al team TSR che ha deciso di affiancargli Shinichi Itoh, tre volte vincitore a Suzuka che, potenzialmente, può raggiungere Wayne Gardner a quota 4 affermazioni. Itoh davanti a Yamaguchi Akiyoshi ha impressionato sia alla 300 kilometri che nei test, dove nonostante alla pioggia è giunto all’impressionante riferimento cronometrico di 2’05” complice una manetta niente male, la miglior Honda schierata e delle Bridgestone… MotoGP. Itoh è più lento di almeno 1″, ma comunque più veloce della coppia HARC-PRO, Yoshiteru Konishi ed il leader di campionato dell’All Japan Superbike, Tatsuya Yamaguchi. Più complicato il discorso del team Sakurai, altra squadra già vittoriosa nel recente passato alla 8 ore. Ufficialmente c’è un supporto HRC, ma in realtà la loro moto è una CBR 2008, arrivata pur sempre dal Reparto Corse, ma comunque un esemplare dello scorso anno. Di questo si era “lamentato” Joshua Brookes quando ha avuto occasione di testare settimana scorsa, prima di infortunarsi per un proprio errore nella gara del British Superbike a Mallory Park costringendolo a dar forfait. Tadayuki Okada, ex-pilota e ora al muretto box Sakurai Honda, ha così puntato su Takumi Takahashi che affiancherà Chojun Kameya, conosciuto in Europa soprattutto per esser il cugino del compianto Daijiro Kato, un altro pilota che di 8 ore ne ha vinte ben due. Suzuki con una sola moto Passando alla Suzuki, da due moto si è deciso di puntare solo su di una GSX-R 1000 K9, schierata ovviamente dal team Yoshimura, condotta dal talento Daisaku Sakai e da Kazuki Tokudome, approdato dalla Honda HRC. Nei test collettivi l’equipaggio #12 è risultato il secondo più veloce alle spalle della Honda-F.C.C. TSR, e rivedendo quanto accaduto nel 2007 (vittoria di Kagayama e Akiyoshi) Yoshimura Suzuki resta un avversario di livello per la Honda. Piccola curiosità, come “riserva” è stato scelto Nobuatsu Aoki, pilota con trascorsi importanti nella MotoGP anche per la stessa casa di Hamamatsu, per la quale ha ricoperto il ruolo di tester fino allo scorso anno. Kazuki Tokudome con la Suzuki Evento “facoltativo” per il Mondiale Endurance Rientra nel calendario iridato, ma la tappa di Suzuka risulta da quest’anno “facoltativa” per le squadre iscritte in forma permanente al World Endurance. La ragione è molto semplice: il budget. Approntare una trasferta del genere costa quanto un intero campionato (e quasi il doppio rispetto alle 24 ore di Le Mans e Magny Cours, ovvero il Bol d’Or), pertanto la Federazione ha giustamente (e doverosamente) puntato verso questa soluzione. Nonostante tutto, saranno tre le squadre che rappresenteranno l’universo “europeo” a Suzuka: il BK Maco Moto Racing, Phase One (tre volte campione del mondo) e YART. Quest’ultima, Yamaha Austria Racing Team, ha conquistato la vittoria nei primi tre eventi stagionali di Le Mans (24 ore), Oschersleben e Albacete (8 ore), sempre con una Yamaha YZF R1 gommata Michelin e condotta da Steve Martin, Gwen Giabbani e Igor Jerman. L’obiettivo a Suzuka non è, ovviamente, puntare alla vittoria, bensì alla top ten: dato il livello della squadra, decisamente alla portata. Una motociclista al via Curiosità di quest’edizione: sarà della partita anche una motociclista, Magali Langlois, impegnata nel campionato francese Superbike che prenderà parte all’evento su di una Yamaha del Clever Wolf Racing Team. In precedenza, lo ricordiamo, a Suzuka disputò la 8 ore la nostra Samuela De Nardi, addirittura con un’Aprilia ufficiale. La Partenza dello Special Stage Il programma del weekend Da domani prime sessioni di prove, con a seguire le qualifiche ufficiali ed il noto “Special Stage”, una Superpole dove la griglia viene determinata dai risultati del miglior pilota per equipaggio. La gara scatterà poi alle 11:30 locali, le 02:30 in Italia, offrendo così la classifica definitiva nella primissima mattinata, di modo da informare il Continente Europeo di quanto accaduto alla 8 ore. Alessio Piana

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